Un Governo folle dilapida soldi e fa regali alla Francia col nucleare “vecchio”

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di Nico Valerio

Sono seduti sulle spine e non stanno fermi sulla sedia. Chi? I due o tre amici liberali, efficientisti e razionali, che ancora appoggiano turandosi il naso questo Governo, insieme populista e autocratico, basato sulle decisioni balzane e personalistiche del Capo, che spesso – non diversamente dal suo amico Putin – usa l’economia per fare regali agli amici (vedi vicenda Alitalia). L’ultima sciocchezza del Berlusconi “faso tutto mi”, sempre a suon di migliaia di miliardi di vecchie lire dei contribuenti italiani, fa il paio, anzi amplifica l’errore fatto per l’Alitalia. E va a svantaggio dell’Italia, e a vantaggio della Francia.
Un contratto affidato alle ditte francesi, obsolete e fuori mercato, per contruire in Italia (e dove? ne vedremo delle belle) varie costosissime e poco efficienti centrali nucleari di vecchia generazione, che al massimo porteranno il 5 per cento di energia totale, mentre il solo gratuito risparmio, cioè l’eliminazione degli sprechi, ci darebbe fino al 30 per cento di elettricità in più. Perfetta e sottoscritta da “Ecologia Liberale” la dichiarazione al riguardo di Emma Bonino, vice presidente del Senato:

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NUCLEARE, BONINO: E ORA CHI PAGA?
“Sarkozy sarà tornato a casa sicuramente contento dai risultati della sua visita a Roma, in occasione del vertice italo-francese. La tecnologia nucleare francese, che da qualche tempo ha difficoltà a trovare nuovi mercati, specie nei paesi occidentali, e conosce difficoltà tecniche e finanziarie sempre crescenti nella costruzione proprio di una centrale “di terza generazione” in Finlandia, ha trovato l’Eldorado in Italia, con la commessa di ben quattro nuovi/vecchi impianti! Come non mi sono stancata di ripetere in questi mesi questa scelta, tutta politica, non conviene all’Italia.

“E questo non per motivi ideologici, ma semplicemente perché impegnarci per più di venti miliardi di euro per una produzione di energia che nel complesso del fabbisogno italiano, non solo elettrico, potrà rappresentare al massimo neanche il 5% del totale non conviene economicamente al nostro paese, anche tenendo conto dei costi di smantellamento.

“Va bene la politica del “fare”, ma non il fare per il fare: i costi sono alti, i tempi lunghi e i benefici estremamente bassi. Non a caso in modo ben diverso si stanno muovendo altri paesi, a cominciare dagli Stati Uniti.

“Inoltre, vorrei proprio sapere chi paga, chi pagherà i costi finali di quest’operazione, che magari vedrà all’opera l’ennesima “cordata italiana” protetta e garantita dalla mano pubblica. “Chi pagherà?” conclude la Bonino. “Temo siano i soliti contribuenti. Intanto a Parigi si stappa champagne”

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Perfetto, l’avremmo potuto pubblicare noi. Ed ora il comunicato di Elisabetta Zamparutti, deputata radicale:

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NUCLEARE, ZAMPARUTTI: UNA SCELTA NEL SOLCO DELL’INCAPACITÀ A GOVERNARE
“Il Governo Berlusconi aveva promesso la definizione di una Strategia Energetica Nazionale ed assistiamo invece all’annuncio di aprioristiche scelte industriali com’è quella nucleare.

“Berlusconi è quindi in linea di continuità con chi lo ha preceduto per mancanza di azione di Governo come capacità di scegliere prevedendo e considerando sempre le tutte le alternative possibili.

“Perché il problema di fondo non è nucleare o non nucleare ma quali opportunità intendiamo cogliere a partire dalle nostre condizioni e potenzialità, a quali costi, economici e sociali.

“Noi Radicali, come negli anni ’70 ed ’80 dentro e fuori dal Parlamento, non poniamo un veto ideologico ad una tecnologia, ma un’opposizione convinta a decisioni di retroguardia, all’assenza di strategie forti capaci di affrontare la questione energetica nella sua complessità, alla mancanza di raffronti con strategie alternative, raffronti basati con consapevolezza sul calcolo di costi e benefici. “Anche oggi i nostri intenti sono gli stessi verso una decisione che avviene dopo quasi vent’anni di assenza di dibattito politico in materia di politica energetica nel nostro paese”.

“Ecologia Liberale” condivide i due comunicati parola per parola. Non un provvedimento, in un’Italia sprecona, sul risparmio energetico, nulla sull’incentivazione straordinaria dell’energia solare (termica e fotovoltaico) ecc. Un vero disastro. Peggio di Prodi.

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