Cartelle pazze, la Corte dei Conti condanna Equitalia Polis

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da Contribuenti.it

“Nessun dubbio sussiste sul fatto che il concessionario non ha affatto curato con la necessaria diligenza l’organizzazione e il funzionamento del servizio di riscossione, vigilando adeguatamente sull’attività dei dipendenti. Infatti, solo una grave mancanza di controlli sull’operato degli Ufficiali della riscossione ha permesso la compilazione di verbali attestanti ricerche di contribuenti o di beni pignorabili mai effettuate, in numero giornaliero abnorme rispetto alle concrete possibilità o in giorni in cui gli ufficiali della riscossione erano assenti dal servizio.” Con queste parole la Corte dei conti, Sezione Seconda Giurisdizionale Centrale d’appello, con sentenza n. 28 del 2009 ha condannato la Gest Line s.p.a., e ora Equitalia Polis s.p.a., al pagamento di € 1.465.384,00, con rivalutazione e interessi.

Dopo le multe automobilistiche annullate dai giudici di pace; bolli auto prescritti, giá pagati o non dovuti; tasse di smaltimento rifiuti richieste erroneamente ai proprietari anzichè agli affittuari, una nuova condanna arriva a Equitalia Polis per le cartelle pazze, con la conseguenza che, ad oggi, sono state iscritte illegittimamente migliaia di ipoteche su immobili, ganasce fiscali su auto e moto, pignoramenti di stipendi e di conti correnti bancali e postali a contribuenti che mai avevano ricevuto alcuna comunicazione.
“Si è cercato in questi anni di far cassa ad ogni costo – afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani – Il ministro Tremonti deve prendere provvedimenti urgenti per far cessare l’uso delle cartelle pazze”.
La Corte dei Conti nel condannare Equitalia Polis S.p.A. mette in risalto che “Nel corso del giudizio è emerso che numerosi agenti della riscossione avevano redatto verbali la cui falsità era stata accertata, senza possibilità di dubbi, dalla Guardia di Finanza e che numerosi agenti della riscossione effettuavano l’attività di riscossione finanche quando risultavano assenti dal lavoro.
Sul punto, nel rapporto del Nucleo Regionale di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza n. 23027 del 29.6.2000 viene tra l’altro chiarito: “la direzione della società, tramite i responsabili di sportello, spingeva gli ufficiali alle dipendenze ad espletare l’attività di riscossione in qualsiasi modo, purché fosse celere e formalmente corretta” (pag. 37); si lavorava “sottoorganico” e su chi non riusciva a completare l’enorme “mole di lavoro” affidata incombeva “il pericolo di un trasferimento ad altro incarico non gradito o in una zona indesiderata” (pag. 39); la Ge.Ri.Co. s.p.a. aveva “organizzato il proprio servizio di riscossione con la sola finalità di fingere un espletamento efficiente dei propri doveri assegnando agli ufficiali della riscossione un numero di cartelle esattoriali sproporzionato rispetto alle loro possibilità” (pag. 39).

Nello stesso rapporto, viene anche evidenziato che gli Ufficiali della riscossione non percepivano “alcun compenso per verbalizzazioni relative ad attività esecutiva che non abbia dato esito positivo né tanto meno potevano usufruire di rimborsi spese o diarie di qualsiasi genere in giornate di assenza dal lavoro”. Con “una attività di verbalizzazione così rapida ed apparentemente efficace”, il Concessionario poteva invece presentare “domanda di rimborso per inesigibilità rientrando in breve tempo in possesso delle quote precedentemente anticipate secondo il principio del non riscosso come riscosso, ovvero, per le quote non soggette al principio del non riscosso come riscosso, la celerità delle procedure esecutive a discapito della correttezza permetteva una notevole diminuzione del carico del lavoro a seguito della cancellazione per inesigibilità delle quote dal ruolo” (pag. 6).”
Secondo le stime di Contribuenti.it, gli esattori delle tasse con le cartelle pazze, ha riscosso illegittimamente in 10 anni circa 9,8 MLD di euro.

Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani annuncia lo studio di «una mega azione penale contro i responsabili delle procedure esecutive ed i massimi vertici dell’Amministrazione finanziaria e l’avvio di una azione di risarcimento danni per un controvalore di 3 MLD di euro dando mandato agli “Angeli del Fisco” di Krls Network of Business Ethics per tutelare tutti i contribuenti che dal 1998 ad oggi hanno ricevuto oltre 49,6 MLN di cartelle esattoriali illegittime.

Per tutte le vittime delle cartelle pazze, Lo Sportello del Contribuente consiglia di collaborare denunciando l’accaduto a contribuenti.it oltre che alle forze dell’ordine, scaricando i moduli gratuitamente dal sito internet www.contribuenti.it.

2 COMMENTI

  1. salve, ho il fermo amministrativo del auto del 2009 di un valore di 2800 euro , oggi sono andato in agenzie equitalia di lecco per discotere il fermo e iniziare il pagamento ,ma la cartella del fermo no resulta come devo comportarmi.

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