Giuliano Gennaio

Giuliano Gennaio, catanese classe ’79, è scomparso il 20 aprile del 2008. Il suo sogno era diventare il Segretario Generale dell’ONU.
Una persona in gamba, piena di iniziative, che sapeva guardare lontano, preparata, intelligente, un punto di riferimento per tanti giovani che vogliono fare politica, che vogliono impegnarsi, che credono nei valori del liberalismo e della democrazia.
Ad una cultura classica e ad un modo di pensare lineare e saggio intersecava una dirompenza di idee, talora anche fuori dal mondo, o forse oltre il mondo come si è soliti concepirlo.

Ha partecipato al cambiamento del mondo in versione digitale come consulente al Consorzio Gioventu Digitale.
E’ stato eletto con le prime elezioni on line nella storia del mondo giovanile allo EUSC- European Union Student Council di cui è stato il Vice Presidente e il chair dell’Information Society and E-Policies committee, mostrava interesse verso moltissime organizzazioni non governative, associazioni, partiti politici e movimenti vari.

Nel 2004 fonda, con un gruppo di amici, LiberalCafe.it con il quale osservare la realtà (politica, economica, sociale, culturale) con le lenti liberali: il metodo popperiano scandito ad esortazione del dubbio e diffonderlo il più possibile. In Giuliano c’era l’approccio innovativo di chi ha capito che per raggiungere la nostra generazione occorreva “fare rete” sull’unica dimensione che era in grado di ospitare i giovani nel futuro: il web. Serviva un marchio innovativo? Ecco allora che si inventò la “tazzina liberale”: un logo in cui una tazza da espresso, stilizzata a mo’ di fumetto, si avvita lungo la scia dell’aroma del caffè, che “se preso liberamente è ancora più buono – Take it liberal!”
Appartenere a generazioni diverse per Giuliano non era un ostacolo. Era un valore.
L’intento era di creare una rete di giovani e farli discutere sui temi più disparati, mettendo in pratica gli studi di anni, equivaleva a innescarne creatività ed entusiasmo politico. Giuliano Gennaio non ci ha provato.
E’ riuscito a creare il gruppo giovanile più vivace e appassionato.

 

Per la società aperta e il libero mercato
Il ruolo del liberalismo e dei liberali cambia radicalmente. Da ideologia trasversale di elite come nasce, passando per la sua modifica verso il liberalismo di massa mal riuscito, il liberalismo diventa spiegazione delle azioni di ogni singolo individuo senza spiegazione ulteriore.

Far capire l’importanza di queste tesi diventa fondamentale per quei liberali che abbiano il coraggio di innovare e di osare. Quelli che vogliono cambiare lo stato delle cose, perche’ si sentono liberi di attivarsi, di umanizzarsi e di partecipare.

Giugen, in nome della liberta’

 

Editoriale di Giuliano Gennaio, direttore di Liberalcafe.it del 12 giugno 2004

Cos’è il liberalismo? Questo ed altri interrogativi LiberalCafè vuole provare a risolvere, scientificamente, socraticamente, per individuare quelle risposte che più soddisfano la libertà e i diritti individuali del numero maggiore di persone. Su LiberalCafè non si parla di Liberalismo, ma di come esso si esplica e si pratica…
Cos’è il Liberalismo? Possiamo formulare molte e diverse risposte. Ma ha senso chiedersi cosa il Liberalismo sia? O forse è meglio domandarsi con quali modalità, azioni e attraverso quale pensiero e conformazione culturale esso si esplica? Spesso ci sentiamo dire che lo Stato Italiano, al pari di molti altri stati-nazione Europei e nel mondo, è una democrazia Liberale. È davvero uno stato Liberale?

Se osserviamo i fatti quotidiani, e le problematiche che riguardano la libertà individuale, dovremmo rispondere con un NO secco. E perché non lo è, allora? Di fatto, lo stato è uno strumento sociale, un’invenzione individuale atta a equilibrare lo spazio di azione individuale, al fine di garantire la libertà e i diritti di tutti coloro che appartengono alla comunità che ha sentito la necessità di produrlo. Dunque lo stato dovrebbe essere per natura liberale. Eppure così non è.
Perché lo stato è appunto, una costruzione individuale, il prodotto del pensiero e dell’azione di più individui. Così, può succedere che quegli stessi individui che ne sono il fondamento, che ricordiamo sono tutti diversi e orientati a obiettivi differenti, che perseguono in modo altrettanto eterogeneo, hanno una visione della libertà diversa da quella che il Liberalismo, seppure tra tutti i suoi dubbi, postula. Così, non abbiamo paura a dirlo, anzi faremmo il nostro male individuale se così non facessimo, quegli individui sono per inclinazione personale, e conseguentemente culturale – la cultura è un insieme condiviso di valori, modi e atteggiamenti individuali – avversi al liberalismo.

Torniamo allora, a chiederci cos’è il Liberalismo, per poter distinguere coloro che sono inclini e coloro che non lo sono. Dovremmo fare l’opposto invece. Possiamo, infatti, comprendere il Liberalismo senza doverne dare una definizione finita, e perciò falsa, perché destinata a sopperire ai continui assalti di chi propone un insieme di definizioni diverso. Possiamo comprendere il liberalismo attraverso la soluzione o l’eventuale tentativo di risolvere i problemi attuali in relazione all’effettivo modo con cui tali rompicapo sono stati affrontati o stanno per esserlo.
Liberal Cafè vuole porsi dei problemi e provare a risolverli, scientificamente, socraticamente, per individuare quelle risposte che più soddisfano la libertà e i diritti individuali del numero maggiore di persone.

LiberalCafè è un momento di aggregazione individuale in cui affrontare quelle tematiche che hanno tradito lo stato liberale, in favore di uno stato lontano dall’individuo, che invece di garantirne la libertà, ne vuole determinare il percorso sia spirituale, sia etico, che materiale. Su LiberalCafè non si parla di Liberalismo, ma di come esso si esplica e si pratica. Non si discuterà dello stato Liberale, ma di come esso agisce a tutela degli individui che lo compongono. Su LiberalCafè l’unico tema certo, ma non definito, è quello della Libertà individuale: i problemi che saranno affrontati sono quelli che riguardano la libertà individuale. I problemi saranno risolti in funzione di essa, per garantirla e incrementarla, in nome dell’uomo, di tutti gli esseri viventi e del loro ambiente. Il Liberalismo nasca da qui, non da una definizione.
Perché il caffè? Perché, come nel 800, rappresenta un luogo di aggregazione, quell’agorà contemporanea, dove non solo discutere animatamente, ma sfidarsi intellettualmente per sollevare il numero maggiore di dubbi alle nostre proposizioni.

Per rispondere al presente avremmo forse dovuto optare per le aule universitarie e dei congressi.
Spesso siamo nella vie e nelle piazze. Crediamo però che sia giusto diversificare, e forse, ricreare un momento di piacevole incontro intellettuale, dove il ragionamento e la ricerca del dubbio si incontrano con lo svago della mondanità. Il Percorso che abbiamo individuato, si svolge secondo aree di problemi che ledono o che sono un’opportunità per “aumentare” il grado di libertà individuale. Vorremmo occuparci di quei problemi sociali, culturali, di propensione individuale, istituzionali, di gestione della cosa pubblica che hanno come fine la Libertà di ogni essere vivente.

Giuliano Gennaio Direttore Politico