Vogliamo l’Oscar (in Parlamento)

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di UMBERTO VILLA

Sta circolando sui social network una petizione molto interessante, che tutti i liberisti e liberali italiani dovrebbero sostenere.
Si tratta di una raccolta firme virtuale per portare Oscar Giannino in Parlamento.
Come tutti sappiamo, però, non basta questo per ottenere un posto in una delle due Camere, sarebbe troppo facile.

Questa petizione, infatti, è simbolica, è un atto di stima e di incoraggiamento dei fan di Giannino, che il 5 di Giugno consegneranno proprio al noto economista tutte le firme raccolte, per dimostrargli che esiste un popolo liberale pronto a seguirlo e a sostenerlo in una sua eventuale avventura politica, che non sembra più così impossibile.
Nella petizione i promotori spiegano che l’Italia è alla ricerca di un uomo in grado di diminuire spesa pubblica, tasse e burocrazia e chi c’è meglio di Oscar Giannino?

Io, pur non essendo uno degli ideatori di questa raccolta firme, ma un semplice aderente, invito anche tutti voi, lettori liberisti, liberali, riformisti e, forse, un pizzico rivoluzionari a sostenere questa bella iniziativa.

Gli italiani sanno bene, però, che non è certo con gli uomini della provvidenza che si sistemano le cose, ce lo insegnano i casi Berlusconi e Monti.
Il singolo Giannino, quindi, ben poco può fare davanti all’intero sistema incrostato della politica italiana e degli attuali personaggi presenti in Parlamento, più simili ad avvoltoi che a politici degni di questo nome.
Non basterebbe nemmeno la discesa in campo di un uomo in gamba e liberale, ma servirebbe una squadra seria e preparata da mettergli a fianco e una base pronta ad un lungo, inesorabile cammino verso l’obiettivo.
In un momento in cui c’è bisogno di liberalismo e libertà come dell’ossigeno, diamo un piccolo contributo con una semplice firma!

Ecco il link:
http://www.petizionionline.it/petizione/vogliamo-l-oscar-in-parlamento/6872

 

 

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Oscar Fulvio Giannino (Torino, 1º settembre 1961) è un giornalista e conduttore radiofonico italiano che si occupa principalmente di politica ed economia.
Inizia l’attività politica nel Partito repubblicano (PRI), nel quale diventa segretario della federazione giovanile (1984-1987) e, in seguito, membro della Direzione nazionale e portavoce (1987-1994). Inizia la sua carriera giornalistica presso il quotidiano del partito, La Voce Repubblicana; nel 1988, diventa caporedattore.
Iscritto all’ordine dei giornalisti dal 15 aprile 1992, abbandona il PRI nel 1995. Successivamente lavora al mensile Liberal (organo dell’omonima fondazione creata da Ferdinando Adornato), e tre anni più tardi è vicedirettore della testata, che nel frattempo è diventata settimanale.
Dal 1999 al 2004 è responsabile della pagina economica del Foglio. Lascia il quotidiano e si trasferisce a Il Riformista come vice del direttore Antonio Polito. Nel 2005 diventa vicedirettore di Finanza&Mercati e conduce il programma televisivo di approfondimento Batti e ribatti su RaiUno. Comincia anche una collaborazione con il quotidiano Libero, diretto da Vittorio Feltri, e il 3 maggio 2007 diventa direttore del suo allegato economico-finanziario LiberoMercato, che lascia nel febbraio 2009, soggetto a licenziamento disciplinare a causa di divergenze con l’editore.
Nel 2006 firma il manifesto del movimento Riformatori Liberali. Dopo aver ripreso nel 2007 la tessera del PRI, diviene membro del Consiglio nazionale del partito e, dal 2011, anche della Direzione nazionale.
Nell’aprile 2009 apre Chicago-blog.it in collaborazione con l’Istituto Bruno Leoni, nel quale insieme con altri collaboratori e giornalisti esamina le principali questioni politico-economiche dell’attualità; inoltre da fine giugno 2009 conduce una trasmissione su Radio 24 (emittente radiofonica del Sole 24 Ore) dal titolo “Nove in punto, la versione di Oscar”, in onda dal lunedì al venerdì alle 9:00.
Nel 2011 è presidente di uno dei comitati per il No ai due referendum sui servizi pubblici e sulla tariffa del servizio idrico del 12 e 13 giugno 2011.
Attualmente è membro del comitato scientifico della Fondazione Italia USA, Senior Fellow dell’Istituto Bruno Leoni, editorialista per Panorama, Il Messaggero, Il Mattino, Il Gazzettino, RID, e co-direttore del mensile Capo Horn.

Vita privata
Dopo il giornalismo, l’attività a cui dedica più tempo è quella dell’assistenza a malati terminali di cancro. Il giornalista torinese ha maturato sensibilità su questo tema essendo stato colpito anch’egli in passato da tumore.
Nell’ottobre 2011 si è sposato a Roma con rito civile con Margherita Brindisi, in una cerimonia officiata dall’allora ministro per le politiche giovanili Giorgia Meloni.

Critiche
Il giorno successivo il devastante terremoto di Sendai del 2011, Oscar Giannino scrive su Il Messaggero un editoriale dal titolo “Test superato: nucleare sicuro, è la prova del nove”: dedicato alla tenuta complessiva degli impianti nucleari giapponesi e sostenendo una posizione ottimista rispetto alle iniziali difficoltà che in seguito avrebbero portato ai problemi nella centrale di Fukushima, l’articolo è stato oggetto di polemiche sulla stampa, in particolare dal geologo Mario Tozzi e dal giornalista Marco Travaglio.

Libri
La politica estera della DC, Ed. della Voce, 1982
I repubblicani e l’altra Italia, Ed. Giustizia e Libertà, 1987
L’Europa delle culture, Ed. Liberal Libri, della Fondazione Liberal, 1996
La cultura della sicurezza in Italia a tre anni dall’11 settembre, nel volume Sicurezza: le nuove frontiere. Cultura, economia, politiche, tecnologie, Centro studi di geopolitica economica (a cura del), Milano, FrancoAngeli, 2005, ISBN 88-464-6269-6.
Contro le tasse. Perché abbattere le imposte si può, si deve, e non è affatto di destra, Milano, Mondadori, 2007, ISBN 9788804570080.
Prefazione in Michela Ravalico, Il rebus Marchionne, Libero ed., 2008

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Studente di quinta Liceo Scientifico, si iscriverà dal prossimo anno accademico a Giurisprudenza, perchè crede fortemente nei valori di legalità e giustizia. Laico liberale di centro, che mai voterebbe UDC e che sogna un movimento che raccolga tutti i liberali italiani, ma è consapevole che difficilmente si verificherà una cosa simile. Appassionato di politica italiana ed europea, ha approfondito le tematiche riguardanti il diritto del lavoro e la sua riforma, sposa la "Flexsecurity" modello danese proposta da Pietro Ichino, che stima molto. Membro dell'associazione liberale milanese "Impegnati" e cofondatore di "iLib", movimento liberale che mira ad una costituente liberale.

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