Cittadini liberi e responsabili: firmato un protocollo d’intesa

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Una serie di incontri formativi ed informativi rivolti agli studenti delle scuole trentine per promuovere la cultura della legalità. E’ quanto previsto da un protocollo d’intesa firmato oggi fra il Dipartimento istruzione e cultura della Provincia e la Questura di Trento, alla presenza dell’assessore provinciale all’istruzione e del questore Garramone. Le amministrazioni firmatarie collaboreranno nell’ambito di un’attività multidisciplinare di informazione e sensibilizzazione degli studenti delle scuole trentine, per promuovere la cultura della legalità affinché la tutela della sicurezza propria e altrui emerga quale alto valore in cui far crescere i giovani e dentro il quale condividere i rispettivi interventi e ruoli.

Verranno dunque intensificate le azioni già da tempo intraprese nell’ambito del Tavolo provinciale della legalità per gli studenti al fine di prevenire e contrastare fenomeni di violenza di genere e di discriminazione, nonché di bullismo e di rischio connesso all’accesso alla rete.
“E’ un percorso di educazione alla cittadinanza molto importante quello che iniziamo con questo protocollo – ha detto l’assessore all’istruzione – per il quale ringrazio il Questore. L’auspicio è che il lavoro che faremo insieme ai giovani possa contribuire a formare cittadini consapevoli e responsabili. E’ una sfida complessa, ma con il contributo qualificato della Polizia di Stato possiamo ottimizzare gli interventi educativi al fine di contrastare fenomeni molto preoccupanti come il cyberbullismo o le discriminazioni”.

“Con questo protocollo – ha spiegato il Questore – andiamo ad affiancare e a integrare le molte attività già in essere. Dobbiamo impegnarci per far capire ai ragazzi l’importanza del rispetto delle regole. Metteremo in campo tutte le forze della Polizia, con incontri che si terranno sia negli istituti scolastici che in Questura. Noi incontreremo gli studenti anche per ascoltare le loro esigenze e per dare delle risposte. La nostra attività non è solamente legata al controllo del territorio, ma anche alla capacità di stare vicino alla gente”.

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