Milano e il trend positivo del MICAM

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di CHIARA MARIA LÉVÊQUE*

Dopo aver inaugurato con il salone internazionale della casa MACEF la stagione espositiva autunnale presso il polo fieristico di Rho, Milano ha ospitato dal 19 al 22 settembre 2010, il MICAM Shoevent, uno degli appuntamenti cult del settore calzaturiero mondiale.

Gli sforzi prodotti dall’ANCI – Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani, in qualità di organizzatore e regista dell’evento, sono stati abbondantemente ripagati.

Dal 2000 fino al fatidico anno della crisi mondiale, la presenza di espositori e visitatori è stata in crescita costante. I 1.153 espositori dell’autunno 2000, avevano già raggiunto quota 1.672 nell’edizione di settembre 2008, accompagnati da un analogo trend delle visite, passate dai 32.170 visitatori del settembre 2000 ai 46.313 dell’autunno 2007 per registrare poi, nel 2008, un brusco calo a 41.900 presenze, chiaro preludio alla crisi imminente.

Tra il 2009 e il 2010 si sono toccati i livelli di partecipazione più bassi degli ultimi anni, con una quota di visitatori pari a 36.623 per l’edizione di marzo 2010. Eppure, a soli sei mesi di distanza, il Salone appena concluso è riuscito a richiamare il pubblico di un tempo: 42.329 partecipanti, migliaia in più rispetto al marzo 2010, ma anche migliaia in più rispetto al settembre 2009, dato questo che si inserisce in quella serie di messaggi positivi che stanno arrivando da vari settori economici e che fanno ben sperare in una effettiva ripresa dei mercati.

Una differenza notevole si registra costantemente nell’afflusso di pubblico tra le edizioni autunnali e quelle primaverili: italiani e stranieri accordano la loro preferenza ai saloni autunnali, con un gap di partecipazione, tra uno e l’altro, di circa 3.000 unità; al contrario, la presenza degli espositori rimane sempre pressoché invariata e si è attestata a 1.592 soggetti nell’edizione appena conclusa, per una superficie netta occupata di 70.901 mq.

Un dato interessante da analizzare è infine quello delle presenze straniere, intese sia come espositori che come visitatori. Le statistiche degli anni precedenti rilevano che la presenza straniera non è stata eccessivamente influenzata dalla crisi economica mondiale, anzi. Tale presenza si è infatti sempre attestata attorno all’ordine di grandezza dei 500 espositori, con un lieve trend di crescita costante che ha portato ad un leggero incremento annuale del numero dei partecipanti. Anche il numero dei visitatori provenienti dall’estero non ha subito variazioni di rilievo negli ultimi anni, mantenendosi attorno ad una cifra pari alle 21.000 presenze con un picco di 22.623 nel settembre 2007.

Tra gli espositori stranieri, una presenza costante è quella tunisina che ha partecipato al Salone appena concluso con cinque leader nazionali del settore (Sopic, Elan Plus, Soprotic, Scarpa International, Mmr Sarl) e con la stessa Delegazione generale in Italia del Centro di Promozione delle Esportazioni, che hanno lavorato intensamente a numerosi incontri business to business con importanti aziende italiane interessate alla creazione di nuove partnership commerciali.
Prossimità geografica e assenza di tariffe doganali per il settore calzaturiero fanno sì che la manodopera tunisina stia diventando, infatti, sempre più appetibile per un numero crescente di aziende italiane.

* Centro di Promozione delle Esportazioni della Tunisia – Delegazione Generale in Italia

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