L’Europa e la Difesa. Massolo: “Senza ombrello Usa non c’è sicurezza”

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Festival dell'Economia L’Europa della difesa Nella foto: pubblico in sala. Data 2 giugno 2022 Luogo: PALAZZO GEREMIA, Sala di rappresentanza Foto: LOTTI Michele - Archivio Ufficio Stampa PAT

Un tema di straordinaria attualità quello che ha aperto questa edizione della kermesse, l’Europa della difesa. L’ ambasciatore Giampiero Massolo, presidente Ispi e Atlantia, ne ha parlato a palazzo Geremia con Giuseppe De Bellis, Direttore Sky Tg: “Sono prove che l’Europa non pensava di dover affrontare, con scelte tra la vita e la morte. E’ una guerra come una volta, fatta con i carri armati. Non ci sono soluzioni facili a problemi complessi. Ora il tema è anche quello dell’approvvigionamento energetico, della nostra dipendenza”. Il fatto di essere parte dell’Alleanza atlantica ha aspetti positivi e altri divisivi ? “La Nato è una cosa, l’Unione europea è un’altra. Non si sovrappongono ma le due cose rendono il territorio, il mondo, più sicuro”. C’è Il tema dell’unanimità delle decisioni in Ue: “Un principio che toglie flessibilità, basti vedere il no dell’ungherese Orban al pacchetto delle sanzioni alla Russia. L’unanimità è dentro il Trattato della Ue. I Paesi maggiori devono dare l’impulso nelle sue azioni”.

Ma Massolo avverte: “Non va scambiata la dialettica con la divisione. Nei Paesi Ue c’è diversa sensibilità. Occorre progredire e cercare un interesse comune, ma credo servirà aspettare ancora un po’. Gli Usa ora alleato scomodo in Europa? Sono ancora la potenza di riferimento, senza ombrello Usa non c’è sicurezza in Europa. Non è un alleato comunque da seguire pedissequamente”.
De Bellis ha voluto chiedere quale sia l’input che la Ue dovrebbe dare all’Ucraina: “Una cosa è certa la guerra la ferma l’aggressore. Ma l’Ue non deve farsi dettare il futuro assetto da Putin. Per noi è preferibile una pace negoziata. Non si debbono lesinare sforzi per una soluzione negoziata, si dica ciò che è negoziabile”. Il voto del prossimo anno? “L’auspicio è che si capisca che ciò che succede fuori dai nostri confini ha forti ricadute sulla nostra sicurezza. Noi non siamo mai stati del resto in guerra con i russi. Dobbiamo parlare con loro da occidentali. Nel 2030? La Ue sarà soprattutto più consapevole e avrà dei vicini ingombranti” ha chiuso Massolo.

(gt)

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