La tassazione è un furto! La società può esistere senza Stato?

Il manifesto libertario di Rothbard in Lodi Liberale

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Nel 135esimo evento di Lodi Liberale è stato presentato il libro di Murray Newton RothbardPER UNA NUOVA LIBERTÀ. Il manifesto libertario” pubblicato da LiberiLibri Editrice, insieme a Marco Bassani (Professore di Storia delle Dottrine Politiche presso l’Università degli Studi di Milano), Roberta Modugno (Professore di Storia delle Dottrine Politiche presso l’Università degli Studi Roma Tre) e Nicola Iannello (Giornalista e Fellow dell’Istituto Bruno Leoni).

Una discussione ricca di spunti quella di Lodi Liberale, in ordine delle argomentazioni libertarie di uno scrittore di filosofia politica estremo, nel suo trattare, ma coerente e composito nel contestualizzare: “Questo testo non poteva mancare nelle serate di Lodi Liberale: pubblicato nel 1973 per la prima volta, in inglese, poi pubblicato nel 1996 in Italia da LiberiLibri e nel 2004, sarà a breve ristampato.”

“Questo autore è stato studiato e curato, in Italia dai tre relatori presenti qui”. Nella presentazione dei relatori il Presidente di Lodi Liberale Lorenzo Maggi ha ricordato, visto che si parla di libertà e di idee libertarie, che in questi ultimi mesi il professor Marco Bassani è stato sanzionato per un meme condiviso su facebook, essendo lui Professore Universitario, in cui si faceva della satira sulla Vicepresidente degli Stati Uniti d’America Kamala Harris. Una satira non particolarmente pesante, che gli ha comportato l’etichetta di machista e ben un mese di sospensione e di stipendio revocato, sulla base di una legge del 1933. Una legge fascista per difendere i diritti a non essere tratti in causa su facebook e per limitare la libertà di espressione. Negli Stati Uniti non esisterebbe mai una legge del genere, in Italia, hanno ricordato, ne stanno promulgando altre di simili.

“Questo libro parte dalla filosofia libertaria che si condensa nel pregno significato dell’assioma di non aggressione: nel manifesto libertario si dipanano le idee di una società senza lo Stato.”

Il credo libertario poggia su un assioma centrale: nessun uomo o gruppo di uomini può aggredire la persona o prendersi la proprietà di chiunque altro. Questo può essere chiamato “assioma di non aggressione.”

“Lo Stato non ebbe inizio da questo tipo di contratto sociale, di solito uno Stato nasce in seguito a violenza e conquista, anche se a volte esso è nato da processi interni.”

Ogni uomo può avere libertà di sfruttare il proprio corpo, di possedere quello che ha e gestirlo con il libero scambio: a partire da questo assioma inizia un sogno che non è utopistico, infatti la società senza Stato è l’unica coerente con la natura umana. Per fare questo non bisogna accettare il gradualismo, nella proposta, ma arrivare alla piena consapevolezza che lo Stato è tutto meno che il garante della libertà.

“Allo stesso modo – spiega Maggi – anche i politici, la politica in sé, cercano di guidare le persone in quel che devono dire e fare. Comunque rimane un fatto molto ingenuo il credere di poter arrivare ad una società senza Stato.”

“L’autore lo spiega con una concatenazione logica semplice e quasi imbarazzante, elenca i problemi con competenza e ricollega i problemi relativi alla mancanza di libertà allo Stato, ovvero persone che in qualche modo si sono impossessate del potere, a prescindere dal consenso manifestato dai cittadini/sudditi, imponendo decisioni sugli altri, a differenza di quanto avviene nel mercato.”

La tassazione è un furto”. Secondo il Presidente di Lodi Liberale, al netto della produzione di beni pubblici, la definizione di tassazione è comunque l’utilizzo non consensuale di un bene economico sottratto al cittadino. Di fatto questo è.

La libertà non può avere successo senza un’equivalente e contrastante teoria sistematica. Tutte le altre teorie e sistemi hanno chiaramente fallito: il socialismo è in ritirata ovunque, e in particolare nell’Europa orientale; il liberalismo ci ha impantanati in una serie di problemi insolubili; il conservatorismo non ha altro da offrire che la sterile difesa dello status quo. La libertà non è mai stata pienamente applicata nel mondo moderno; i libertari ora propongono semplicemente di realizzare il sogno americano e il sogno mondiale di libertà e prosperità per tutta l’umanità!”

“Cosa c’è di più bello?” Ha commentato Maggi.

“Rothbard dice che la prima battaglia da combattere è quella delle idee, visto che esiste un’alternativa! L’alternativa è volontaria, positiva e rispettosa della libertà individuale. Anche vicende bizzarre come quelle accadute a me fanno capire che la situazione odierna non è diversa da quella dei dissidenti sovietici che andavano nei Gulag recitando la Costituzione. Io non sono giornalista, ma secondo il paese dove vivo è possibile manifestare il proprio pensiero, figuriamoci quando si condivide un meme.” Ha esordito così il Professor Marco Bassani.

LA LIBERTÀ È IL SOGNO DELL’ESSERE UMANO E VA A PREFERENZE, È RAZZISTA

Il professore Marco Bassani sostiene che nel mondo odierno, specialmente in seguito alla pandemia, c’è un grande rischio in merito alla limitazione delle libertà. Le Costituzioni stabiliscono che ci sono dei diritti, ma esse non possono essere fatte valere se non sono attivate dalla Legge. Insomma, secondo Bassani – che ha scritto l’introduzione del libro in oggetto – chi ha una visione positiva dello Stato e sta bene in questa dimensione, fa parte della maggioranza delle persone che vivono in occidente, ma non amerà questo libro.

L’idea della libertà e del governo limitato non rientra nella storia dell’elaborazione del pensiero sulle minoranze ed è a carico delle maggioranze, quindi i bianchi, occidentali.

“De facto non c’è nulla che porti l’idea della libertà e della limitazione del potere dello Stato: le minoranze, ad esempio, negli Stati Uniti, sono divenute una delle clientele del Partito democratico” nemmeno questa allora è una vera forma di libertà.

COMBATTERE IN UNA SPORCA GIUNGLA È MEGLIO DEL MATRIMONIO

“Questa filosofia, libertaria, riflette su una questione cruciale: siamo certi che lo Stato sia un male, ma è un male davvero così necessario?”

Il libro è stato scritto fra il 1969 ed il 1972: in quel periodo la Guerra del Vietnam aveva scatenato l’animo dei libertari, che erano contrari al conflitto, che crearono una rottura con la vecchia destra conservatrice. La grossa coalizione che sfondava, si sfaldava per via di una guerra non voluta dalla gente. “I libertari iniziarono a bruciare le cartoline di chiamata alle armi che li avrebbe portati a combattere una guerra nelle paludi del Vietnam.”

Il libertarismo ha circa 60 anni. Le idee libertarie nascono dalla contestazione studentesca. Sullo sfondo la Guerra del Vietnam ha cambiato il profilo della società americana: lo scontro tra le due parti è netto.

IN EUROPA IL DOGMA DEL DISARMO DELLA PERSONA E’ INATTACCABILE

Bassani ha proposto un’argomentazione interessante in cui ha confrontato l’ordine delle idee americano con quello europeo, facendo emergere enormi differenze sulle argomentazioni cruciali, come sessualità, droga, medicina, stile di vita. Insomma, come diceva John Locke, uno dei più grandi pensatori del Seicento, il corpo delle persone e quello che esse fanno con il corpo dovrebbero essere in libertà. Ad ogni modo, esperienze come il Bataclan o come in genere gli attentati e le loro soluzioni, armate e giudiziarie, ci fanno capire che – anche solo prendendo in esame la sicurezza – la distanza tra USA e UE è incolmabile.

Le posizioni politiche tipiche del pensiero libertario sono quelle della difesa del capitalismo puro nel libero mercato, della nazione del diritto di portare con sé delle armi e di difendere i diritti naturali in sé. Le tasse, per un libertario, sono un lavoro forzato, altresì il furto di capacità lavorativa. In Italia un esempio di pensiero libertario, nel suo settore, era don Gallo, che si occupava della prostituzione: aiutava le prostitute a emanciparsi dal giogo, ma senza effettuare coercizione, aiutando solo chi aveva bisogno. Chi lo chiedeva.

LA LIBERTA’ COME MODELLO ALTERNATIVO ALLO STATO

“Bisogna sottrarre la politica alla volontarietà dell’assoggettamento allo Stato. Sicurezza e difesa, ad esempio, sono due argomentazioni strettamente legate allo Stato. Nella nostra Costituzione sono sistematiche. Ma siamo sicuri che non ci siano delle eccezioni? Proprio negli anni ’70 i liberali classici sostenevano che – durante la Guerra Fredda – i militari fossero i garanti della libertà di associazione e di politica.” In quel periodo la sicurezza interna ed esterna, erano difese dallo Stato, e tutto sommato anche ad oggi esse sono il tallone d’Achille del libertarismo.

“Lo Stato dovrebbe essere quel gruppo di individui che, costantemente, aiuta la parte debole contraente.”

Secondo il libertario un contratto sottoscritto liberamente ha un valore: invece nella storia umana lo Stato moderno è il maggior apparato coercitivo mai esistito. Ma in un contratto qual è la parte debole?

LE DITTATURE DELLE EMERGENZE E DEI CASI SPECIFICI

L’idea del principio di NAP è che nessun gruppo di uomini dovrebbe mai aggredire un altro uomo, questo sistema però – notevolmente discusso – non è poi così semplice da risolvere, visto che non c’è una morale precisa per tutti. Il libertarismo è una discussione sul ruolo della violenza tra gli uomini che non ammette eccezioni.

“L’utopia liberale classica era sostanzialmente quella di creare uno Stato addomesticato, protettore dei diritti naturali degli individui, ma dopo 300 anni dalla nascita dell’idea dell’Illuminismo politico, c’è Auschwitz.” Non ha funzionato.

Creare un ordinamento parallelo, nel corso del tempo, è una possibilità per sgretolare la granitica collocazione delle argomentazioni nello Stato. Ma per farlo passano almeno più del doppio delle generazioni.

VIVERE COME I DISSIDENTI SOVIETICI, CHE RECITAVANO LA COSTITUZIONE CONTRO LE CLASSI POLITICHE AL POTERE

“L’antistatalismo radicale di questo autore è un termine di tensione argomentativa e politica che oggettivamente non si può – neppure tecnicamente – superare: quest’opera è stata una sorta di esplorazione massima dell’avversione nei confronti dello Stato. Il capolavoro in oggetto, questo libro, nonostante la produzione buona in generale, è un lavoro che parla di una mezza utopia. Noi decidiamo che cosa fare, decidiamo cosa comprare, siamo produttori e consumatori e produciamo nel corso del tempo i prezzi; al contrario però siamo metà schiavi dello Stato.”

“La classe politica stessa non è in grado di rispettare le regole che si è autoimposta e non possiamo che ripetere che il sistema è marcio e che il re è nudo e che il presidente è un demente!”

UNA COSTITUZIONE E’ COME UNA CINTURA DI CASTITA’ PER LO STATO CHE NE DETIENE LA CHIAVE

La differenza fondamentale tra i libertari e gli altri è nella visione del ruolo dello Stato. Perché i libertari considerano lo Stato il supremo, l’eterno, il miglior aggressore organizzato contro le persone e i beni. Tutti gli Stati, ovunque, siano essi democratici, dittatoriali o monarchici, rossi, bianchi, blu o marroni.”

Gli anarchici di tradizione socialista usano il termine libertario per descrivere se stessi e le loro idee sin dal 1857. “Le Libertaire, Journal du Mouvement sociale“, pubblicato a New York dal 1858 al 1861 dal rivoluzionario anarcocomunista Joseph Déjacque.

QUALUNQUE UOMO O QUALUNQUE DONNA POTREBBE ESSERE FOLGORATO SULLA VIA DI LAS VEGAS

La dottoressa Roberta Modugno ha spiegato che la sua passione per Rothbard parte dagli anni dell’Università, quando – per caso – trovò dei volumi di questo autore e se ne innamorò.

Questo autore con coerenza e con logica stringente riesce ad arrivare alla conclusione che tutti i beni e i servizi dovrebbero essere venduti sul mercato in libera concorrenza. Anche dove lo Stato ha il monopolio, per dirla con Max Weber, dell’uso della forza, ovvero la difesa e la giustizia.

EGLI SMONTA ALLA BASE LA RAGION D’ESSERE DELLO STATO

“E’ un volume in cui troviamo un Rothbard militante. La Guerra del Vietnam aveva messo gli americani brutalmente di fronte alla realtà di una guerra e cominciano tutti a rendersi conto del fatto che lo Stato stava mandando giovani a morire nelle giungle e nelle paludi del Vietnam attraverso la coscrizione obbligatoria!”

LO STATO NON E’ SEMPRE ESISTITO

Età moderna è dalla nascita dello Stato: non è quindi l’unica forma di organizzazione possibile tra persone. “Con la creazione dello Stato nasce la doppia morale, grazie ad autori come Macchiavelli e Botero, per cui chi agisce nel nome dello Stato ha maggiore libertà. I suoi funzionari sono giustificati, al di sopra della legge. Il libertario vuole dimostrare che l’imperatore è nudo, Rothbard insiste che lo Stato commette abitualmente omicidi di massa (guerre), schiavitù (Esercito), rapine (tasse), nefandezze meno sentite dalla maggioranza della popolazione. A prescindere però che siano legali sono pur sempre nefandezze.”

INVIOLABILITÀ DELLA PROPRIETÀ E DELLE PERSONE

“Rothbard ha la pretesa di far capire che certi aspetti della società libera, libertaria, sono dei veri e propri  valori. Per fare questo recupera l’antica tradizione Giusnaturalistica e la Legge di Natura di matrice Aristotelica e Tomistica. Il Fine dell’essere umano, secondo Rothbard, è di vivere libero e svilupparsi come persona. I diritti inalienabili, i diritti umani fondamentali, divengono dei valori.”

UNA PROPOSTA ALTERNATIVA, IN UN FUTURO APERTO

Per un cittadino sarebbe fondamentale conoscere i propri diritti, infatti spesse volte essi sono violati e non ce ne rendiamo nemmeno conto, vuoi perché sono violazioni patrocinate dalla politica, vuoi perché sono declinati alla bisogna dai vari attori sociali, papa incluso.

“La proprietà privata è la conseguenza di essere proprietà di se stessi, ma lo Stato viola anche in altri modi il diritto umano alla proprietà privata, non solo attraverso la tassazione, ma anche attraverso le norme”.

“Lo Stato, intervenendo nella gestione della proprietà privata, limita le scelte dei valori”; conclude con un certo ottimismo, la dottoressa Modugno, pensando all’esempio di Hayek, la costruzione di una società libera come atto intellettuale. Alla base della critica della giustizia sociale c’è un’incompatibilità sostanziale con i fondamenti e i modi di funzionamento di quella che egli chiama la Grande società.

LA MISURA E’ COLMA, LA GENTE E’ STUFA, NON CE LA FA PIU’

“Vediamo attorno a noi che ormai la gente ha perso fiducia nei confronti dello Stato, scriveva l’autore, ma invece in Italia le persone continuano a chiedere più leggi per tutto, per ogni azione, cerchiamo nella legge l’educazione che non troviamo altrove: proprio dalle crisi possono nascere i cambiamenti”.

La legge non impedirà mai atti di capitalismo consenziente fra adulti consenzienti” Martino.

UNA POSIZIONE COERENTE PER TUTTI, QUELLA LIBERTARIA

Mentre ci si oppone a qualsiasi aggressione privata o di gruppo contro i diritti della persona e della proprietà, il libertario vede che nel corso della storia e fino ai giorni nostri, c’è stato un aggressore centrale, dominante e preponderante su tutti: lo Stato. A differenza di tutti gli altri pensatori, a sinistra, a destra, o al centro, il libertario si rifiuta di dare allo Stato la libertà morale di commettere azioni che quasi tutti concordano nel vedere come immorali, illegali e criminali se commesse da qualsiasi persona o gruppo nella società. Il libertario, insomma, insiste nell’applicare la legge morale a tutti, e non fa esenzioni speciali.”

Il professor Nicola Iannello ha curato molte opere, ma qui viene citato il suo saggio in Ernest Renan-Murray N. RothbardNazione cos’è” a cura di Nicola Iannello e Carlo Lottieri, Treviglio, Leonardo Facco Editore, 1996.

“Il libro è una sorta di vademecum dei libertari: parla di cosa ne pensa un libertario di un ipotetico modello di società su base giusnaturalista, dove tutte le persone sono uguali, dove si legittima il diritto naturale”.

UN FILOSOFO POLITICO

“Questo libro risale al 1973, quindi è importante riuscire a capire che rimane qualcosa di non capito se non si legge tale libro: in quegli anni si discuteva in quei termini di filosofia politica e ci si interrogava su quando fosse legittimo e quando no, usare violenza da uomo su uomo, da Stato su uomo, all’interno insomma dei rapporti umani. Questo fa di Rothbard un filosofo politico.”

“Questo argomentare non ammette sfumature, ma la vita è fatta di sfumature. I principi sono principi e poi c’è la realtà!” Secondo il professor Iannello non dobbiamo confondere il concetto di stanzialità delle comunità primitive degli esseri umani, con quelle successive e con lo Stato. Fermo restando che l’argomento centrale e la discrimine è l’uso della violenza.

LA LIBERA DISPOSIZIONE DEL PROPRIO CORPO

“Il Costituzionalismo ha fallito la missione di contenere il potere dello Stato. Se anche è vero che Rothbard è un termine di paragone estremo ma perfetto nella teorica, allo stesso modo un liberale deve far attenzione a quelle che sono le grandi idee emerse che arricchiscono il dibattito della filosofia politica in quanto tale, ponendo degli interrogativi fondamentali di fronte cui si trova abitualmente un liberale. Basti pensare oggi a cure mediche, vaccinazioni, eutanasia, etc…”

TROVARE RIPOSTE A PROBLEMI CHE SONO SEMPRE GLI STESSI NELL’UOMO

“Rothbard si pone al centro del dibattito”: in Robert NozickAnarchia, Stato e utopia i fondamenti filosofici dello Stato minimo” il tema anarchia è legato a libro sul mercato. In “Potere e mercato” Rothbard analizza gli effetti dell’azione dello Stato in campo economico. Nella sua visione la coercizione esercitata dal potere s’oppone sempre alla libertà permessa dal mercato.

“In Italia il primo professore ad utilizzare i libri di Rothbard fu Raimondo Cubeddu. In linea con il pensiero classico liberale le sue opere consentono di fare una riflessione sulle idee cardine del dibattito pubblico. Per questo è definibile come un classico della filosofia politica del Novecento e come tutti i classici merita di essere letto e riletto, perché forse non ci fornisce tutte le risposte, ma ci aiuta a farci tutte le domande”.

Con l’intervento della studentessa Lisa Kinspergher si introduce l’argomento di quanto possa essere realistico interpretare la realtà attraverso la lettura di Rothbard: la fragilità dell’equilibrio del corso delle cose, come fine o come mezzo, dove il tentativo di arginare lo Stato non riesce.

Secondo il professor Marco Bassani non esiste nessun antidoto che le persone possano avere per salvaguardare la propria libertà. Vi sono molti tipi di impulso naturale, ad esempio a salvarsi, a procreare, ma non c’è nulla nella costituzione fisica delle persone che porti alla libertà.

OSSESSIONE ALLA REGOLAMENTAZIONE E ALLO STATALISMO

“Sempre più tasse, sempre più debito pubblico, sempre più regolamentazione della vita delle persone, ai limiti dell’inimmaginabile. A questo siamo arrivati da quel famoso anno in cui la gente ha fermato la Guerra in Vietnam perché non la voleva!” Dice Bassani. “Lo Stato moderno è una sala di controllo unica, dove si stabilisce chi sia il decisore. La risposta più semplice mai trovata per gestire le società. Il passaggio auspicabile sarebbe il Federalismo, il passaggio cioè dallo Stato al Governo delle libere comunità.”

A cura di Martina Cecco

 

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