Milano Design Week | Rethink! Service Design Stories

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La complessità e il rischio sono ormai al centro della vita di tutti noi e stanno connotando sempre di più il contesto in cui si muovono sia le organizzazioni che i singoli individui. Inoltre la saldatura tra globale e locale si è rafforzata progressivamente e gli effetti di tale interconnessione sono amplificati da eventi imponderabili come guerra e pandemia che portano a ripensare il modo con cui consumiamo, produciamo, progettiamo, entriamo in relazione con gli altri. Come anticipare e affrontare complessità e rischi? Una domanda a cui tenterà di rispondere la sesta edizione di RETHINK! Service Design Stories, il primo festival italiano dedicato al Service Design prodotto e promosso da POLI.design – Politecnico di Milano e curato da Raffaela Scognamiglio, Co-Founder di Rethink che si terrà durante la design week di giugno.

 

Dopo un breve saluto istituzionale del nuovo Amministratore Delegato di POLI.design, Cabirio Cautela, si partirà proprio con un dialogo tra Stefano Maffei, Professore Ordinario del Politecnico di Milano e Giulio Quaggiotto, Head, Strategic Innovation presso UNDP (United Nations Development Programme) durante il quale si discuterà su come la complessità possa trasformarsi in una risorsa progettuale. Come sostiene Quaggiotto “Quando parliamo di complessità ci riferiamo spesso al mondo esterno, al fatto che, specialmente di questi tempi, i cambiamenti sono sempre più frequenti e connessi tra di loro, spesso con conseguenze negative (dalla crisi del clima ai conflitti). Ma in realtà si tratta di una condizione interna: del senso di inadeguatezza e ansietà che deriva dal fatto che ci sentiamo sempre più impotenti di fronte a crisi globali e che gli strumenti su cui abbiamo fatto affidamento tradizionalmente per comprendere e agire sul mondo sembrano sempre meno efficaci. Di qui la necessità di sviluppare nuove forme di pensare ed interagire con la realtà che ci muovano dall’impasse e creino un flusso costante di nuove opzioni per “fare” anche in condizioni di grande incertezza. Questa transizione non è semplice perché le organizzazioni di cui facciamo parte richiedono spesso artefatti di certezza (dashboards, piani quinquennali, etc.) basati su modelli lineari di predicibilità”.

 

Ed è qui che entra in gioco l’innovazione come processo complesso, collaborativo e multidisciplinare. Beatrice Villari, Professore Associato del Politecnico di Milano dialogherà con i protagonisti del panel “Innovare è rischiare: buone pratiche” per discutere di innovazione sociale, design for policy, innovazione di sistema e misurazione collaborativa degli impatti. Sofia Borri, Presidente di Piano C, descriverà come l’innovazione sia un percorso di costruzione di comunità e inclusione in grado di rispondere a bisogni reali che spesso rimangono invisibili mentre Michele D’Alena, Fondazione per l’Innovazione Urbana, condividerà il percorso di ‘immaginazione civica’ come processo di innovazione delle policy urbane. Massimo Moretti, CEO Wasp, presenterà invece ‘Eden Kit’ un ecosistema abitativo open source che promuove un modello di sviluppo sostenibile attraverso case stampate in 3D, coltura idroponica, processi di coltivazione biologica e depurazione dell’acqua. Lavinia Pastore, Co-Founder di Open Impact fornirà infine spunti di riflessione per una misurazione degli impatti economici, sociali e ambientali di natura strategica, creativa e multi-attore.

 

“Il Service Design, come approccio all’innovazione dei servizi, è in continua evoluzione. Dal modello di interazione bidirezionale e creazione di valore tra chi offre il servizio e chi lo riceve, oggi ci si confronta con un paradigma in cui diversi attori creano collaborativamente un sistema di servizi che una moltitudine di soggetti userà e modificherà in relazione al contesto, alle tecnologie, alle risorse a disposizione. Ha dichiarato la Prof.ssa Villari – Questo sistema complesso e imprevedibile diventa l’oggetto con cui i service designers si confrontano, per innovare non solo alla scala delle singole soluzioni, ma per trasformare e progettare sistemi di servizi e risorse con un forte impatto trasformativo per la società stessa”.

 

L’evento che si terrà presso la Sala Lunigiana in Copernico Milano Centrale è un evento gratuito a cui potranno partecipare tutte le persone che si iscriveranno tramite Eventbrite fino ad esaurimento posti. Il programma aggiornato è disponibile su www.rethinkfestival.it

Programma

Presenta Raffaela Scognamiglio, Co-Founder Rethink

 

18.00 – 18.10

Saluti Istituzionali

a cura di Cabirio Cautela, CEO of POLI.design – Politecnico di Milano

 

18.10 – 18.50 La complessità come risorsa progettuale

Giulio Quaggiotto, Head, Strategic Innovation at UNDP

in dialogo con Stefano Maffei, Full Professor at Politecnico di Milano

 

19.00 – 20.00 Innovare è rischiare. Le buone pratiche.

Sofia Borri, President Piano C

Michele D’Alena, Fondazione per l’Innovazione Urbana

Massimo Moretti, CEO Wasp

Lavinia Pastore, Co-Founder of Open Impact

in dialogo con Beatrice Villari, Associate Professor at Politecnico di Milano

 

20.15 – 21.30 Aperitivo aperto ai partecipanti dell’evento

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