Gli USA sono socialisti, ma non c’è più libertà di pensiero

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Nella 180esima serata di Lodi Liberale di martedì 14 giugno è stato presentato il libro “La sfida dei liberalconservatori. Una opportunità per l’Italia”, pubblicato da la Bussola, insieme a Giuseppe Valditara (Professore di Diritto Privato e Pubblico Romano presso l’Università di Torino), Renato Cristin (Professore di Ermeneutica Filosofica presso l’Università di Trieste) e Aldo Rustichini (Professore di Economia presso l’Università del Minnesota).

“Un libro che aiuta a comprendere cosa sia il pensiero liberale e la messa in pratica di queste straordinarie idee” la serata presentata dal Presidente di Lodi Liberale Lorenzo Maggi ha ospitato tre relatori che partecipano per la prima volta alle serate intellettuali dell’associazione.

IL LIBERALCONSERVATORE PREFERISCE UN’OPINIONE SBAGLIATA CHE UN’OPINIONE IMPOSTA O NEGATA!

QUANDO LE IDEE SONO SEMPLICI E CONDIVISIBILI LA POLITICA SE NE RIESCE AD APPROPRIARE

“Un volume che ha avuto un buon successo, una sfida liberalconservatrice legata a uno spirito fortemente portato alla valorizzazione dell’idea della libertà, ma tendenzialmente conservatore nei valori di riferimento. Questo libretto è comprensibile da chiunque, rigoroso, non esageratamente scientifico, purtuttavia un riferimento, un appiglio, per strutturare un pensiero, per far sì che anche la politica – che spesso si nutre di scelte demagogiche – potesse trarne beneficio.”

LA FONDAMENTALE LIBERTA’ DELLA COSCIENZA

“Il concetto di libertà è tipicamente occidentale: questo era già chiaro sin dai tempi di Erodoto e Cicerone. Senza dimenticare tutto il pensiero che ha strutturato l’Europa e l’America, da Locke a Montesquieu, etc..” Il professor Giuseppe Valditara ha ricordato che oggi, come riportato anche dal giornalista Federico Rampini, non si può avere fortuna accademica se non ci si allinea al pensiero politicamente corretto, come lo stesso vale nelle carriere politiche, laddove ci sono elementi che iniziano a stridere. “E’ il pensiero cristiano che ha concepito la libertà della coscienza come momento essenziale ed identitario, a partire dai martiri della chiesa!” “Ci troviamo di fronte a un momento drammatico della nostra cultura – ha detto – dell’identità negata.”

L’ITALIA E IL SUO NON RUOLO NELLA POLITICA ESTERA

“In particolare con i Governi di centro sinistra in Italia si assiste a un generale appiattimento – in politica estera – sulle idee altrui!”

L’ALIENAZIONE NASCE DALLA MANCANZA DI IDENTITA’

In un breve ex cursus in parallelo tra la politica contemporanea e la tradizione filosofica romana, il professor Valditara ha fatto il punto su quante sono gli errori più comuni nella gestione dello Stato, del patrimonio, dei cespiti, delle tasse, per una nazione che ha una tradizione liberale e conservatrice, contestualmente. Tradendo il valore della cultura fondativa, si danneggia un paese. Allo stesso modo il concetto dell’identità di un popolo non nasce solo da una collaborazione in solido, ma dalla difesa di sé, dalla sacralità di un muro. Oggi come oggi si è perso il concetto positivo del confine, lo si vede come un fatto negativo, si impedisce di difenderlo, si impedisce di parlarne.

Il professor Giuseppe Valditara ha ricordato che domenica scorsa, con il fallimento del quorum nel Referendum sulla Giustizia, l’Italia ha perso l’occasione di dire la sua su un argomento francamente fondamentale per la gestione dello Stato.

ABBIAMO DIRITTO DI AVERE PAURA, E’ LO STATO CHE DEVE RIMUOVERE LE CAUSE DELLA NOSTRA PAURA

Con una breve digressione sulla rinuncia del popolo a votare sulle regole che gestiscono la propria nazione si è fatta luce sul livello di assenza di pensiero che è uno dei più evidenti e lapalissiani problemi del nostro tempo, dove – come ha detto anche il professor Valditara – non si può nemmeno esprimere un parere, una opinione, rimproverare qualcuno se fa qualcosa di sbagliato. Non è stata trascurata neppure la tendenza dell’Europa a occuparsi delle vicende localiste in ottica globalista.

L’ottica liberale del Presidente Maggi ha richiamato in campo alcuni dei diritti fondamentali che sono alla base della politica della libertà dell’individuo, che consente la realizzazione delle aspettative su di sé, nel rispetto della legge e nella misura in cui le proprie azioni non danneggiano gli altri. Vale per il diritto a circolare liberamente nel mondo, vale per il diritto di fare impresa, di commerciare e eventualmente anche di invitare qualcuno a far fallire un referendum, se questa è libera volontà.

CIO’ CHE E’PROPRIO DI SE’ E CIO’ CHE E’ ALTRO, ALLA BASE DELL’IDENTITA’

“Il liberalismo e il conservatorismo erano il pensiero del centro destra del Polo della libertà – ha detto il professor Renato Cristin – due paradigmi diversi che, quando sono messi insieme, formano un terzo paradigma. Nella filosofia la libertà è uno dei punti cardine: tuttavia è opportuno approfondirlo per dare corpo a quella dimensione teorico fondativa che possa permettere alla politica di trarne elementi teoretici.”

DAL DISCORSO DI PERICLE DOPO LA GUERRA DEL PELOPONNESO ALLA LIBERTA’ OGGI

“Liberalismo e conservatorismo valorizzano il concetto di libertà come centrale, insieme a quello di identità! La libertà, se non è individuale e non trasferibile, è solo un simulacro!” Il professor Cristin ha tracciato una pista di pensiero che lega la politica odierna alle radici del pensiero critico filosofico greco; dalla cura dell’anima platonica ad Agostino, per sottolineare che la stima di sé, parte dalla coscienza di sé, senza coscienza di sé manca la capacità epistemologica di giudizio, da cui l’adesione alle correnti ideologiche destinate alla gestione delle masse, come ad esempio il marxismo.

Il professor Renato Cristin ha parlato della pandemia, elencando una serie di situazioni fattuali in cui il sentimento comune è stato di una serie di negazioni di diritti alla libertà: il lock down, la spinta alla vaccinazione col siero, l’incertezza, l’indeterminatezza nel proporre le cure; ha parlato infine del conflitto tra Russia e Ucraina, che – secondo il professore – si colloca nella logica applicata di una nuova forma di comunismo attualmente al potere in ex Unione Sovietica che – nonostante la gravità del caso – potrebbe senza dubbio aggravarsi, colpendo tutto il territorio ucraino, partendo dal concetto di Eurasia, che fa parte delle varie teorie abbracciate e propugnate anche dal KGB.

L’Eurasianismo è diventato un nemico del liberalismo: per questo tale dottrina, che corrisponde non solo a un’elaborazione di un gruppo di intellettuali, bensì alla struttura attuale della leadership russa, è diventata un nemico dell’occidente.

C’E’ UNA ELITE CHE HA LE COMPETENZE TECNICHE PER GESTIRE LA SOCIETA’ ED E’ A SINISTRA

Sarebbe questa l’ideologia che domina attualmente nel mondo: l’idea che esista una sorta di minoranza illuminata che sa cosa è giusto e sbagliato, mentre per gli altri non c’è partita. La relazione del professor Aldo Rustichini punta a far emergere che in USA il nuovo posizionamento del Partito democratico è ultra progressista, ma principalmente punta a scardinare le certezze costituite da quella che viene definita conservatrice.

LE NUOVE ELITES

“Il liberalismo classico è dannoso perché non comprende l’attuale sinistra e l’attuale economia. La sinistra di ieri era legata al proletariato, quella di oggi è legata al progressismo.”

“Questa ideologia progressista ha delle radici molto forti, c’è un blocco sociale che è schiacciante, ci sono dietro il sistema educativo, i mezzi di informazione, l’industria dello spettacolo, le corporazioni, l’apparato militare e il mondo della finanza.” Secondo il professor Rustichini lo stesso FBI sarebbe una sorta di STASI aggiornata ad oggi. Ha citato il caso del Watergate per sottolineare che esiste un corpo stabile indipendente dalla formalità elettiva, che è sempre presente e difende il suo ambito di potere.

“La Comunità europea è la forma che ha avuto lo stato amministrativo: in questo senso il trend è conforme a quello statunitense.”

GLI STATI UNITI OGGI SONO SOSTANZIALMENTE SOCIALISTI

L’ideologia ultra progressista si basa sul paradigma dei diritti: se tutti gli uomini nascono uguali (sessualmente, etnicamente, politicamente…) allora per norma devono avere gli stessi diritti; se un gruppo definito è escluso da un determinato diritto, allora è dovuto alla discriminazione. Questo è il riassunto che ha fatto Rustichini dei movimenti che arrivano da oltreoceano: cancel culture, xenofobia, razzismo, black lives matter, metoo, Friday for future, etc…

“Una fetta consistente della popolazione non ha nessuna speranza di arrivare a situazioni oltre la media, siccome questo è vero, allora questa parte di popolazione continuerà a votare il Partito democratico, che da parte sua adotta la politica delle migrazioni agevolate, per preparare una base elettorale sempre più ampia!” E’ quanto ha detto Aldo Rustichini.

Secondo Rustichini le teorie distorte nascono da visioni volutamente distorte, fondate sulla base di percezioni sbagliate, che giustificano gli interventi dello Stato e si basano su una logica pesantemente redistributiva. Socialista.

MC

1 COMMENTO

  1. Gli USA sono di estrema destra. E mai come oggi. Altro che socialisti 🙁
    Si salvano solo politici come Rand Paul e Tulsi Gabbard e, per molti versi, Bernie Sanders.

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