Occupazione: la vera storia di Babbo Natale!

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di ICEBERGFINANZA

Una moderna leggenda nata guarda caso negli Stati Uniti, è quella della renna Rudolph, nata negli anni della Grande Depressione, dalla fantasia della Montgomery Ward, una grande catena di magazzini, una leggenda creata ad uso e consumo dei propri clienti. Rudolph, la renna preferita di Babbo Natale, nelle giornate di grande nebbia, dal grosso naso rosso, che la distingueva dalle altre, una sorta di brutto anatrocolo, che aiutò Babbo Natale a sfidare le lunghe notti di nebbia polare.

Ci voleva proprio lei, la cara renna Rudolph nelle lunghe notti di nebbia dell’economia americana, ad annunciare ancora una volta, se qualcuno ha ancora dei dubbi, che Babbo Natale esiste e che arriva sempre puntuale sul luogo dell’appuntamento.

Più che ci penso, più che ritengo il dato sull’occupazione americana di venerdi, sbalorditivo, un’autentica sorpresa, come quella che si legge nello sguardo di un bambino non appena ha scoperto che Babbo Natale è venuto a farli visita.

Vi ricordate quel simbolo che appare davanti alle percentuali che vengono comunicate in relazione alle vendite di nuove abitazioni americane, che testimonia la percentuale di errore dei dati stessi? Ebbene mai quella percentuale ha superato il 15 %, mentre questa volta le revisioni sulla situazione del mercato del lavoro americano nei mesi precendenti, da parte del BLS, hanno raggiunto l’incredibile percentuale del 45 %….una percentuale di errore decisamente sensibile ad essere buoni, un’autentico regalo di Babbo Natale!

Certo poi la media delle revisioni degli ultimi 12 mesi si attesta intorno al 13 %, ma intanto questo è il dato comunicato, con una variazione positiva di quasi il 45 %.

Un po come la sorpresa che ebbi nell’ormai lontano maggio del 2007 quando all’improvviso il BLS ( dipartimento del lavoro americano ) comunicò una imponente revisione relativa al terzo trimestre del 2006, quando i dati precendentemente comunicati, passarano da quasi 500.000 posti di lavoro prodotti a soli 19.000.

Quasi 480.000 posti di lavoro in meno prodottti, rispetto alle precedenti stime ufficiali comunicati otto mesi dopo, ma il tutto fu comunicato nell’indifferenza generale.

Un anno dopo mentre Icebergfinanza continuava ad esplorare lo strano mondo dei metodi di rilevazione dell’occupazione americana, in un’altro post. posi all’attenzione del lettore, in REMAKE, la recessione consapevole, una nuova società di rilevazione dell’occupazione, la TRIMTABS la quale ha una metodologia che tiene conto dei risultati delle assicurazioni contro la disoccupazione, delle ” daily income tax deposits ” qualcosa di estremamente soggettivo.

Tralasciando il fatto che l’11 febbraio del 2008, Goldman Sachs, annunciò di aver effettuato un investimento di minoranza in TrimTabs attraverso la sua società di servizi, la Hudson Street, nel 2002 la società in questione, ha lanciato la sua ” Trimtabs Macro Weekly Analysis, che utilizza indicatori in tempo reale, come le tasse sui redditi appunto e le offerte di lavoro on line.

Nell’agosto di quest’anno il ceo della società in questione, Biderman, sottolineò come il mercato del lavoro è stato anche peggio di quello che è apparso nel corso del primo semestre dell ‘anno, attendendosi una revisione negativa nettamente superiore ai dati precedentemente comunicati. In riferimento ai salari e agli stipendi, Biderman si dimostrò molto scettico sui dati forniti dalla BEA la quale ignorando i dati in tempo reale, come ad esempio i versamenti fiscali, fornisce una visione imprecisa della salute dell”economia americana.( economywatchblog.dallasnews.com)

Ma veniamo al dunque e diamo un’occhiata a questo articolo apparso su BUSINESSINSIDER egnalatomi da un nostro caro compagno di viaggio, Eugenio, dal titolo: TRIMTAB: il numero reale di perdite di posti di lavoro era 255.000.
Ora per coloro che hanno a cuore la “sacralità” dei dati ufficiali americani e se ne infischiano delle revisioni, questa è una pura “boutade” ma per noi che amiamo mettere la prua oltre l’orizzonte è un altro modo di vedere la realtà, magari più vicino alla “nostra” percezione della realtà, anche se da prendere con le dovute cautele.
Inoltre è interessante notare che un giornale come il SOLE24ORE non si limiti a segnalare le nude cifre di questo splendido regalo di Natale ma evidenzia anche che…
“… Tornando al dato congiunturale di novembre, comunicato dal Dipartimento del lavoro degli Stati Uniti, non si può mettere in secondo piano che manifatturiero ed edilizia, i settori più martoriati dalla crisi accusano ancora un calo significativo. La frenata dell’emorragia occupazionale, piuttosto, si accompagna all’aumento del numero dei lavoratori temporanei con un rialzo di 52mila unità a novembre, il più consistente da ottobre 2004. …”
Secondo la TrimTabs, che come abbiamo già detto, utilizza in real -time, le “daily income tax deposits” provenienti da tutti i contribuenti americani, in novembre i posti di lavoro persi sarebbero in realtà 255.000. in miglioramento dai meno 284.000 di ottobre. Nell’articolo in questione si rispolvera il “vecchio” modellino statistico stagionale Birth/Death model, che i lettori di Icebergfinanza, ben conoscono, evidenziandone le incongruenze e incapacità di intravvedere le tendenze di un ciclo economico.
Sino al mese scorso, sostiene la TrimTabs, le revisioni del BLS hanno testimoniato una differenza di un paio di punti percentuali rispetto alle stime originarie della stessa TrimTabs.
Prendete tutto cià che vi racconto come cultura generale, il fondo a chi interessano le revisioni che arrivano mediamente otto mesi dopo dalla festa di Babbo Natale; i dono sono stati scartati e a caval donato non si guarda in bocca.
Ci si chiede quale sia il fattore che continua ad evidenziare questa “siderale” differenza, anche se non è facile trovare una risposta.
Qui sotto è riassunto un confronto tra i dati della TrimTabs e quelli del BLS:
Trimtabs
Come evidenziato nel precendente articolo, si ricorda come altri dati ( ADP, ISM nel cui sondaggio in maniera particolare per l’ISM dei servizi si segnalava ancora una buona percentuale di riluttanza ad assumere e sussidi di disoccupazione ) non siano affatto in sintonia con il dato del BLS.
Vi ricordate il ” The Monster Employment Index” quell’indicatore indipendente, proveniente dal numero delle offerte di lavoro on.line disponibili sul mercato del lavoro americano? Ebbene nel mese di novembre è sceso cosi pure quello della stessa TrimTabs. Che sia una congiura delle agenzie di rilevazione indipendente?
Tornando per un attimo indietro e ricordando alcune statistiche che abbiamo condiviso in relazione al possibile recupero dell’occupazione americana, come sottoliena CALCULATEDRISK difficilmente la percentuale di disoccupazione il prossimo anno riuscirà a discostarsi dal 10 % e, aggiungo io, basterà che un fiume di speranza si riversi alla ricerca di un posto di lavoro, attratto dalle sirene del mercato, per contribuire a tenere alta la stessa percentuale.

Real GDP Growth Percent Payroll Growth Annual Payroll Growth (000s) Monthly Payroll Growth (000s) Approximate Unemployment Rate in One Year

6.0%

3.5%

4,563

380

8.0% to 8.3%

5.0%

2.8%

3,684

307

8.6% to 8.9%

4.0%

2.1%

2,806

234

9.1% to 9.4%

3.0%

1.5%

1,928

161

9.7% to 10.0%

2.0%

0.8%

1,049

87

10.3% to 10.6%

1.0%

0.1%

171

14

10.8% to 11.1%

Che dire ragazzi, che nessuno di Voi si sogni di raccontare ai Vostri figli o ai Vostri nipotini che Babbo Natale non esiste, oltre che ha spegnere la luce nei loro occhi, rischierebbe di fare una pessima figura.

Moody’s ha appena comunicato che oltre il 40 % dei mutuatari possessori di un mutuo “options ARMs” è in arretrato di 60 o più giorni nel pagamento delle rate. Sembra che se anche i mutuatari hanno oggi la possibilità di effettuare pagamenti mensili in genere a tassi inferiori a quelli degli interessi maturati sui prestiti originari, molti stanno seriamente pensando di non onorare alcun pagamento., in quanto il valore della loro casa è abbondantemente sotto il debito residuo.
Per alcuni ci vorrà probabilmente oltre un decennio per rivedere il valore della loro abitazione raggiungere nuovamente il debito residuo, e tutte le modifiche che prorogano il termine o riducono il tasso di interesse, ritardano solo l’innevitabile e pongono i proprietari allo stesso livello di un affittuario, ovvero colui che paga tutta la vita senza alla fine poter coronare il sogno di una proprietà.
In fondo come canta il grande Roberto Vecchioni, nella sua Samarcanda, che intona la leggenda, i proprietari di mutui “Options ARMs” hanno smesso da tempo di correre….quella “Nera Signora” gli stava aspettando, forse il destino, il destino di tutti coloro che non amano la …salvezza a lunga scadenza …specialmente se essa comporta adesso una perturbazione nel normale andamento della vita e nel proprio utile.
Tutto oggi, tutto subito! Persino, i regali di Babbo Natale non siamo più capaci di attendere, abbiamo perso il gusto dell’attesa, della scoperta, della sorpresa!

In fondo, abbiamo sostituito una storia di Amore, lunga un’ Eternità, come quella della nascita di Gesù Bambino, con un simpatico vecchietto, Babbo Natale, che nelle notti invernali di fitta nebbia, ha estremo bisogno di una renna di nome Rudolph per arrivare a destinazione, perchè non abbiamo più tempo per nulla, nemmeno quella di prenderci cura di noi stessi e delle nostre relazioni umane.

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