Russia. Attivisti del partito di Eduard Limonov arrestati. All’asta il suo archivio

0
1179

Maria Tillert, Olga Shalina, solo alcuni dei nomi degli attivisti del partito nazionalbolscevico “L’Altra Russia di Eduard Limonov” recentemente arrestati in Russia, solo per aver organizzato manifestazioni pacifiche, in sostegno dell’unità del mondo russo; contro l’oppressione dei cittadini russi in Kazakistan e Ucraina e in tutte le Repubbliche ex sovietiche; per il socialismo popolare; per la restituzione del potere ai cittadini.

Di tutto ciò poco si parla, come invece avrebbe voluto lo scrittore Eduard Limonov, che ha dato una banidera a questi “ragazzi proletari”, come li definì in un’intervista che gli feci nel 2018.

Questi ragazzi sono il futuro di una Russia oggi preda dei quello che i nazionalbolscevichi russi definiscono “stato di polizia”. E non si può dar loro torto.

Sì, certo, fa più notizia sapere che l’archivio degli effetti personali e dei manoscritti inediti di Eduard Limonov è stato venduto – in queste settimane – per oltre 10 milioni di rubli, alla casa d’aste Litfond di Mosca.

E’ giusto darla, certo, questa notizia.

Ma è giusto anche ricordare che Eduard Limonov non era legato al danaro e visse sempre povero e in modo ascetico, come mi ricordò anche il suo editore italiano, Sandro Teti.

E’ giusto dire che Eduard Limonov, i suoi manoscritti, lettere, autografi, fotografie e oggetti personali sono stati messi all’asta e acquistati.

E’ giusto dire che una parte significativa di tali oggetti proveniva dagli archivi dell’artista Vagrich Bakhchanyan, dalla modella e scrittrice Elena Schapova (moglie di Eduard Limonov negli Anni ’70), dall’editore Alla Zaitseva e dall’artista Igor Andreev, come giustamente riporta il giornale russo Novayagazeta e molti altre testate russe.

E’ giusto, perché è una notizia e riconosce ulteriormente il valore artistico e politico di Eduard Limonov.

Ma a Eduard Limonov non sarebbe importato nulla. Come non gli importavano tutte le “sciocchezze” che venivano dette su lui. Eduard Limonov non era e non sarà mai equiparabile a una merce qualsiasi. La sua essenza non sarà mai messa in vendita.

Anche se la stampa russa, nell’ottobre scorso, ha riportato la notizia che la sua ultima moglie, l’attrice Ekaterina Volkova, dalla quale era da tempo separato e dalla quale ha avuto due bellissimi figli, avrebbe registrato un marchio commerciale con il nome “Eduard Limonov”, prevedendo, a quanto si leggeva su Gazeta.ru, di “produrre vari prodotti con questo marchio, tra cui cancelleria, abbigliamento e alcolici”.

Eduard Limonov è e rimarrà sempre un artista e un leader politico vivente. Poiché egli vive attraverso gli attivisti del suo partito, che porta il suo nome e il nome di un suo celebre saggio politico (Altra Russia): “L’Altra Russia di Eduard Limonov”.

Vive in questi giovani militanti, che, anziché scegliere – come accade spesso di questi tempi, nei Paesi capitalisti, fra i quali la Russia – di vivere di consumismo e organizzare baby gang di bulli annoiati, lottano per degli ideali di emancipazione. Per un Paese libero dall’autoritarismo putiniano, dall’oligarchia, dal liberal-capitalismo. Per la ricostituzione dell’URSS nel socialismo popolare; per i soviet, ovvero per il potere diretto di tutto il popolo; per la maggiore età a 14 anni; per la tutela dell’ecosistema per la tutela dei russi in ogni Paese ex sovietico nel quale vengono oppressi.

Eduard Limonov, in vita, veniva continuamente arrestato, esattamente come questi ragazzi. E non ha mai smesso di essere uno di loro. Così come loro non hanno mai smesso di essere lui.

E, non a caso, è proprio di loro che ho voluto scrivere nel mio ultimo saggio “L’Altra Russia di Eduard Limonov” (https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/617218/laltra-russia-di-eduard-limonov-2/).

Sono giovani attivisti, artisti (perché, come disse William Burroughs, artista caro ai nazbol: “Gli artisti, secondo me, sono i veri artefici del cambiamento e non i legislatori politici”), spiriti liberi e eclettici.

E proprio tutti loro sono Eduard Limonov.

Luca Bagatin

www.amoreeliberta.blogspot.it

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci il tuo nome