ARTICO: lo splendore di un mondo in pericolo – Palazzo Trentini – 71. Trento Film Festival

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Al primo piano di Palazzo Trentini, dal 26 aprile al 12 maggio, è esposta una selezione di opere di Lorenzo Fracchetti intitolata “Artico: lo splendore di un mondo in pericolo”.

Durante la mostra vi sono dei suoni delicati, si tratta delle musiche di Ian Tamblyn, artista canadese che ha registrato una serie di album di musica strumentale ispirata ai suoi viaggi nell’Artico canadese. Vi sono anche una piccola scultura antropomorfa in quarzo rosa, due piccole sculture raffiguranti una donna inginocchiata sui propri talloni e due cacciatori che si contendono una foca, preda di caccia, per cibarsene.

Lorenzo Fracchetti è un pittore trentino che vive ed opera in Canada noto per l’amore senza misura per l’Artico, particolarmente in quanto terra dai colori e dalle atmosfere uniche, surreali e ipnotizzanti.

Dall’età dei 21 anni vive in Canada, nato ad Avio trentino, studia arte e inizia a lavorare nell’ambito dell’editoria.

Come ha dichiarato l’artista presentando questa selezione, a rendere di grande fascino l’artico sono gli orizzonti illimitati, gli effetti di luce con il contrasto di colori, i ghiacci, il silenzio, la solitudine, la particolarità e unicità di quel luogo.

La popolazione che vive in Artico si definisce INUIT e l’autore ne sa molto, poiché negli anni ha osservato e imparato come si vive in quella naturale riserva di tesori spontanei. L’acqua, il ghiaccio, gli iceberg diventano d’attualità nel momento in cui si scopre che la parte di ghiaccio perenne si sta restringendo, che gli orsi artici potrebbero a breve non avere abbastanza spazio per vivere e per procacciarsi il cibo, che tutto questo spettacolo potrebbe inabissarsi e sciogliersi per sempre, con i danni che questo comporterebbe.

L’arte di Lorenzo Fracchetti è un invito a conoscere e salvaguardare quella parte del pianeta minacciato dal cambiamento climatico, un pericolo del quale Fracchetti si era reso conto già negli anni 80 del secolo scorso. Naturalmente anche in questo contesto spettacolare non poteva non essere considerato il grave problema del cambiamento climatico. da un’idea di Maurizio Tomasi, con il contributo artistico di Mario Cossali.

Di Martina Cecco

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