Anche i carabinieri contro le ronde

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di Rosario Mastrosimone

Non sembrano aver sortito effetti le rassicurazioni del Ministro Maroni sui passi che il governo intende fare per assicurarsi che le ronde funzionino al meglio e non diventino esse stesse una fonte di problemi di ordine pubblico.

Dopo la polizia, anche i carabinieri esprimono le loro perplessità attraverso il Cocer, per il quale si tratterebbe di una soluzione “impraticabile”.

Di fatto, come ha correttamente lo stesso Maroni, le prime ronde esistono già da anni, con l’avallo di alcuni Comuni e nella sostanziale, e sorprendente, indifferenza dello Stato. Il punto è semmai quello di capire se l’iniziativa del governo avrà l’effetto di mettere ordine nella materia, o servirà esclusivamente a soddisfare contingenti interessi partitici.

La materia è delicata ed i dubbi sono tanti, troppi: che fine faranno le ronde esistenti che non dovessero soddisfare i nuovi requisiti di legge? Quali le garanzie che le ronde non si trasformino in piccole milizie di partito create su iniziativa di sezioni locali? Come evitare che le “nuove” ronde diventino una copertura di legalità per gruppetti di estremisti? Quale equipaggiamento è accettabile per queste ronde?

Qualche giorno fa, a Padova, le forze dell’ordine sono dovute intervenire per sedare una rissa tra le ronde leghiste di “Veneto sicuro” ed i giovani di un centro sociale. Potrebbe restare un caso isolato, ma non è irrealistico immaginare che fatti simili siano destinati a ripetersi quando ronde politicizzate si imbattono in un qualche gruppo di diverso orientamento politico.

Da un lato, c’è il problema della terzietà di tutte le forze che si occupano di sicurezza, dall’altro c’è la questione della preparazione e dell’addestramento, che già riguarda le forze dell’ordine professionali e che, evidentemente, è ancora piu’ delicata per le ronde di volontari.

C’è poi sullo sfondo anche la questione politica di un centrodestra che ha costruito il suo successo elettorale, oltre che sulla cattiva immagine del centrosinistra, anche sulla cosiddetta emergenza sicurezza. Un centrodestra che tuttavia, riconquistata la maggioranza, non ha saputo rispondere a questa cosiddetta emergenza, se non approvando leggi tanto spropositate quanto inefficaci.

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