Gli Emirati Arabi Uniti e le crisi in Medio Oriente

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Durante una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite focalizzata sulla situazione in Medio Oriente gli Emirati Arabi Uniti hanno invitato la comunità internazionale a impegnarsi su tutti i fronti per risolvere le attuali crisi in Medio Oriente al fine di raggiungere la stabilità regionale e internazionale.

Parlando davanti al Consiglio, Amierah Alhefeiti, Rappresentante permanente aggiunto e incaricato d’Affari degli Emirati Arabi Uniti alle Nazioni Unite, ha chiesto alla comunità internazionale di mantenere il proprio impegno nei confronti del diritto internazionale, della Carta delle Nazioni Unite e delle relative risoluzioni. Per raggiungere questi obiettivi è necessario rafforzare il multilateralismo per sbloccare la situazione di stallo nel processo di pace in Medio Oriente e ha quindi invitato le parti a raggiungere soluzioni politiche durature in paesi come la Siria, lo Yemen e la Libia, in linea con i parametri concordati per la pace, nonché a rispondere alle legittime aspirazioni dei popoli.

Nel suo discorso ha sottolineato la necessità di rafforzare l’attuazione del diritto internazionale nell’area Medio Orientale al fine di incentivare la fiducia tra le parti e raggiungere stabilità e sicurezza, anche attraverso il rinvigorimento dell’azione politica, che dovrebbe essere l’opzione principale per affrontare eventuali tensioni che si verificano nella regione.
Alhefeiti ha affermato che la comunità internazionale deve concentrarsi sulla creazione di un ambiente favorevole agli sforzi di pace nei paesi colpiti da crisi. A tal fine, ha elogiato gli sforzi della Germania nel convocare la Conferenza di Berlino sulla Libia alla quale hanno partecipato gli Emirati Arabi Uniti. Ha inoltre espresso l’auspicio che la conferenza conduca a un processo politico sponsorizzato dall’ONU e che tutte le parti s’impegnino ad attuare i risultati della conferenza.

Inoltre, Alhefeiti sottolinea il ruolo vitale che le Nazioni Unite e gli inviati del Segretario Generale svolgono nel promuovere la mediazione e la diplomazia preventiva per risolvere i conflitti nella regione con mezzi pacifici, ma anche le organizzazioni regionali dovrebbero essere impegnate nelle consultazioni sulle questioni regionali: la Lega degli Stati Arabi e l’Organizzazione della Cooperazione Islamica, ad esempio, possono entrambe trovare soluzioni politiche efficaci.

Infine, Alhefeiti ha chiesto di intensificare l’assistenza umanitaria e lo sviluppo nelle nazioni colpite dal conflitto in modo che possano prosperare e raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Di Emanuela Locci

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