Scegliere e discriminare, il dilemma libertario a Lodi Liberale con Walter Block

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Nella rassegna di Lodi Liberale, si è proceduto con lunedì 3 luglio, nella 227esima serata di Lodi Liberale a presentare il libro “Le ragioni della discriminazione. Una difesa radicale della libera scelta“, pubblicato da Liberilibri Editrice, insieme a Walter Block (Professore di Economia alla Loyola University di New Orleans), Giuseppe Cruciani (Scrittore e Giornalista), Riccardo de Caria (Professore di Diritto dell’economia all’Università di Torino e Avvocato) e Bernardo Ferrero (Vicedirettore di StoriaLibera).

 

Il Presidente di Lodi Liberale, Lorenzo Maggi, ha ricordato che grazie a zoom le serate dell’associazione si sono intensificate, permettendo di organizzare la rassegna in modo più preciso, dividendo autori del passato, statisti e autori contemporanei.

LA LIBERA SCELTA DEGLI INDIVIDUI

“Stasera di presenta un libro fresco di stampa che è importante per molti motivi: un libro che porta a discutere sui principi politici e sugli errori degli amici di sinistra e delle femministe. L’autore è provocatorio ed è importante perché ha sdoganato delle figure che sono socialmente deprecate, lui le ha anche considerate come persone motivatamente positive.”

UN LIBRO CHE CI PROVOCA IL PENSIERO

L’autore sostiene, provocatoriamente, che tutti facciamo selle scelte e che tali scelte della nostra vita privata sono discriminanti, perché non dovrebbero essere identiche nel commercio? Queste sono le basi del liberalismo e del pensiero liberale che vengono applicate regolarmente.” Un libro da regalare e da donare a chi non la pensa in questo modo.

WALTER BLOCK: IL SUO CONTRIBUTO DIRETTO ALLA SERATA IN VIDEO

La serata è iniziata con un saluto da parte dell’autore, intervenuto con una dissertazione su cosa accade a livello economico nell’ambito della discriminazione, per introdurre il concetto di diversità quando discriminazione e produttività si incontrano.

Nel momento in cui si discrimina, allora la curva del profitto cambia e tendenzialmente aumenta il netto perché l’offerta di pagamento del lavoratore discriminato è al ribasso. Ma allora, su cosa si basa la discriminazione, sulla produttività o sull’offerta? Se si calcola l’asimmetria, pela curva però, la curva non si rimodella, per cui non è su questi valori che si basano le valutazioni, ma sul fatto che il mercato chiede altro.

LA SESSUALITA’ DISCRIMINA

Il secondo passaggio dell’autore è ontologico e filosofico: parla del fatto che, se una persona volesse non discriminare a prescindere, non dovrebbe neppure scegliere con chi avere dei rapporti, la perfetta bisessualità sarebbe dunque la posizione meno discriminatoria.

 

“La libertà di scelta della nostra vita privata non corrisponde a quella della vita commerciale, perché il diritto positivo è andato in una direzione molto diversa rispetto a quella del libertarismo. Progressisti e non sono chiamati in causa: applicando un criterio collettivistico e rigettando l’individualismo metodologico i progressisti vogliono ragionare per gruppi e categorie per cui sono causa di divisioni, allo stesso modo i conservatori sono a priori delle persone che tendono a discriminare, ma la terza posizione di Block è una radicale scelta di libertà in ogni campo, anche di coloro con i quali ci va di avere a che fare.” Il professor Riccardo de Caria ha parlato della libertà di associazione e di non associazione, come un esempio di libertà.

“Tutto questo può avere delle ragioni molto poco condivisibili, per cui serve fare attenzione a come il messaggio viene recepito, di per sé tutte le sentenze che sono state recentemente emesse vanno in una prospettiva del legislatore che è in direzione opposta rispetto al libertarismo, più che altro crea gruppi protetti e azioni libere in restringimento.”

Il professore ha citato un esempio relativo alla trasmissione “La Zanzara” che vedeva coinvolto Taormina in una questione teorica di discrimine sessuale, relativamente alla possibilità di assunzione di omosessuali, rispetto a eterosessuali. In USA invece succedono anche lì queste cose, il quadro che emerge studiando una serie di casi americani, non è quella di un luogo in cui la libertà di scelta del contraente sia protetta: ad esempio la settimana scorsa rispetto ai wedding vendors, si sono verificati dei casi, dove chi offriva servizi per i matrimoni .

“Le soluzioni che si applicano per ridurre le discriminazioni, inserendo delle discriminanti, formalmente creano a loro volta delle discriminazioni. Dunque l’Università sulla base di una scelta decide in ogni caso qualcosa, anche se decide di premiare i meritevoli, di promuovere chi è bravo e non promuovere chi non arriva, allora in linea teorica ogni scelta è discriminante. Ma allora nei servizi pubblici si possono fare delle scelte oppure no?”

Il presidente di Lodi Liberale ha per questo fatto una distinzione tra pubblico e privato, tra atti come aggressivi e atti come difensivi, come scelta di interazione, dunque una serie di differenziazioni per discutere della verità del libertarismo. Il libertarismo però non prevede che lo Stato sia inserito nelle situazioni della vita dando delle valutazioni sull’individuo.

L’OMOSESSUALE E’ CONTRONATURA

“Nella vulgata del politicamente, dire che un omosessuale è contronatura è diventata discriminazione. Nel caso della mia trasmissione l’Avvocato Taormina disse che non avrebbe mai assunto nel suo studio un omosessuale. Al di là del fatto che non si distingue nella pratica, per cui Taormina è stato punito dovendo risarcire un’associazione che si era presentata come parte contro l’Avvocato. Il tribunali lo hanno condannato anche se mancava la controparte concreta oggetti di discriminazione.”

Il giornalista Giuseppe Cruciani ha riportato che, anche in questo caso, è stato il pensiero corrente a determinare la condanna a prescindere dalla mancanza di una parte lesa effettiva.

Lo sport è discriminatorio?

“Nella NFL si effettuano scelte sulla base dell’efficienza, anche se le squadre sportive portano esempi sbandierati di militanza anti discriminatoria. Nel football americano fa discutere molto una clausola in cui si fa sentire che nel coaching staff si deve sentire ogni tot di colloqui almeno uno con una persona che non sia caucasica. Questo produce spesso delle situazioni folli, in cui si fanno colloqui solamente per inserire nei colloqui delle persone di colore che a priori sapevano di essere presenti solo per obbligo di colloquio. Di fronte alle scelte possono essere fatte opposizioni se si ritiene che si siano effettuate delle discriminazioni.”

GLI AUSTRIACI HANNO PARLATO DELLA DISCRIMINAZIONE IN ECOMOMIA?

“Ludwig von Mises dedica un capitolo alla relazione tra il capitalismo e la famiglia, come il capitalismo abbia cambiato la famiglia, in occidente, in oriente, in che modo il mercato è andato incontro alle necessità delle donne, etc.. va chiarito, secondo von Mises, il rapporto tra uomini e donne rispetto al lavoro e ai salari, facendo un ragionamento molto simile a quello di Block, ma circa cent’anni prima.” Il professor Bernardo Ferrero ha parlato dell’economia della discriminazione e alla situazione relativa all’economia della discriminazione di cui si inizia a parlare circa a metà degli anni ’70.

“Rothbard, allo stesso modo, in un suo libro parla proprio della discriminazione, riassumendo a parole più complesse quanto troviamo anche nel libro di Block. Per entrambi la scelta include la discriminazione, anche se nel libero mercato è pericolosa la discriminazione quando è arbitraria. Allora, la differenza, la farà l’arbitrarietà o la legittimità della scelta decisiva, dove non possiamo non fare scelte performative senza la discriminazione. C’è un a priori della discriminazione perché, come dicono austriaci e libertari, c’è la prevalenza della scarsità: le risorse limitate ci impongono di fare delle scelte, non possiamo fare tutto.”

ABOLIRE GLI ISTITUTI DI STATISTICA NAZIONALI O NO?

“Nell’impalcatura di Blok ci sono due chiari principi: la propria vita privata e i confini del prossimo, con l’esempio del pugno e della faccia; la teoria della proprietà privata che è alla base delle scelte, limitando le competenze e gli ambiti dello Stato. Se il Governo di fronte al furto a un privato dice di non intervenire, sta effettuando l’appoggio a chi invece compie l’atto criminoso. Dunque, ci deve essere qualcosa, che a partire da Locke si individua nella persona e nel diritto di proprietà privata. In una società libera le discriminazioni sono a spese di chi discrimina, perché se ne assume il costo sul suo privato.”

Ferrero ha proposto una serie di esempi che hanno fondamento nel libro di Blok, per spiegare in cosa consiste la linea del ragionamento che sta alla base del saggio.

“Ci sono tutta una serie di nuove legislazioni, per citarne una la legge sui salari minimi, dove troviamo molti esempi di fattori che non confermano le teorie sulla discriminazioni, una dei queste ad esempio quando si nota che, prima degli anni ’50, i dati di disoccupazione toccano i bianchi quanto i neri, ma con l’introduzione di ammortizzatori sociali e di politiche di integrazione, calando la discriminazione teorica, in pratica aumentano altri tipi di differenze, che alla fine aumentano ancora di più le differenze tra bianchi e neri.” Il professor Ferrero sostiene che prima degli anni ’60 c’è stato un aumento della integrazione lavorativa dei neri, dopo gli anni ’60 il dato è ricominciato a scendere.

“Nelle imprese dello Stato, invece, si nota che il costo della discriminazione veniva soppresso, infatti nella Marina non c’erano neri, nelle imprese dello Stato pochi, nelle imprese private molte di più.”

Block ha una logica schiacciante, la statistica dice che gli austriaci hanno ragione quando dicono che la statistica non può risolvere il ragionamento logico che aiuta a dividere le spiegazioni plausibili da quelle non plausibili. Lo scopo della teoria è quello di consentire di navigare e viaggiare nella storia. Ferrero ha cercato di fare la differenza inserendo i parametri, cioè non limitandosi ai dati di fatto statistici sistemici, ma vedendo quali sono i parametri che spiegano le statistiche.

“Il Governo interviene con le sue leggi analizzando le statistiche, per cui le statistiche sono la causa del cambiamento degli equilibri e del bisogno di nuove leggi e di nuove statistiche.”

Ferrero ha fatto un ex cursus delle situazioni in cui le donne e gli uomini sono state nella socio biologia analizzati per capire cosa sta alla base della differenziazione tra uomini e donne. Secondo cui la donna era tenuta a sottomettersi meno ai rischi, preistoricamente parlando, perché porta nove mesi dentro di sé la prole. Da questo tutta la storia dell’umanità.

“Come scrisse Milton Friedmann nel 1966 in un articolo per Newsweek, la legge contro il razzismo è delle più razziste, perché anche le imprese che sarebbero razziste, in realtà, assumono la convenienza, quindi chi è meno pagato, ancora quindi ad esempio i neri. Il salario minimo era quindi una ottima cosa perché avrebbe messo bianchi e neri a parità di reddito e quindi nella società razzista si sceglierebbe il bianco.”

“Se non ci fossero i pregiudizi, però, non ci sarebbe il mercato, perché il giudizio completo è troppo lento e non funziona ai nostri giorni. La concorrenza non ha niente a che fare con la cooperazione, ma chi è liberale e libertario sa che non esistono informazioni complete, se non quelle che vengono dal processamento del  mercato.”

Un libro da fare leggere con calma a socialisti e comunisti per discuterne insieme. Tutte queste idee vengono dalla visione distorta marxista, che non ha niente a che fare con la visione liberale.

Martina Cecco

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