Festival dell’economia, l’interpretazione teatrale rievoca l’introduzione della Cooperazione come principio costituzionale dell’Art. 45

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E’ senza dubbio interessante che durante il Festival dell’Economia, presso la sala della cooperazione trentina, si sia alzato il grido della cooperazione come principio costituzionale che abbatte e distrugge l’anti mutualismo della solidarietà, a voce maggioritaria, come espresso dai padri costituenti nell’articolo 45. In un anniversario importante come quello del 2 giugno, della Festa della Repubblica, di fronte a una copia Originale della costituzione, è stata rievocata la giornata in cui il mutuo aiuto e il principio della collaborazione sono entrati nella Costituzione italiana. Un Simposio politico senza dubbio di un certo livello, che introduce alla discussione dell’Art. 45 e il suo significato, oggi.

Quando i Padri costituenti della Repubblica Italiana, nel 1947 hanno trovato nella Cooperazione uno strumento prezioso per ricostruire il Paese dalle macerie della guerra, hanno fatto una scelta molto forte, tanto forte da riconoscerne la funzione sociale nell’articolo 45.

Seppur dopo la pandemia, in crisi politica internazionale ed energetica, ecco che ritorna come argomento del momento anche la Cooperazione, che già ha salvato l’economia italiana e le piccole economie locali in molti contesti e momenti diversi.

Sono intervenuti molti ospiti di rilievo, ma nel Benvenuti a Trento per primo è intervenuto il Sindaco di Trento Franco Ianeselli, che ha poi presenziato alla parata e allo spettacolo in Piazza Duomo, tenutosi per la Festa della Repubblica italiana a partire dalle ore 11.00.

Cosa hanno detto in breve le autorità:

https://virtualevent.ilsole24ore.com/festivaleconomia/evento/il-ruolo-della-cooperazione-un-mondo-che-sta-cambiando

“Saranno ancora tempi duri – ha confermato Franco Ianeselli, sindaco di Trento – innovazione e collaborazione, diritto di sentirsi in dovere, autonomia, consapevolezza di non essere un avamposto e basta ma una terra di frontiera con il mondo tedesco. Insomma la grande scoperta trentina è stata di avere una capacità di cooperazione e di competizione, di valore sociale e di competitività, cercando di bilanciare le polarità alla luce del valore sociale delle persone, contro l’esclusione e in favore del lavoro ben fatto. Questa è la cooperazione, sociale”.

“Il legislatore nazionale – ha detto Roberto Simoni, presidente della Federazione Trentina della Cooperazione – ha avuto un atteggiamento lungimirante e attento alla cooperazione. In nessun’altra costituzione europea troviamo una definizione così chiara e marcata a tutela della Cooperazione”.

“Chi ha costruito il nostro modello autonomistico – ha aggiunto Mario Tonina, vicepresidente della Provincia autonoma e assessore alla Cooperazione – aveva davanti a sé i disastri dei bombardamenti. Oggi abbiamo davanti agli occhi macerie più immateriali che materiali, con lacerazioni che prendono forme più subdole, ma non meno dolorose: il tema dei prezzi, delle materie prime, dell’energia, dell’acqua, dei rapporti con chi ci sta vicino e persino con le altre nazioni”.

In esposizione al convegno anche la copia originale del 1947 della Costituzione posseduta da Alcide DeGasperi. MC

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