Il morto mio vale cento morti tuoi

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La reazione israeliana ai missili lanciati da Hamas, con le centinaia di morti e di feriti a seguito delle incursioni aeree, cannoneggiamenti e invasione della striscia di Gaza, ripropone in termini drammatici il problema della sopravvivenza di Israele in un contesto come quello medio orientale da sessanta anni attraversato da sussulti di guerra. Nasce, secondo la stessa stampa di Gerusalemme, e aumenta, la paura tra i cittadini israeliani che si sia arrivati sull’orlo di un precipizio con conseguenze di deflagrazione inimmaginabili. A cominciare dalla ‘bomba’ domestica costituita dagli arabi, cittadini di Israele, che sono ormai apertamente schierati con le posizioni di Hamas e degli oltranzisti palestinesi. Tra questi sara’ facile trovare qualche fanatico pronto a farsi saltare in un mall o in un caffe’. Per non parlare dei costanti rifornimenti di armi e missili forniti dagli iraniani e dai siriani attraverso tunnels scavati sul confine con l’Egitto e della minaccia costituita dagli Hesbollah libanesi (anch’essi intimamente legati all’Iran) che hanno allevato migliaia di miliziani palestinesi.

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