Il mercato è un processo di azioni umane

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Nella 27esima serata di lunedì 21 marzo 2016 è stato presentato il libro di Leonardo Facco “L’elogio del contante. Propaganda e falsi miti di chi pretende di vietarne l’uso” insieme all’autore, Giacomo Zucco, Lorenzo Maggi e Giuliomaria Montini.

LA RANA NELL’ACQUA CALDA

In un pentolone pieno d’acqua fredda, nuota tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si scalda e diventa tiepida. La rana la trova gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce morta bollita.

Il testo di Noam Chomsky è una rappresentazione critica: alla base della società ci sono i singoli. L’esempio portato da Giuliomaria Montini presidente di Lodi Liberale, introduce la serata e il tema in oggetto: togliendo il contante, si toglie una parte di libertà?

Che c’entrano Rigoberta Menchu, Che Guevara, Mario Monti e il contante? Poco … ma in comune hanno un giornalista, Leonardo Flacco, che ha scritto libri per dire la verità facendo la disamina del mainstream, che riguardi persone, che riguardi cose.

FUGGITE DAGLI UOMINI CHE DICONO CHE IL DENARO E’ UN MALE

“E’ un campanello d’allarme che avvisa che c’è un pescecane in arrivo!” Sono le parole magistrali di Ayn Rand – ha detto Lorenzo Maggi – una filosofa e scrittrice russo-statunitense usate per introdurre la presentazione del libro di Leonardo Facco.

Nel corso degli anni Leonardo Facco ha scritto molti libri che sono tutti molto intensi: egli smonta nei suoi libri le bugie che vengono prodotte dal mainstream per imbonire la società ed educarla all’adattamento.

Leonardo Facco ha prodotto un trimestrale con una Casa Editrice propria, l’Enclave.

L’ULTIMO CENTIMETRO DI LIBERTA’

“Nasce in seno alla trilogia di libri di cui, l’evasione fiscale, l’antipolitica e il contante, appunto. Il mio ultimo grido di dolore, non ci stiamo accorgendo di quanto lo Stato stia avanzando nelle nostre vite. Come insegnava Mises non esiste libertà politica senza libertà economica. O come dice Hayek, chi possiede tutti i mezzi, decidi tutti i fini.” Ha esordito Facco. “L’elogio del contante è il tentativo di fare un forte grido perché lo Stato vuole renderci schiavi, non ammette che la persona possa usare i suoi soldi. Il libro non parla di libertà generiche, si occupa dell’ultimo centimetro della libertà monetaria che ci rimane, l’uso del denaro contante. Le prime leggi che lo hanno monitorato sono del 1991, tutto nasceva dai problemi del riciclaggio.”

“Non è un problema solo italiano, ha un protagonista: Mario Monti. Ma le cose stanno accelerando in maniera impressionante. Nel 1993 Giuliano Amato fece il prelievo forzoso dai conti correnti, in maniera silente si è accettato che il Presidente del Consiglio prelevasse dei soldi senza per questo che nessuno lo abbia definito un furto.” Ricorda Facco.

“Ciascuno di noi se non ha i mezzi non può decidere i fini. C’è una propaganda continua, infame, di schiavitù volontaria. Con l’elogio del contante faccio fatica ad avere qualche speranza. Gli esseri umani, dopo i topi ed i parassiti, sono gli esseri che più si adattano.” Ha detto.

Laddove la menzogna è universale, dire la verità è un atto rivoluzionario, diceva George Orwell.

“Quando si parla di argomenti come questi, per difendere genuinamente la libertà, si deve ricordare che non esiste senza la responsabilità. Come ci siamo adattati al prelievo del 7 per mille sui conti correnti, allo stesso modo ci si trova a dover sfondare dei muri, anche tra i liberali classici.” Ha detto Facco.

“Molti sono convinti di vivere nascosti dietro lo Stato, si pensa alla libertà come qualcosa che ha a che fare con il personale, il particolare. La menzogna universale sul contante è enorme, la moneta ha migliaia di anni di storia e come la lingua, il diritto e la famiglia entra a far parte delle istituzioni volontarie, che nascono spontaneamente dal mercato, che è un processo di persone umane. Come diceva Carl Menger.” Ha detto.

“La moneta è una merce, l’umanità ha usato per migliaia di anni oro e argento. Non lo ha stabilito una legge che cosa usare come moneta, ma il mercato. Oggi c’è grande ignoranza in fatto di moneta. Molti pensano che la moneta dipenda dalla BCE o da Draghi. Che si possa stampare moneta – dice – ma non solo, la grande menzogna aggiunge che se tutti pagassero le tasse, le tasse sarebbero abbassate, il che non è vero ovviamente. La politica lavora nella direzione di raccogliere soldi, utilizza la grande menzogna dell’evasione fiscale. Facendo pensare che a evadere siano solo le grandi industrie.”

“Il limite al contante è un errore a prescindere dal limite e capovolge il diritto monetario. Allo stesso modo la riscossione dei debiti dallo Stato capovolge il diritto.” Ha detto, citando come Mises possa essere una lettura utile per avere conoscenza del denaro e di cosa significa il denaro nella società di mercato.

“E’ inutile parlare di libertà ad uno schiavo che pensa di essere un uomo libero. Mi accorgo del fatto che purtroppo molte volte siamo indolenti verso la libertà in quanto significa responsabilità, darsi da fare, doversi sbattere, da soli. Senza contanti non ci sarebbe mai stata la divisione del lavoro. Io penso al Venezuela perché sono stato metà della mia vita lì. Il concetto della sovranità monetaria fa pensare che uno Stato possa decidere di stampare moneta. In Venezuela lo Stato ha deciso di fare in questo modo, fino a che sono arrivati a far produrre i soldi in Australia, aumentando l’inflazione, isolando il paese, tassandolo in modo indiretto, rendendo impossibile lo scambio, anche coi dollari e bloccando anche le valute digitali” ha detto Facco.

Il problema monetario è molto più grosso, se la FED e la BCE possono decidere da sole, pagheremo in modo pesante l’aver perso l’uso del contante, ha detto. Se gli Stati vogliono la moneta digitale, non vogliono però le criptovalute, lo additano come il demonio, perché non è tassabile direttamente, non è controllabile, non è tassabile indirettamente.

NON HO LA VERITA’ IN TASCA, MA LA LIBERTA’ IN TESTA.

I SOLDI IN BANCA NON SONO NOSTRI

Chi sacrifica la libertà in nome della sicurezza, non merita né la libertà, né la sicurezza, diceva Benjamin.

“Tracciare i movimenti delle persone da una parte impedisce di fuggire dalle pretese di pagamento dei debiti di Stato, ma anche serve per poter ricattare a livelli più ampi di economia.” Il sistema per controllare le persone infatti non è di controllare cosa possiedono e tassarlo, bensì di fare in modo che da sole siano esposte al possibile controllo totale. Insomma, il potere controllando le proprietà possono decidere cosa fare con la cittadinanza, ha detto Giacomo Zucco, spiegando come mai le risorse economiche usate in modo veloce ed efficiente, senza troppi controlli, possono aiutare il mercato.

“Controllare il danaro serve per decidere come tassarlo in modo indiretto attraverso l’inflazione: più un bene è diffuso e meno ha valore. Quindi lo Stato riceve soldi dal tasso del valore del denaro, spostando le risorse da chi è distante dallo Stato, i pagatori finali, verso chi lo emette, ovvero ancora lo Stato. In pratica nel momento in cui l’inflazione si avvia aumenta la tassazione e i soldi tornano velocemente allo Stato.” Ha detto.

“Va detto ,peraltro, che nel momento del deposito bancario, si decide un contratto per cui si danno alle banche dei soldi perché li usino e in cambio riceviamo un piccolo interesse. Ma i soldi non sono più pienamente nostri.” Spiega.

“Le grosse banche non sono da eliminare, sono utili e necessarie, ma il funzionamento delle banche è distorto dagli stati. Le banche sono vincolate alle leggi degli stati.” Ha detto.

LO SCAMBIO CON LA DOPPIA COINCIDENZA DEI DESIDERI

“La moneta elettronica supera il contante, ma non è contro il contante. La merce più comoda di tutte, cioè la moneta, è divenuta merce quando si è deciso di farne valutazione delle merci da acquistare. La moneta quindi non poteva essere solo merce (tipo oro) inventata e usata e diffusa dal mercato. Lo Stato faceva da ente terzo che il conio fosse valido, per pesarlo e per convalidarlo. La moneta merce quindi ha aperto in questo modo alla politica con il conio. In seguito però per motivi pratici è nata la valuta fiduciaria, che consente di utilizzare una valuta anche attraverso la rappresentazione della mia moneta, garantita da chi tiene in consegna l’oro della moneta fiduciaria. In questo passaggio avviene una grande innovazione di mercato, che però consentiva a chi teneva il denaro di prenderselo. Dal secondo ‘800 gli Stati sono andati dalle banche a chiedere loro di sottostare al potere politico.” Ha detto.

“La moneta Statale è un titolo di Stato, controllato dallo Stato. In questo modo lo Stato ha deciso come gestirlo. Il danaro. Dopo gli anni ’90 con la nascita del digitale, si è definitivamente o quasi chiusa la speranza di uno spiraglio di libertà. Anche le criptovalute dunque non saranno probabilmente lo spiraglio definitivo per togliere la mediazione degli Stati nell’uso dei nostri soldi.” Ha detto.

Milton Friedmann aveva predetto nel 1999 che sarebbero nate delle valute, il tassello mancante di internet. La profezia verrà poi realizzata nel 2008. Prima c’erano solamente dei barlumi di moneta virtuale. Alla base restavano sempre le banche o le società.

“BitCoin è sostanzialmente moneta elettronica, un super cash prima avversato e poi distorto dagli stati. In occidente si confondono le acque, cercando di censurare le iniziative private delle criptovalute.” Ha detto.

COME DIFENDERSI

Senza il segreto bancario diventa impossibile per i privati cittadini difendere i soldi che hanno fatto col il loro lavoro, non certamente per difendere chi è criminale e accumula i soldi attraverso il lavoro illegale. Ha detto Facco. Allo stesso modo al momento attuale la moneta è ancora la carta di credito dei poveri, delle classi medio basse. Il BitCoin non è ancora il mezzo per comprare e vendere per chi è povero. Il problema tecnologico è ancora un problema, fino a che non lo sarà più. 

Il 99% delle conquiste per la libertà sono state fatte con battaglie sanguinose.

 

A cura di Martina Cecco

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Giornalista e blogger. Collaboro con il web in rosa di Donnissima. Dirigo Secolo Trentino e Liberalcafé. Laureata in Filosofia presso l'Università degli Studi di Trento. Lavoro in un Progetto di sperimentazione AI.

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