9 Giugno. Roma. Si riparte da Zero (+)

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di UMBERTO VILLA

 

Dopo mesi di propaganda, strategie politiche e grandi attese per i risultati, sono terminate le amministrative. Non possiamo dire che abbia vinto qualcuno, se non Grillo e l’astensione, ma possiamo dire che il PD e il centrosinistra in generale ha tenuto, mentre c’è stato un crollo del centro e del centrodestra. Visto l’insuccesso di tutta l’area che dovrebbe rappresentare i liberali e riformatori italiani e il vuoto politico, che indubbiamente c’è, sono nate, e nasceranno, nuove creature. Una di queste è ZeroPositivo.

Cominciamo a dire cosa non è: non è un partito, non è un’associazione, non è un semplice movimento d’opinione e, soprattutto, non è vicino e non dipende da nessuno degli attuali schieramenti politici.

 

Zero+ nasce dall’idea di molti, giovani e meno giovani, stanchi di una politica autoreferenziale e incrostata, che basa la propria attività su propri interessi e non sul cittadino.

Zero+ sarà una start up della politica, di matrice liberale e riformatrice, che vada ben oltre gli attuali steccati, le attuali posizioni e gli attuali modi di immaginare il presente e il futuro dell’Italia.

L’attuale classe dirigente ha fallito e con essa anche il metodo di comunicazione e partecipazione che ha proposto.

La gente chiede cose nuove e Zero+ vuole dare le risposte necessarie.

 

Nel manifesto di questo innovativo network si legge che “Siamo all’anno zero della politica italiana. Siamo all’anno zero della vita economica e sociale di un’Italia incerta, ma pronta a cambiare il proprio destino. Un’Italia che ha bisogno di una visione credibile di futuro e di un’iniezione di coraggio. Un’Italia che cerca nuovi protagonisti per la vita pubblica, giovani e meno giovani, e che chiede alle migliori risorse dell’attuale classe dirigente di accompagnare e favorire il cambiamento.”

 

E ancora “Siamo qui per aprire le prospettive della terza Repubblica e vogliamo farlo raccontando e proponendo “cose nuove”. C’è da riaffermare una proposta politica autenticamente riformatrice, che offra a tutti noi un futuro di maggiore libertà e responsabilità individuale, più inclusione economica e civile, più competizione e merito, più opportunità per gli outsider, una società più forte ed uno Stato meno intrusivo nella nostra vita, più innovazione tecnologica e scientifica, più autonomia di scelta e sussidiarietà.

 

Zero+ ha esordito sulla rete solamente tre giorni fa e ha raccolto già molti consensi sui principali social network e molte adesioni all’evento che lo battezzerà ufficialmente: a Roma, il 9 Giugno, “ZERO+, l’incontro di chi vuole “cose nuove””.

(link: http://www.facebook.com/events/289522724475556/)

Un’iniziativa che ha il sapore dell’autoconvocazione e il gusto della provocazione. Uno spazio aperto in cui chiunque potrà raccontare il suo frammento di novità, senza gerarchie. 
Vogliamo uscire dal cono d’ombra dei partiti della Seconda Repubblica, partecipando da protagonisti, con idee riformatrici e spirito innovatore, alla costruzione di “cose nuove”.

Vietato l’ingresso a chi non vuole un’Italia più libera, competitiva e inclusiva.”

L’evento sarà autofinanziato, per questo motivo Zero+ ha chiesto un contributo facoltativo e spontaneo ai suoi simpatizzanti e a chi verrà a Roma. La partecipazione è anche questo.

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Studente di quinta Liceo Scientifico, si iscriverà dal prossimo anno accademico a Giurisprudenza, perchè crede fortemente nei valori di legalità e giustizia. Laico liberale di centro, che mai voterebbe UDC e che sogna un movimento che raccolga tutti i liberali italiani, ma è consapevole che difficilmente si verificherà una cosa simile. Appassionato di politica italiana ed europea, ha approfondito le tematiche riguardanti il diritto del lavoro e la sua riforma, sposa la "Flexsecurity" modello danese proposta da Pietro Ichino, che stima molto. Membro dell'associazione liberale milanese "Impegnati" e cofondatore di "iLib", movimento liberale che mira ad una costituente liberale.

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