Anders Chydenius “La ricchezza della nazione” a Lodi Liberale

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Nella 230esima serata di Lodi Liberale tenutasi via zoom lunedì 17 luglio è stato presentato il libro di Anders ChydeniusLa ricchezza della nazione“, pubblicato da Liberilibri Editrice, insieme a Paolo Luca Bernardini (Professore di Storia Moderna presso l’Università degli Studi dell’Insubria), Elisa Bianco (Professore di Storia moderna presso l’Università degli Studi dell’Insubria) e Matteo Salonia Professore di Storia europea e internazionale presso l’Università di Nottingham Ningbo).

 

“Il mondo politico ed accademico, in Italia, ha una visione piuttosto deformata e caricaturizzata del pensiero liberale che -invece – ha come punto di riferimento la libertà, individuale ed economica, non secondariamente.” Il presidente di Lodi Liberale Lorenzo Maggi ha spiegato come, in questi ultimi due anni, le serate sono state notevolmente aumentate di numero grazie allo sviluppo on line a mezzo zoom.

 

“Il libro in questione comprende un’ottantina di pagine, di cui una trentina di Prefazione. Questo libro, per molti versi, anticipa molti temi di liberismo puro che – poi .- sono ampliate nella Ricchezza delle Nazioni di Adam Smith. Il libro è scritto con la prefazione di Francesco Forte.” Il libro, ha detto il presidente, è alla sua prima presentazione in Italia.

IL CONTESTO STORICO, GEOGRAFICO ED ECONOMICO DELLA PUBBLICAZIONE

“Nel 1765 il territorio di Finlandia era sotto il Regno di Svezia, per cui l’autore, morto nel 1803, era ancora svedese, poi passerà nell’Impero russo. Questo anno, in cui il libro viene pubblicato, è importante per il Regno di Svezia, perché seguirà il partito dei Berretti dopo la Dieta degli Stati generali. In questo c’è un grande cambiamento: il partito è quello dell’autore.” Elisa Bianco ha descritto come, il partito dei Berretti, interviene al potere dopo il partito dei Cappelli. Quel periodo era definito come età della Libertà (dalla morte di Carlo XII a Gustavo III) occupa tutta la parte centrale del settecento svedese.

“La base teorica dell’autore proviene dalla traduzione in svedese dei due Trattati di Locke. Il partito dei Berretti ha il supporto dell’Inghilterra, il partito dei Cappelli ha il supporto dei francesi. La Svezia in questo periodo aumenta le esportazioni, le imprese erano di stampo socialista, avevano un forte supporto statalista.”

“Chydenius in questo contesto politico, culturale, pubblica questo libretto che è molto breve ma molto denso.”

 

Pubblicato a Stoccolma nel 1765, undici anni prima della Wealth of Nations di Adam Smith, Den Nationnale Winsten di Anders Chydenius scolpisce con esemplare agilità e chiarezza i principî base su cui si fonda la prosperità di un Paese. Le sue proposte anticipano la visione del “sistema della libertà naturale” caro al grande scozzese. Per Chydenius, affinché un’economia possa fiorire è necessario non intralciare attraverso leggi e regolamenti lo spirito di intrapresa, occorre limitare al minimo l’ingerenza dello Stato, abbattere ogni barriera protezionistica, abolire privative, premi, privilegi, agevolazioni, incentivi poiché distorcono i mercati, generano favoritismi e si risolvono in un utilizzo antieconomico di risorse umane e finanziarie. Chydenius insegna che è assurdo presumere che qualsivoglia governante possegga le conoscenze sufficienti per prevedere, programmare e quindi intervenire utilmente sul mercato, il quale invece è (per dirla con Hayek) la risultante inintenzionale delle preferenze e delle scelte intenzionali di un numero grandissimo di individui. In questa fase di isteria antimercatista, alla familiare saggezza dei Cantillon, Gournay, Turgot, Quesnay, Smith, inaspettatamente si aggiunge una voce scandinava che ci induce a riflettere.

“Nato in un contesto rurale, in contatto con svedesi e finlandesi, artigiani e contadini principalmente, è inserito in una famiglia molto credente cristiana: la sua vita quindi è molto condizionata da principio da questa situazione. Tuttavia i predicatori, in Finlandia, erano molto simili ai benedettini, lavoravano, come agricoltori; lavoravano e studiavano nel settore medicale; praticavano lavoro manuale e preghiera. Ora, poiché il pensatore è stato bollato come pensatore del Commons Sense, in che senso?”

Il professor Matteo Salonia ha descritto come, la vita del nostro autore, fosse radicata fortemente nella materialità dei luoghi ameni finlandesi: questo, insieme al monopolio economico di Stoccolma, era motivo di forte affermazione del concreto. Il clima fortemente repressivo, infatti, porta Chuìydenius al 1765 ad essere eletto, tra i membri del clero luterano, per prendere parte alla Dieta di Stoccolma. Gli stati generali sono 4 e lui è il rappresentante del clero. In quella sessione vi sono alcuni momenti in cui il suo apporto è assolutamente determinante. Oltre all’argomento economico Chydenius tratta anche del problema della libertà di stampa e della libertà di informazione. Infine, il terzo punto, è il dibattito intorno alla questione monetaria. La banca centrale svedese, infatti, era stata causa di una fortissima inflazione.

MOLTI E DIVERSI TIPI DI ILLUMINISMO

“Dal 1772, con il colpo di Stato che trasforma la costituzione svedese e la rende più monarchica, egli si schiera dalla parte della monarchia.”

“In Chydenius vediamo l’importanza dei valori cristiani e l’idea di benevolenza, applicati in maniera pre statuale, dimostrando che la salute, l’educazione e lo sviluppo possono essere gestiti a prescindere dal Leviatano.” Egli vorrebbe aiuto reciproco senza ostacoli con Dio, per non essere contro natura. Sostiene che i vincoli commerciali dello Stato sono la gabbia che non consente di far emergere la parte debole della nazione.

LA LIBERTA’ NATURALE PROVIENE DA DIO?

“Inizialmente nel libro troviamo degli accenni allo spirito mercantilista, ma in seguito si dedica ai due temi più specifici, la specializzazione come miglior modo per sfruttare le risorse e le capacità di inventiva delle nazioni; contrario ai sussidi e agli aiuti di Stato mette in risalto come la via da scegliere nel governo di un paese sono le risposte che provengono dalla storia delle nazioni e dalle decisioni dei suoi cittadini. La sua idea di specializzazione è quella della divisione del lavoro a livello internazionale.”

LA LIBERTA’ DI STATO E DEGLI ATTI POLITICI

“In uno dei dibattiti nazionali più importanti in questa dieta, Chylenius è di nuovo protagonista perché aveva  lavorato moltissimo in questa direzione.” Egli voleva sostituire il monopolio editoriale virando sulla responsabilità dei singoli editori con una sola eccezione: gli argomenti religiosi. La sua proposta di libertà di opinione e di stampa includeva la possibilità di accedere anche ai documenti di natura civilistica protetti dal segreto di Stato. Il parlamentarismo moderno già in quel momento nasceva con un taglio particolare.

Secondo il professor Luca Bernardini non è immediata la lettura liberale di questo libro; la cultura svedese per molti aspetti era ricca e illuminata. Però essa era segnata dal concetto di indipendenza, visto che la Svezia creò una chiesa diversa, meno opprimente. Il mondo scandinavo non è attualmente appieno nel circuito europeo.

UN AUTORE RISCOPERTO IN INGHILTERRA NEL 1932

“Attualmente l’autore è molto noto: le sue opere sono quasi tutte tradotte in inglese e si trovano tradotte o in originale. Fu un pensatore, non dell’ambito del liberalismo classico, ma nel contesto di un liberalismo maturato in un contesto diverso.”

“Il modello svedese è un modello di welfare state; non vi sono grandi società di partecipazione pubblica, ma troviamo imprese decisamente private: tuttavia i 4 paesi scandinavi hanno comunque una lunga tradizione tra quella commerciale e quella dello stato che protegge la sua economia. Gli scandinavi, comunque, sono disposti a pagare molte tasse per avere uno sviluppo.”

Solamente la Finlandia, al momento attuale, ha adottato l’euro. Sarebbe importante visitarlo e rendersi conto che esiste anche un modello liberalista diverso da quello che conosciamo di solito.

Martina Cecco

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