La sanità in Usa: fra privilegio e diritto

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di DOMENICO MACERI

Avremo un sistema che vede “la sanità come un diritto e non un privilegio”. Ecco cosa ha annunciato il governatore dello Stato del Vermont Peter Shumlin mentre si accingeva a firmare una nuova legge che creerà un sistema di sanità per tutti i cittadini del suo Stato.

Nonostante la recente riforma federale sulla sanità che estenderà la copertura nel 2014, per arrivare al 100% bisogna fare altro. Ecco dunque il piano di Shumlin. Eletto governatore solo pochi mesi fa con una maggioranza democratica in ambedue le Camere Shumlin è andato oltre la riforma del Presidente Obama. La differenza principale è il fatto che coprirà tutti i cittadini e non farà uso di assicurazioni private stabilendo invece un “single payer” governativo, una cassa mutua per tutti. Ovviamente tutti dovranno contribuire. I contributi saranno legati però al reddito dei cittadini.

L’eventuale eliminazione delle compagnie di assicurazione dallo Stato vuol dire che il motivo profitto non entrerà più nell’equazione della sanità. Quindi tutti i contributi dei cittadini andranno spesi esclusivamente per i servizi sanitari. Inoltre non ci sarà la miriade di forme da riempire delle diverse compagnie di assicurazioni il cui scopo sembra spesso di scoraggiare gli utenti. Secondo l’amministrazione di Shumlin vi saranno controlli per ridurre gli sprechi. Per esempio se gli ospedali avranno troppi letti vuoti si ridurranno. Il sistema sanitario del Vermont sarà simile a quelli già esistenti nei Paesi europei industrializzati ed il Canada. Creando un sistema più vasto si ridurrà il rischio per tutti dato che il concetto di assicurazione è basato proprio su quel fattore. Più grande è il gruppo, meno sarà il rischio per ognuno.

Il sistema del Vermont è stato organizzato sotto la guida del dottor William Hsiao, professore della Harvard University, il quale aveva già disegnato un simile programma per la Repubblica di Taiwan. Una comparazione con il sistema attuale rivela che il single payer ridurrà i costi del 25%. Una cifra considerevole specialmente se si pensa che i costi delle assicurazioni private sono aumentate dal sette all’otto percento annualmente in tempi recenti. Si tratta di aumenti insostenibili che influiscono non solo sul numero di assicurati ma anche sul successo delle aziende che devono assorbire gli aumenti oppure passarli ai loro impiegati.
Questi costi aggiunti alla crisi economica sono responsabili per l’aumento del numero di americani senza assicurazione medica che secondo il Censo americano più recente è arrivato a 50 milioni.

Il Vermont è un piccolo Stato con seicentomila abitanti, 50.000 dei quali non hanno assicurazione medica e altri 150.000 ne hanno una insufficiente. Il nuovo sistema sarebbe in effetti un ampliamento del Medicare, la sanità nazionale per gli anziani. Gli attacchi del piano repubblicano di privatizzarla sono stati una manna per il Partito Democratico dato che la grande maggioranza gli americani vuole mantenere il programma. La recente elezione della candidata democratica Kathy Hochul al Parlamento in un distretto molto “red” che tradizionalmente vota repubblicano, è dovuta principalmente alla questione del Medicare. La sua avversaria repubblicana Jane Corwin aveva dichiarato il suo supporto al piano di Paul Ryan che in effetti avrebbe privatizzato il Medicare.

Se il Medicare, un sistema di single payer è dunque popolare con gli americani, perché non implementarlo al livello nazionale? Domanda troppo semplice che Barack Obama e i timidi democratici alle due Camere nazionali non hanno voluto affrontare. Shumlin ha deciso invece che nel suo piccolo Stato si farà un sistema simile all’assicurazione usata dagli anziani.

Vi saranno ovviamente gli attacchi delle compagnie di assicurazioni che etichetteranno il nuovo programma di socialista per spaventare la gente. E cercheranno di intimidire i cittadini del Vermont dicendo che il nuovo sistema statale razionerà la sanità e saranno i burocratici a determinare chi riceverà le cure.
Non avranno tutti i torti sulla questione delle razioni. In questo momento sono loro, le compagnie di assicurazione ed i loro profitti, che decidono chi sarà curato escludendo quelli che non possono pagare. Inoltre escludono quelli assicurati da cure che sono troppo costose le quali ridurranno i loro profitti.
I cittadini del Vermont sceglieranno il governo invece della assicurazioni private a fare le decisioni importanti sulla sanità. Ed il resto degli americani? Continueranno a comprarla dalle assicurazioni private. Si vedrà fra qualche anno se il piccolo Stato del Vermont sarà il pioniere nella sanità di tutto il Paese.

Domenico Maceri, PhD della Università della California a Santa Barbara, è docente di lingue a Allan Hancock College, Santa Maria, California, USA. I suoi contributi sono stati pubblicati da molti giornali ed alcuni hanno vinto premi dalla National Association of Hispanic Publications.

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