Un Pardo nella Zanzara – Il buono, il brutto e il cattivo

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Il Teatro Santa Chiara era colmo di partecipanti per la serata irriverente in compagnia di: Giuseppe Cruciani, David Parenzo, Pierluigi Pardo, accompagnati da Ruggero dei timidi (e moglie), superospiti Wanna Marchi e Stefania Nobile. Fuori Festival dell’economia.

La serata del 26 maggio era temuta perché il giornalista Cruciani aveva postato sui social, poche ore prima, un video in cui dava dimostrazione della degustazione di carne di orso, poiché proprio ieri è stata emessa la sospensione della ordinanza di abbattimento di orsi in Trentino, si attendevano le proteste in teatro di OIPA e di LAV. A prescindere, suddetto evento e il Festival economia di Trento 2023 è stato soggetto a un enorme dispiegamento di Forze dell’Ordine – che nella fattispecie si ringraziano – per le temute contestazioni anche in merito alla politica e da parte degli studenti. E’ da sottolineare che sono state solo velate le notizie di eventuali azioni dimostrative che, ieri, non ci sono state.

Invece il gesto c’è stato eccome da parte di Cruciani, non meno di poche ore prima Nordio aveva parlato della Riforma necessaria della Giustizia, della Magistratura, si è parlato di carcere e di Chico Forti; Cruciani INVECE ha portato in teatro due persone simbolo della modernità, oggetto della serie di Netflix WANNA che parla di un’icona che chiude la tradizione televisiva degli anni ’80.

Memorabile scelta: le due signore hanno pagato il loro prezzo con la Giustizia e sono state per 9 anni in carcere, una quantità di carcere spropositata in realtà, perché nel mercato possiamo vendere tante cose, ma non per entrare nel merito della sentenza, ma per dire che anche se si paga con il carcere non si ottiene nulla, le due signore non sono pentite di quello che hanno fatto, perché sono state – a loro dire – colpite in singolo e la loro sentenza non è servita a niente. E in effetti la televisione è piena di super spazzatura ancora adesso: cartomanti a pagamento, aria fritta, materassi in offerta da 30 anni, padelle in mostra da secoli come nuove, ma la gente cosa compra quando guarda la TV, il sale oppure un sogno? La gente compra il SOGNO e si trova il SALE!

Queste cose dunque sono oggettivamente una truffa ontologica, ma sono soggettivamente un libero atto di commercio. L’etica e la morale stanno nel mezzo. A determinare la regola è la legge, ma la legge è uguale per tutti?

Premesso questo: i protagonisti hanno portato in diretta le loro foto dell’infanzia e della gioventù trasformando il palcoscenico del Santa Chiara in una sorta di Instagram, diciamo che la Ferragni può accompagnare solo. Le lauree di Pardo e Cruciani, Parenzo non ha ancora finito, ma ha sempre tempo.

Il popolo della Zanzara era presente, sottile la satira per cui solo “gli idioti” sono ospiti della “Zanzara” ma alla fine, quello che conta, è che con la repressione e con la censura non si cambiano le idee, si aumenta solo il divario tra il giusto e lo sbagliato, perché “normalizzare il male” funziona, come dice Frecc.ero.

Non prendersi troppo sul serio in nessun modo e in nessun caso, nel solco della legge. La legge è la misura di una civiltà, troppi divieti è segno di poca civiltà. La civiltà, se esiste una regola, è libera. 

Che senso ha il pensiero a senso unico e che senso ha chiudere la dialettica in supercazzole e in crociate improbabili, se caricano il peso del dolore? 

E ad ogni modo “Viva la Libertà”.

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