Videogame. “Yaga”: in gioco di ruolo e d’azione per scoprire il folklore pagano slavo

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Baba Yaga è una creatura leggendaria della mitologia slava e dei culti pagani dell’Europa dell’Est.

Si dice sia una vecchietta mostruosa, enigmatica, dotata di poteri magici e che spesso agisca in aiuto del protagonista del mito, sia esso un viaggiatore o un cavaliere.

Talvolta, però, come nella fiaba russa “Vasilisa la Bella”, Baba Yaga può diventare un personaggio negativo, che schiavizza la fanciulla, che era andata a chiederle un consiglio.

Baba Yaga vive nella foresta, in una capanna sopraelevata, che poggia su due zampe di gallina e si sposta volando su un mortaio.

Ed è proprio a tale creatura mitologica che è dedicato lo stupendo videogame “Yaga” (disponibile anche per XBOX ONE, Playstation 4; Nintendo Switch e Apple Arcade), realizzato dallo sviluppatore indipendente rumeno Breadcrumbs Interactive (https://breadcrumbsinteractive.com) e recentemente editato da Versus Evil (https://versusevil.com).

“Yaga” è un gioco di ruolo d’azione. E’ una fiaba, con uniche e bellissime grafiche 2D dipinte a mano, in stile cartone animato, immersa nel folklore del XIV secolo, slavo e pagano.

Vestirete i panni del fabbro Ivan, al quale è stato tagliato un braccio da uno spirito maligno e da allora sarà sempre preda della sfortuna.

Il terribile Zar, colpito decenni prima dalla maledizione di Baba Yaga, per averle rifiutato un tozzo di pane, affiderà a Ivan missioni impossibili.

La nonna di Ivan, anziana e sagga contadina, che desidera che il nipote si trovi una moglie, suggerirà a Ivan di recarsi nella foresta, per chiedere consiglio a Baba Yaga, al fine di soddisfare le richieste dello Zar.

Sarà quindi Baba Yaga a dispensare consigli e magie al nostro Eroe, assieme alle tre Parche, che reggono i fili del suo destino.

Ma per raggiungere Baba Yaga e avere da lei consigli, Ivan dovrà raccogliere dei doni da portarle e soprattutto affrontare la foresta, irta di pericoli, nemici, indovinelli… Ma anche ricca di forni magici, nei quali raccogliere del pane, che è uno degli elementi che – assieme al grasso di maiale – permetteranno a Ivan di curare le sue ferite e ritrovare vigore per lottare.

Durante il suo cammino, Ivan, avrà bisogno di danaro, che troverà via via nella strada o aiutando il prossimo, se deciderà di farlo. Egli necessiterà anche di minerali, oggetti vari e oggetti magici da usare e soprattutto con i quali forgiare nuove armi, sempre più potenti, attraverso un sistema di forgiatura e di potenziamento delle armi (e dell’incudine in cui forgiarli) molto profondo.

Perché sempre più potenti – lungo il cammino – saranno i nemici che sbarreranno la strada a Ivan (tutti spiriti e creature del folklore pagano slavo, oltre che orsi, api giganti, creature selvatiche), oltre che dovrà fare i conti anche con la sfortuna, che lo perseguita sin dai tempi della maledizione.

Numerosi saranno i personaggi che incontrerà nel suo cammino, non tutti nemici, ma anche semplici contadini, bambini, pastori, maghi, spiriti, becchini, pope, capre parlanti, e avrà la possibilità di comunicare con loro, attraverso un sistema a risposte multiple.

Attenzione però. Ogni risposta data avrà un peso, che contribuirà a formare il carattere del nostro Ivan. Una risposta arrabbiata lo renderà collerico; una risposta egoista contribuirà a rendere il suo carattere egoista e così via…

E tutto ciò sarà utile al proseguimento delle sue avventure, dalle molteplici evoluzioni e dai finali multipli. E proprio questi aspetti rendono “Yaga” un gioco rigiocabile molte volte.

Ogni azione del gocatore, infatti, modificherà la storia di Ivan, la sua reputazione e i potenziamenti che potrà scegliere.

Anche le combinazioni di oggetti magici (acquistati o semplicemente trovati lungo il percorso) saranno molteplici. Sarà inoltre possibile chiedere benedizioni ai pope, agli spiriti, ai maghi, alla stessa Baba Yaga, oppure pregare gli Dei pagani, attraverso gli altari presenti nella foresta.

Molti sono i segreti da scoprire e lunghi saranno vie e percorsi per soddisfare i desideri dello Zar, che, se il giocatore lo vorrà, potrà ad ogni modo persino talvolta essere ingannato… Se riusciremo a convincerlo ! Ma non dimentichiamoci anche che, il desiderio della nonna di Ivan è quello che egli si trovi finalmente una moglie !

Tre sono i livelli di difficoltà nel gioco, che potranno essere scelti dal giocatore a inizio partita. Il gioco si salverà automaticamente ed è tradotto completamente in italiano, tranne che per le voci dei personaggi, che sono in inglese, spesso in rima, come nelle migliori fiabe.

Le colonne sonore sono in tema e realizzate dal complesso hip-hop e folk rumeno Subcarpați e aggiungono un’atmosfera ulteriormente pagana, arcaica e selvaggia all’ambientazione.

Gli sviluppatori di “Yaga” hanno deciso, per realizzarlo, di basarsi sui loro ricordi d’infanzia. Sulle fiabe delle loro nonne e della loro tradizione, poco conosciuta al pubblico occidentale, ma profondamente affascinante e in grado di riportare il giocatore indietro nel tempo.

“Yaga”, proprio per la sua ambientazione fiabesca, è adatto ai più grandi e ai più piccoli, che sicuramente non avranno modo di annoiarsi.

Come nelle migliori fiabe, anche in “Yaga” ci sono molto insegnamenti che si potranno trarre e che arricchiscono ulteriormente la tipologia del gioco.

Per poter essere giocato su pc, occorre un pc di fascia media, con sistema operativo da Windows 7 in su; 4 GB di RAM e 3 GB di spazio libero su disco fisso. E’ consigliatissimo l’uso del controller XBOX.

Chiunque volesse acquistarlo e scaricarlo può farlo direttamente su Steam al seguente link: https://store.steampowered.com/app/888530/Yaga/

Luca Bagatin

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Nato a Roma nel 1979, è blogger dal 2004 (www.amoreeliberta.blogspot.it). Dal 2000 collabora e ha collaborato con diverse riviste di cultura risorgimentale, esoterica e socialista, oltre che con numerose testate giornalistiche nazionali, fra le quali L'Opinione delle Libertà, La Voce Repubblicana, L'Ideologia Socialista, La Giustizia, Critica Sociale, Olnews, Electomagazine, Liberalcafé. Suoi articoli sono e sono stati tradotti e apprezzati in Francia, Belgio, Serbia e Brasile. Ha pubblicato i saggi "Universo Massonico" (2012); "Ritratti di Donna (2014); "Amore e Libertà - Manifesto per la Civiltà dell'Amore" (2019); "L'Altra Russia di Eduard Limonov - I giovani proletari del nazionalbolscevismo" (2022) e "Ritratti del Socialismo" (2023)

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