Le nostre idee in economia Elly Schlein a Trento

0
690

ELLY SCHLEIN Deputata, segretaria Partito Democratico intervistata da FABIO TAMBURINI – Direttore Il Sole 24 Ore, Radio 24, Radiocor, Presidente del Comitato scientifico del Festival dell’economia di Trento presso il Teatro Sociale il 25 maggio durante il Festival dell’economia.

Una coda molto lunga che ha comportato circa 20 minuti di ritardo sull’orario di inizio dell’incontro con la deputata, che si è trovata di fronte una platea gremita, come lo sono sempre quelle del Festival dell’Economia della città di Trento, intervistata da Tamburini, che ha viaggiato nel tempo ricostruendo sia le ultime due tappe del festival, che cercando di dare una indicazione sul futuro prossimo dell’economia, perché il festival sia una parte di quella consapevolezza che nasce dal dialogo, dal confronto delle opinioni, anche diverse, dove la dialettica è il motore del mondo, perché è una molla di sviluppo del mondo stesso.

“Travolti dalla quotidianità – ha detto Tamburini – perdiamo la capacità di costruire il futuro. Il PIL misura l’andamento dell’economia, lei lo ritiene una priorità oppure no?”

“Dopo il Congresso che si è svolto a febbraio puntiamo su novità: abbiamo una politica che si è troppo ristretta nel guardare al proprio hashtag quotidiano, ma mi piace pensare a un futuro che si occupi del prossimo arco temporale a lunga gettata nel pensiero, perché le sfide future implicano uno sguardo lungo. E’ importante il PIL nella consapevolezza dobbiamo anche fare uno sforzo nel cambiare un modello di sviluppo che è insostenibile.” Elly Schlein ha ricordato che serve anche il BES complessivo della comunità per valutare gli effetti delle scelte che si fanno e delle risorse che si mettono in campo. La famosa Agenda 2030 invita a tenere insieme queste sfide.

“Queste cose possono essere tenute insieme tracciando un nuovo modello di sviluppo. Il PIL è una priorità cambiando la lettura che se ne dà, tenendo conto anche dell’impatto ambientale e dell’equità sociale.”

“Se noi diciamo che il PIL non è la sola priorità ma certamente una priorità, serve uno sguardo di riflessione anche verso le imprese, oppure no?”

“Il nostro paese sta rischiando di perdere una grande occasione, specialmente nell’attuazione del PNRR che è un’occasione storica: transizione demografica, che non ha ancora aggiornato il sistema di welfare, precarietà che colpisce i giovani e le donne nel sud del paese specialmente; la semplificazione con il digitale con il fisco, con la pubblica amministrazione; terzo settore, centri del sapere, comuni, università, devono essere chiamati in causa, tenendosi insieme anche nella dialettica di interessi diversi.” Ha detto Schlein.

“Il fare impresa rappresenta la spina dorsale di questo paese, spesso c’è quasi un senso di colpa nel giudicare il fare impresa, addossando a lei se non tutte le colpe, una parte importante delle colpe. Lei, come si rapporta con le imprese?”

“In queste settimane abbiamo avuto incontri preziosi e ci sono stati anche dei punti di convergenza. Quando diciamo che dobbiamo investire in innovazione, in ricerca, diciamo che la politica deve guidare queste trasformazioni, che stanno comunque avvenendo, e se non vengono gestite le subiremo. In una dialettica di ascolto costante abbiamo discusso dell’esigenza di mettere in campo delle politiche industriali che si adattino a queste trasformazioni: i lavoratori devono essere riqualificati, serve ricostruire la filiera delle rinnovabili, da qui al 2030, cercando di produrre posti di lavoro.” Elly Schlein ha citato gli esempi politici delle idee che erano state messe in campo da Romano Prodi: le scelte win to win.

Secondo la Deputata l’Italia sta perdendo un treno, quello del valore, ad esempio, che si sta ridefinendo: anziché stare a lamentarsi delle scadenze che l’Unione Europea prevede e che prevediamo, bisogna chiedere risorse per accompagnare le imprese piccole e medie, che non hanno strutture, cercando di metterle in campo sia per le competenze che per il lavoro.

“Nel paese dei mille vincoli, vogliamo dare una spinta a queste semplificazioni? Il PD è al governo in molte regioni.”

La deputata ha risposto che già il digitale cambia il rapporto con la pubblica amministrazione, a volte basta poco: ci si vede molto potenziale. LUCAS è il modo per cui si definisce l’Italia delle complessità: in questo senso secondo Elly Schlein non si colgono le occasioni, non si mette l’innovazione tecnologica di fronte alle necessità delle persone, non si coordinano le azioni tra regioni, non si mettono insieme le banche dati che già ci sono e quindi non si velocizzano le operazioni. La semplificazione è anche una richiesta delle imprese.

Il direttore Tamburini ha chiesto come è stato possibile che ci siano stati così tanti danni per un evento catastrofale che non è ormai una sorpresa?

“Stiamo dando piena disponibilità in uno spirito di unità nazionale, per dare una risposta veloce e concreta”.

23 fiumi, 280 eventi franosi, in pochi giorni il quantitativo di circa sei mesi di pioggia, la prima cosa da fare è di mettere insieme il calcolo di danni, le prime stime parlano di 7 miliardi, ci sono 20 mila sfollati e servono risposte veloci. Non possiamo spendere 4 volte tanto, perché questa è una piaga che il paese ha da tempo, però in questo momento serve decidere di non aspettare la prossima tragedia per intervenire.

“C’è una responsabilità anche nazionale – sostiene Schlein – nell’aver mal affrontato il dissesto del paese. Come ha detto Bonaccini non si può dire che l’Emilia Romagna non abbia lavorato, ma c’è stato molto negazionismo rispetto al cambiamento climatico. Serve anche una legge che contrasti il consumo di suolo.”

“Ci sono due parole che ricorrono frequentemente, una il PIL e l’altra il DP che ha raggiunto un peso enorme: tutto il mondo è seduto su un debito pubblico abnorme. Si parla addirittura di default degli USA per un debito pubblico fuori controllo. Secondo lei, portarlo in basso, è importante?”

“Noi siamo il V DP mondiale, da questo punto di vista sono state sbagliate le politiche del passato, che le ha criticate anche l’UE. Infatti ad esempio dopo la pandemia è stato messo in atto il Next Generation EU, come diceva Jean Monnet, che le tragedie sono momenti che ci porteranno a fare un salto in avanti.”

Secondo la deputata Schlein anche sulla scuola serve investire per tornare a ragionare in modo corretto. Negli ultimi anni, anche a causa della pandemia, abbiamo visto un periodo economicamente imbarazzante, ma l’effetto denominatore conta parecchio, per cui servono strategie di investimento moltiplicativo che rendono perdurante la crescita, lo sviluppo economico e gli investimenti, fare impresa hanno effetto sulla crescita.

“L’Europa è in una posizione da vaso di coccio tra due vasi di ferro. Questa polarizzazione, in seguito alla guerra in Ucraina, va bene o vanno messi in atto antidoti?”

“Il multilateralismo è in forte crisi e io credo che abbiamo una collocazione chiara e netta di alleanze, nel solco dell’Unione europea, abbiamo rapporti economici anche importanti con altri paesi, come ad esempio la Cina. La guerra in Ucraina ha avuto un effetto impattante e come scriveva pochi giorni fa Occhetto serve tornare a un equilibrio di sicurezza.”

Le grandi sfide, secondo Schlein, non posso stare entro i nostri confini: noi possiamo tranquillamente procedere alla decarbonizzazione, possiamo puntare a politiche per il clima, etc.. ma se intorno a noi gli altri fanno quello che vogliono, in emigrazione, nel fisco, etc.. quello che si fa non serve a niente. Se si riesce a mettere in atto una serie di strategie che possono essere elusive e che sono poco chiare, la volontà dell’Europa è un buco nell’acqua. Servono i CBCR ovvero i Country by Country report, che dicono chiaro chi sta cercando di fregare chi, il principio fondamentale è la trasparenza.

Martina Cecco

https://virtualevent.ilsole24ore.com/festivaleconomia/evento/le-nostre-idee-economia/

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci il tuo nome