Giornata mondiale dell’ambiente 2013

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MARTINA CECCO

WED sta per World Environment Day, cioè Giornata Mondiale dell’Ambiente; questa data importante cade il 5 giugno ed è stata fissata dall’ONU per ricordare la prima Conferenza sull’Ambiente che si è tenuta a Stoccolma nel 1972. Prima di allora non vi era stato un vero e proprio programma di analisi e di confronto per valutare a livello internazionale un sistema per affrontare le problematiche ambientali e specialmente i rischi che gli investimenti economici dell’industrializzazione portano con sé a livello di inquinamento e quindi appunto, di ambiente.

Ma non è solo di inquinamento che si parla, quando si tira in ballo il 5 giugno: tutto ciò che riguarda l’ambiente umano, così come lo è stato per la valutazione dell’impatto sulla geofisica, passa di pari importanza alla valutazione delle emergenze ambientali, come possono essere animali in via di estinzione, catastrofi e mutamenti climatici, tragicità e incidenti a forte impatto sull’ambiente.

Il 2013 ha però toccato dei tasti meno evidenti all’occhio distratto, che paradossalmente ci riguardano da vicino uno ad uno. Non a caso per il 2013, anno dedicato alla produzione agricola sostenibile della Quinoa, il nuovo mais a minor impatto ambientale, e alle cooperative idriche per l’uso parsimonioso dell’acqua, si è dedicato anche il 5 giugno al cibo e all’alimentazione, partendo però dall’altra parte della filiera: non la produzione, bensì il consumo – parlando di “riduzione dello spreco alimentare” (alimenti che sono prodotti in eccedenza, invenduto e prodotti che non trovano mercato e che diventano umido, nella migliore delle ipotesi o anche, perché no, semplicemente residuo). Le stime parlano di uno spreco del 40% almeno dalla produzione iniziale, che si arriva ad ottenere con una somma di eccedenze, tra passaggio agricolo o industriale, vendita, consumatori finali.

Lo spreco alimentare porta con sé una serie di conseguenze dirette, ma già da sé si capisce che non è solo lo spreco del prodotto finito, il reale problema, bensì la quantità di acqua, energia, inquinanti e movimentazioni (trasporti e imballaggi) che il sovraprodotto porta con sé, tanto che, se non viene poi realmente consumato in quanto alimento, non si trova giustificazione nell’investimento di risorse rinnovabili e non per la produzione delle derrate in eccedenza. Non è poi da trascurare l’emissione di Co2, che nella produzione del cibo, particolarmente carni di bovini e suini, ha una concentrazione clamorosamente alta già impattante anche a conteggio calorico, e a maggior ragione se la carne prodotta viene eliminata come eccesso o ancor peggio riciclata per la produzione di mangimi.

Si prevede per i prossimi 5 anni un cambiamento netto di rotta, quantomeno nell’investimento oltre il 200% in fonti rinnovabili, in sostituzione delle non rinnovabili, in aggiunta a un “obbligato” passaggio sull’analisi dello sfruttamento idrico e delle immissioni dell’anidride carbonica i cui livelli sono periodicamente, anche in Italia, pericolosamente verso il limite stabilito dalla Conferenza di Kyoto. Protocollo che i paesi firmatari si sono impegnati a rispettare.

A Trento la Giornata dell’Ambiente 2013 è stata presentata e trattata nei diversi aspetti dal nuovo staff dell’Ecosportello di via Torre Verde, presso cui tutto il mese di Maggio si sono susseguiti i Martedì dedicati a serate a tema a sfondo ambientale e artistico, culminate con il 5 giugno, momento in cui espositori, artisti, tecnici, hanno concentrato una intera giornata di attività dedicate all’ambiente e alle sue risorse.

Durante la giornata “Ecosportello” ha animato la città, dando informazioni con lo stand dedicato ai servizi della nuova agenzia, seguitamente nel secondo pomeriggio si è inaugurata la mostra d’arte: “…..nulla si distrugge, tutto si trasforma …..” a cura dell’Istituto d’arte, Liceo Artistico A. Vittoria, con pannelli realizzati dagli studenti con materiali riutilizzati e da recupero (tappi di sughero, lattine, coperchi di latta). Il lavoro con cui gli studenti si sono cimentati consiste nella testurizzazione dei materiali, attraverso la realizzazione di opere d’arte ottenute con selezione, intaglio, ri-disegnamento, abbinamento e mescolanza di materiali, incollati con colle o silicone trasparente, chiodi zincati e vernici. Il principio secondo cui è stata concepita la sperimentazione è quello del riutilizzo, fermo restando poi il volo creativo che ha appassionato gli studenti. Hanno lavorato con la sperimentazione dei materiali riutilizzati gli studenti delle classi 3E 3B. Gli artisti che hanno esposto sono: Irene Margonari, con la realizzazione di un triplo pannello con rami e foglie, ottenuti con tappi di sughero che rappresenta la rinascita dei materiali, il sughero che ritorna albero e la natura che rinasce con il riuso, Gloria Zeni cimentatasi con la testurizzazione dell’alluminio e la creazione di geometrie iridescenti, Diego Santostasi con i suoi “Fiori di Lotta”. E poi Carin Valcanover con “Libera Espansione”, Laura Nardin con “Sotto la pioggia”, Trenti Federica con “Luce di latta”. Hanno seguito i laboratori gli insegnanti Fabio Seppi, Giuliano Orsingher, Alberto Larcher.

L’esposizione dei maxi pannelli artistici in strada è stata accompagnata a partire dalle ore 18.30 dalle performances creative de: “L’ARTE DELLA SOSTENIBILITÀ esperienze d’arte a KM zero”, in un mix di gastronomia green, expo del riutilizzo, live timeline con libere espressioni di creatività e d’arte della .. mostra delle creazioni di cinque artisti, a partire da materiali di recupero a cura dell’Associazione H2O+ con la chiusura dei laboratori firmata dall’ECO – Comedy “6 PERSONAGGI IN CERCA DI…RICICLO” a cura di TTT- Teatro a tutto tondo, Punti di vista teatrali.

Info e foto @facebook nell’album Ecosportello – Giornata dell’Ambiente

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