Zuckerberg personaggio dell’anno 2010: lo avevamo “previsto”

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di MARTINA CECCO
Su FaceBook ci siamo quasi tutti, pochi sono i portali che non hanno ancora adottato il tastino per la condivisione delle notizie sui Social Network; i personaggi dello spettacolo si sono iscritti come singoli o attraverso le agenzie, anche i Politici e le Autorità hanno cominciato a usare il Social. Per le aziende è un modo per farsi della pubblicità, per i comunicatori un modo per interagire, per gli Enti pubblici è una finestra sulla e dalla società e per gli sviluppatori un campo di battaglia dove cimentarsi.

Oggi è stato nominato il “Personaggio dell’anno 2010” del Times, un giornale che ogni anno sceglie tra le personalità che hanno influenzato maggiormente i lettori, colui che merita di essere riconosciuto come il vincitore da copertina. I lettori del Times avevano votato in maggioranza il fondatore di Wikileaks, seguito a ruota da Lady Gaga, ma dal comitato che valuta i personaggi che hanno ricevuto maggiore apprezzamento da parte dei lettori la nomina è stata conferita a Mark Zuckerberg.

Il giornale di Londra è solito a decidere per posizioni che, anche se apparentemente contro tendenza, alla fine si rivelano sempre meritate. Nel caso specifico il direttore della rivista, Richard Stengel, in parte per motivazioni legate al trend giornalistico, in parte per motivazioni temporali, cioè di influenza nell’arco dell’anno, ha deciso di nominare il fondatore di FaceBook.

motivi che sono legati a questa nomination sono i seguenti: il giovane 26enne ha il merito di avere cambiato il modo in cui si comunica on line, unendo il web ai blog e la chat alla messaggistica e alle e-mail, ha cambiato le abitudini della maggior parte dei navigatori che si sono iscritti a FaceBook nell’arco di questi due anni e infine ha creato delle reti relazionali sociali reali tra le persone che usano i Social Network stabilendo un record di adesioni senza precedenti, per numero di utenti e per tipologia.

Per questo Wikileaks dal punto di vista della novità editoriale ha in parte mancato l’obiettivo del Times, come anche Lady Gaga va a incarnare un personaggio che per tipologia è già stato valutato in passato, ovvero la pop – star, tutto sommato meno trasversale rispetto a Mark Zuckerberg.

Una nomina che rasenta un record per la giovane età del fondatore di FaceBook, che va a collocarsi al secondo posto tra i personaggi più giovani che sono stati insigniti di tale riconoscimento internazionale.

Non molti anni fa fu sempre il Times a decidere che il personaggio dell’anno fossero gli user di internet dando il via al web 2.0 della generazione content user generated e trascinando con sè una serie di implicazioni in parte naturali e in parte di riscontro nella diffusione del nuovo modo di concepire il web.

Ora che siamo alle porte del metalinguaggio globale, in cui tutti gli user potranno diventare parte attiva della rete come se i portali diventassero un grandissimo contest per la formazione e per la comunicazione, l’avere conferito a Zuckerberg la nomina di personaggio dell’anno rafforza il potere che la più grande leva di comunicazione mondiale di internet, FaceBook, già ha in sè.

FaceBook, dapprima un Social Network per la comunicazione, sta sempre più diventando una fonte di occasioni sia sociali che economiche: più di una rubrica, più di un blog, permette di condividere dei materiali informativi e dei materiali promozionali che danno il via a concrete trasformazioni delle vite di chi usa i Social Network.

Ecco che allora la nomina a Zuckerberg diventa un ottimo punto di partenza per rivedere il modo in cui i Social Network sono sfruttati, cercando di andare oltre l’uso superficiale, fatto di chattate e di messaggi, per assaporarne la qualità dal punto di vista relazionale e formativo.

Martina Cecco

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