“Fare uso della ragione è un atto etico” Ayn Rand a Lodi Liberale dove di parla di “Capitalismo: l’ideale sconosciuto”

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Nella 196esima serata di Lodi Liberale di oggi, è stato presentato il libro di Ayn Rand “Capitalismo: l’ideale sconosciuto“, pubblicato da Liberilibri Editrice, insieme a Nicola Iannello (Giornalista e Fellow dell’Istituto Bruno Leoni), Stefano Magni (Giornalista) e Diana Thermes (Professore di Storia del pensiero politico europeo presso l’Università degli Studi Roma Tre.

“Il pensiero liberale consente di combattere i populismi”. Il Presidente di Lodi Liberale Lorenzo Maggi ha introdotto la serata presentato il suo parterre di relatori, come i più esperti, in Italia, conoscitori di Ayn Rand. “L’autrice è nota per il suo stile cavalcante e semplice, comprensibile ai più.

“In questo libro ci sono anche gli scritti di Alan Greenspan, che hanno dato seguito al pensiero di Ayn Rand; i due sono stati ritratti insieme anche in una foto con il presidente Ford, alla Casa Bianca.”

“I libri di Ayn Rand degli anni ’30, disponibile presso Liberi Libri, avevano riscosso immediatamente l’interesse degli studiosi; al centro della narrazione di Rand c’è l’individuo, come artefice del proprio destino, dove individualismo, egoismo e capitalismo si tengono insieme. Ognuno deve trovare il proprio posto all’interno della società, entrando in ibera interazione con gli altri. Da questo punto di vista il contratto è il modo di interagire più puro che esista. Questo scambio diventa una rete, che è il mercato.” Il professor Nicola Iannello ricorda che il libro uscì con un sottotitolo che richiamava un ideale da riscoprire.

L’INDIVIDUO E L’INFINITO VALORE DELLA PERSONALITA’

“Ayn Rand cerca di difendere il capitalismo dai suoi mentori, dimostrando come, in seno all’individualismo, l’unica armonia possibile per un individuo libero è il mercato. Il mercato capitalistico è una società fondata sul contratto, in questo modo meglio promuove la libera espressione dei talenti individuali; da questo punto di vista, possiamo chiederci se potrebbe esistere una società come quella occidentale senza il capitalismo. L’occidente è il luogo della democrazia, dei diritti e del benessere: il capitalismo fa parte integrante della modernità, un processo dalle molte facce, che sostituisce la concezione gerarchica del potere, con una concezione ascendente, dove i governanti sono stati eletti, scelti dal popolo.”

IL CAPITALISMO E IL PROGRESSO

“Lo sviluppo economico autopropulsivo è alla base del nostro concetto di benessere e di ricchezza e non ha precedenti, rispetto al sistema capitalistico, portando le società a livelli sconosciuti in passato, dove gli uomini sono usciti da una condizione quasi animalesca a una situazione in cui la mera sopravvivenza non è più un obiettivo che si può mancare.”

 

“Questi due saggi sono molto interessanti – ha detto Lorenzo Maggi – il mondo attuale è al suo apice grazie ai regimi liberaldemocratici e alla libertà.”

 

“Ayn Rand sosteneva che la sua teoria era frutto di logica e di razionalità, ma è innegabile che essere fuggitiva, essere scappata dalle due Russie, quella zarista, dove nasce nel 1905 durante la Prima rivoluzione russa, e poi a 12 anni quando esplose la Rivoluzione democratica del 1917. Famiglia ebraica di Pietroburgo che sperava di acquisire la cittadinanza, la sua. Situazione che invece culmina pochi giorni dopo la Rivoluzione Bolscevica, con una nuova persecuzione. La famiglia di Ayn Rand era ritenuta borghese, oltre che essere ebrea era anche figlia di farmacisti. Dunque alla sua famiglia hanno requisito tutto. Lei era figlia della filosofia Kantiana e Nicciana: specializzanda in Cinematografia, fugge negli Stati Uniti, dove a 21 anni nel 1926, si rifugia.”

“Ayn Rand porta al centro del sistema la ragione vissuta non come creatrice della realtà, bensì catalogatrice e trasformatrice della realtà in concetto. L’individuo in Rand cerca di capire come è strutturata la realtà, come è la base della libertà, di cui possiede il diritto di sussistenza.”

CAPITALISMO, UN IDEALE SCONOSCIUTO

“La filosofia di rand matura prima in romanzi e poi in testi filosofici: non arriva mai a competere con gli Accademici americani, ma era padrona del suo circolo di intellettuali di cui era allievo anche Alan Greenspan” Il professor Stefano Magni descrive l’apologia di Ayn Rand del capitalismo, come il sistema meno violento rispetto a tutti gli altri sistemi, perché si basa sul principio del diritto di proprietà originaria, ovvero acquisto, scambio, una nascita senza aggressioni, senza furto, senza truffa, senza appropriazione forzata e quindi proprietà legittima, che non ha bisogno di conflitto, perché basato sullo scambio volontario.

IL PRIMO MOTORE DEL CAPITALISMO E’ SOPRAVVIVERE

“Il capitalismo veniva messo spesso sotto accusa da artisti, politici, opinione pubblica, mentre questa autrice lo difende, come sistema non aggressivo e non arbitrario. La Rand rivaluta il capitalismo anche a livello storico: questo libro parla da un punto di vista originale di storia economica, viene riletta completamente in chiave individualistica la storia del capitalismo americano, con la dimostrazione che le distorsioni del sistema capitalistico hanno alla base lo Stato e i suoi accordi con alcuni imprenditori e non con altri, che dopano in questo modo il mercato, lo drogano.” Stefano Magni dunque conclude evidenziando che il capitalismo non è necessariamente da difendere come sistema di efficienza, ma va difeso perché arricchisce in generale, si autoalimenta, tiene conto dell’interesse di tutti gli individui, ma non generico.

“Stiamo parlando di un’autrice che fa una difesa del capitalismo come sistema morale, non tanto come sistema economico.” L’esempio e la citazione che fa Maggi è della classica differenza tra le due Germanie e i due pezzi della città di Berlino, che dimostrano come la sola politica possa determinare assolutamente il destino di una nazione e di un popolo.

“In Italia Ayn Rand non è così conosciuta, mentre in taluni ambienti, in America, è ritenuta una sorta di Guru.” La professoressa Diana Thermes sostiene che l’autrice apra un capitolo interessante per conoscere quali sono i valori della società americana del suo tempo.

“Il capitalismo randiano è una sorta di sistema morale, lei rimprovera alla società del tempo di essere ignorante, nonché intrinsecamente debole, cioè priva di un pensiero che sia convincente punto di riferimento per il capitalismo.”

IL CAPITALISMO COME IDEALE

Ayn Rand usa il termine in forma di sostantivo e anche di aggettivo. La professoressa Thermes ha descritto come abbia ricostruito il percorso di questa parola all’interno ei testi di Rand e quindi ha cercato di capire cosa significhi esattamente in questo contesto. Il risultato ottenuto è che significa una sorta di modello, ma un modello idealista?

L’UOMO E’ UN ANIMALE RAZIONALE

“Ayn Rand sotto certo profili è idealista, ma se per Platone è un criterio veritativo, per Rand, che invece è aristotelica, è un principio poietico. L’ideale aristotelico del fare e del creare fa da guida all’etica, alla politica, all’economia e all’estetica. Il senso dell’ideale del capitalismo in Rand è immanente, fondativo per l’uomo, che ne fa il suo interesse e il suo bersaglio.”

L’Utopia in Rand acquisisce il significato secondario di dovere, buona prassi. Non di modello che nega il cambiamento legato alla libertà. L’autrice ne parla con un racconto ricco di topoi, la Rivolta di Atlante, dove gli uomini vivono in piena libertà perseguendo il proprio utile specifico per il piacere di farlo, vivendo nel benessere e nel progresso legato a raggiungere la propria felicità personale

L’AVIDITA’ DELLA FELICITA’ –

“Rand offre alla fine del suo racconto la via di uscita dal mondi di morte, di mancanza di libertà di frustrazione, con un paradosso: lo sciopero dei produttori, che corrispondono agli imprenditori, a coloro che fanno andare avanti il mondo.” Vengono passati in rassegna personaggi del mito che hanno determinato un pensiero di crescita e di cambiamento migliorativo nella cultura classica.

IL DOLLARO TRONEGGIA SU UNA COLONNA DI GRANITO, BRILLANDO AL SOLE

“Il New Deal, lo Stato assistenziale, la cultura Liberal hanno ucciso il capitalismo, secondo Rand, per cui l’America va male, in quel periodo, perché ormai parossistica. Secondo Rand è arrivato il momento di cambiare le cose, riportando il capitalismo a quello che deve essere e che non c’è mai stato, nemmeno in America, dove immediatamente si sono persi di vista gli ideali dei Padri formatori, appunto.”

L’ETICA DELL’INTERESSE PERSONALE E DELLA FELICITA’

“Il sole rigetta su tutta la valle una benedizione incandescente, riflessa dal sole. La nuova Atlante che tornerà a risplendere dal buio, percorre un simbolo della società occidentale, le luci di New York. In una valle in cui tutto è buio e non funziona più niente, John Galt traccia nello spazio il segno del dollaro.”

 

MC

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