Mangiati gli statisti, gli scrittori e quelli delle televisioni .. ecco quelli che .. il web è servito!

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MARTINA CECCO

I nuovi mostri della politica, figli dei tempi. – La situazione attuale del nuovo Governo che si è andato formando in seguito alle elezioni è particolarmente interessante dal punto di vista sociologico e culturale, per una nazione come la nostra, che da tanto tempo aveva perso dell’essere avezza a discutere delle decisioni politiche, precipitando sul limitarsi a dare giudizi sul comportamento personale dei politici, altre”no” che a giudicarne le decisioni in sede parlamentare.

Un fenomeno interessante dicevamo, prima di tutto perché unico: unico nel suo genere, un voto di protesta che è diventato un terzo circa degli eletti alla Camera e al Senato; poi perché unico in Europa, dove alcun movimento alla gratifica delle politiche era riuscito a superare la barriera del web e lo sbarramento per passare oltre la “linea rossa” che divide-va i cittadini normali dai politici di ruolo, come eravamo usi a considerarli; infine perché tendenzialmente rimette ai singoli la possibilità di discutere e di fare capire a chi sta a casa che cosa succede invece nelle stanze del potere.

Che dei giovani/meno giovani espletino il loro ruolo politico recandosi al lavoro come normali lavoratori e non di già come delle starlet del sistema è di per sé un fatto positivo, che assimila il parlamentare a un qualsiasi altro diplomatico italiano, intento in un mestiere importantissimo, quello del governo della nazione. Che gli stessi però siano oggetto di interesse per le proprie debolezze, invece è meno positivo. I nuovi mostri della politica, figli dei tempi.

Il rinnovamento che ha stravolto le abitudini italiane ha lasciato tutti un po’ perplessi, ma carichi in qualche modo di aspettative, che non potranno a lungo attendere: siamo qua, che aspettiamo le riforme, mentre i neo-parlamentari stanno studiando come si fa a votare, a decidere, a presentare interrogazioni e a discutere al Governo, siamo qua con la certezza che alcuni ce la faranno e sapranno sostenere questo stile individuale/comune che sembra essere il nuovo modo di concertare, anche attraverso il web, che ha preso il posto delle piazze rosse e dei sondaggi forzisti .. ognuno ha il suo popolino da interrogare e ognuno a suo modo cerca di non bucare l’elettorato.

Altrettanto certi siamo però, che passato questo primo periodo di imprevedibile successo e di rinnovamento arriverà il conto, quello difficile da pagare, con la politica fatta di progetti e di linee politiche, non solo di punti, quella politica che tiene legate le cose e che richiede progettualità. Vediamo come sarà, questo Governo, contando che dal M5S di Beppe Grillo, che si è posto e si sta ponendo come giudice e giustiziere, come pietra dello scandalo e come vedetta della verità, non si passi a un M5S di Ponzio Pilato .. dove un fantomatico Casaleggio coordina un movimento dando indicazioni di come fare e di cosa dire a centurioni inviperiti e inconsapevoli.

Perché in fin dei conti chi è Casaleggio .. è l’uomo del nuovo millennio .. che superati gli uomini che scrivevano libri, quelli che riempivano pagine di giornali, quelli delle televisioni .. aiuta a parlare alla gente attraverso internet, i blog, i social network e le web TV. Insomma è una novità, tutto sommato prima editoriale e poi, come all’Italia piace, da morire, anche politica. Ma il web lo sappiamo per esperienza, costruisce, distrugge e fagocita in un attimo. Lancio, caduta e scomparsa. C’è chi è arrivato a Roma partendo con poco meno di 300 voti su un blog. Evviva il conflitto di interesse e la politica. Binomio vincente: squadra che vince non si cambia.

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Giornalista e blogger. Collaboro con il web in rosa di Donnissima. Dirigo Secolo Trentino e Liberalcafé. Laureata in Filosofia presso l'Università degli Studi di Trento. Lavoro in un Progetto di sperimentazione AI.

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