Lodo Conte Bis: il Consiglio dei Ministri lo approva

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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede durante la conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri (Cdm) a palazzo Chigi, Roma, 13 febbraio 2020. ANSA/ANGELO CARCONI

Il Consiglio dei ministri ha approvato la riforma del processo penale. Nel provvedimento c’è anche il lodo Conte bis sulla prescrizione. Ma Italia Viva non ha partecipato alla riunione e il continuo tira e molla di Renzi mette a rischio il governo.

“Se Conte vuole aprire la crisi, lo faccia, Iv chiede di aprire cantieri. Noi non siamo opposizione, ma non saremo mai quelli che per uno sgabello rinunciano a un principio”, ha detto Matteo Renzi che ha definito “incostituzionale” il lodo Conte e ha poi aggiunto: “Cercheremo di cambiarlo in Parlamento prima che venga bocciato dalla Corte Costituzionale come successo con la legge Bonafede”.

La prescrizione in Italia interviene quando, dal momento in cui è stato commesso il presunto reato, trascorre un numero di anni pari alla pena massima prevista per quel reato. In alcuni casi, contando eventuali sospensioni e interruzioni del processo, questo periodo può essere esteso fino alla durata massima della pena più un quarto. Passato quel periodo senza che sia stata giudicata, la persona accusata di un certo reato non è più processabile o punibile.

Tutti i reati possono finire in prescrizione, tranne quelli che prevedono l’ergastolo (principalmente l’omicidio). Con la nuova riforma del ministro della giustizia Bonafede, entrato in vigore dal 1° gennaio 2020, la prescrizione smette di decorrere dopo la sentenza di primo grado, sia in caso di assoluzione che di condanna.

Ora però, dopo l’accordo M5S, Pd e LeU, con il lodo Conte bis, la prescrizione cambia di nuovo.
Il lodo Conte bis (dal proponente Leu Federico Conte), prevede:
il blocco dei termini di prescrizione solo per i condannati
-per chi viene assolto in secondo grado la possibilità di recuperare i termini rimasti bloccati e
– in caso di condanna in primo grado confermata anche in Corte d’Appello, resta in vigore l’interruzione della prescrizione.

Il lodo Conte bis secondo le intenzioni della Maggioranza sarebbe dovuto essere all’interno del decreto Milleproroghe, dopo il via libera del presidente della Camera Roberto Fico. Ma Renzi si oppone fermamente.
Dopo le tensioni della giornata, in serata c’è stata una telefonata fra il presidente del Consiglio e Sergio Mattarella. Conte e il capo dello Stato si erano già visti in mattinata in occasione di un evento alla Corte dei Conti.

Luisa Betty

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