Mosca ha ospitato il 26 e 27 ottobre un evento di straordinaria portata internazionale: il Forum Internazionale di Cooperazione, tenutosi presso il Centro Nazionale “Russia”, situato nel Moscow-City International Business Center, un complesso di grattacieli iconico che si affaccia sull’ansa del fiume Moscova, nel cuore moderno della capitale russa. Questo vertice è stato l’evento centrale delle celebrazioni per il centenario della diplomazia popolare russa.

L’istituto di diplomazia popolare affonda le sue radici nella fondazione, il 5 aprile 1925, della Società di Tutte le Unioni per le Relazioni Culturali con l’Estero (VOKS), che ha sviluppato un lavoro sistematico congiunto per rafforzare l’amicizia e la comprensione reciproca con i popoli di altri Stati. Oggi, questa attività è svolta da Rossotrudnichestvo, il successore legale di VOKS.
L’evento, patrocinato dalla Commissione della Federazione Russa per l’UNESCO e sostenuto dall’Amministrazione Presidenziale e dal Ministero degli Esteri russo, ha radunato oltre 2.000 delegati provenienti da più di 100 paesi (tra cui Europa, CSI, Asia, Africa e America Latina).

L’apertura cerimoniale è stata segnata da un momento suggestivo, con il coro che ha cantato l’Inno della Federazione Russa.
La Sessione Plenaria: Le Dichiarazioni Istituzionali Centrali
La giornata clou è stata inaugurata dalla sessione plenaria “Sforzi congiunti per il mantenimento della pace e lo sviluppo armonioso dei popoli”.

Il Consigliere presidenziale Valery Fadeyev ha letto il messaggio di saluto del Presidente Vladimir Putin:
«Cari amici! Vi porgo il mio più cordiale benvenuto in occasione dell’apertura del Forum Internazionale di Cooperazione, dedicato al centenario della diplomazia popolare nazionale. Esattamente un secolo fa fu creata la Società di Tutte le Unioni per le Relazioni Culturali con l’Estero [VOKS], che ha sviluppato un lavoro sistematico congiunto per rafforzare l’amicizia e la comprensione reciproca con i popoli di altri Stati. Ora tale attività è svolta dal successore legale di questa organizzazione – Rossotrudnichestvo.»
«Nonostante l’attuale, assai difficile contesto di politica estera, Rossotrudnichestvo riesce non solo a preservare, ma anche a sviluppare legami costruttivi con strutture non governative di molti paesi. Attraverso la sua linea, vengono implementati numerosi progetti nelle sfere dell’istruzione e della divulgazione culturale, viene attuato un complesso di misure per la formazione di un’immagine obiettiva del nostro Paese all’estero, e vengono promosse la lingua russa, i risultati della scienza e della cultura nazionali.»
«In tal modo, gli sforzi della diplomazia popolare contribuiscono, indubbiamente, a garantire i legittimi interessi della Federazione Russa nell’arena internazionale, rafforzando la nostra interazione con persone che la pensano allo stesso modo e alleati, al fine di costruire un mondo giusto, democratico e multipolare.»

Il Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa, Sergey Lavrov, ha tenuto un discorso video che ha fornito una cornice strategica al vertice, sottolineando:
«La presenza di numerosi ospiti stranieri è una chiara dimostrazione che la Russia ha davvero molti buoni e affidabili amici che condividono i nostri valori e si sforzano di comprendere meglio il funzionamento del nostro Paese.»
«Restiamo sempre aperti a una partnership onesta e paritaria con tutti coloro che, come noi, sono guidati dai propri interessi nazionali e costruiscono la cooperazione interstatale sui principi della Carta delle Nazioni Unite nella loro interezza…»
Ha inoltre ricordato come l’ordine del giorno includesse questioni urgenti come «l’80° anniversario della Grande Vittoria, la lotta al neocolonialismo e al neonazismo in tutte le loro forme e manifestazioni, e la promozione degli ideali spirituali e morali tradizionali.»
Evgeny Primakov (Capo Rossotrudnichestvo), ha lanciato un monito contro i tentativi di “riscrivere la storia” e “riabilitare il fascismo e il nazismo”, sottolineando che: «La Russia ricorda questa impresa (N.d.A. ossia quella della Guerra Patriottica) e non permetteremo mai che venga dimenticata.»
L’alto livello istituzionale è stato ulteriormente confermato dalla presenza di figure come Sua Santità il Patriarca di Mosca e di Tutta la Rus’ Kirill che ha portato i suoi saluti in video, come Konstantin Kosačëv, Vicepresidente del Consiglio della Federazione dell’Assemblea Federale della Federazione Russa, come il Presidente del Comitato della Duma di Stato per gli Affari Internazionali Leonid Slutsky e il Consigliere presidenziale Alexander Shwadier. Altri ospiti di spicco presenti all’incontro sono stati Maksim Dreval’, Direttore generale della Società Russa “Znanie”; Mikhail Švydkoj, Rappresentante speciale del Presidente della Federazione Russa per la cooperazione culturale internazionale; Margarita Simonjan, Direttrice del canale televisivo Russia Today (RT), dell’agenzia internazionale di informazione Rossija Segodnja e dell’agenzia Sputnik.
Come riporta l’Agenzia Tass: «I temi centrali delle discussioni hanno riguardato la cooperazione nei campi della cultura e della scienza, il raggiungimento di una sovranità autentica, la promozione dello sviluppo, la lotta mondiale contro il neocolonialismo e il neonazismo, l’80º anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica, nonché le sfide che l’umanità si trova oggi ad affrontare: fame, analfabetismo, mancanza di diritti e altre questioni globali».

Una presenza fondamentale per il convegno è stata quella di Maria Zacharova, Portavoce ufficiale del Ministero degli Affari Esteri della Russia, che ha illustrato le peculiarità della “mediadiplomazia” e il ruolo dell’informazione nell’era digitale.
Zacharova ha subito identificato nella lotta alla “disinformatia” la sfida più insidiosa per la diplomazia popolare, richiamando l’attenzione sulla sofisticazione della propaganda moderna:
«C’è un aumento purtroppo, della quantità di disinformazione… Viene fatta in modo sofisticato, massivo, e coinvolge tutti, dai vecchi ai bambini.»
La diplomatica ha poi sferrato un attacco diretto alla visione occidentale della cultura, sottolineando come questa venga ridotta a mero strumento di influenza (“soft power“):
«Per la comunità occidentale la “soft power” non è un valore autonomo, ma soltanto uno strumento, e questo è profondamente sbagliato. Né la cultura né la scienza possono trasformarsi in strumenti nelle mani di qualcuno per influenzare altre parti del mondo o altri popoli.»

Secondo Zacharova, questo approccio ne causa l’inevitabile declino:
«Nel momento in cui l’umanità comincia a considerare la cultura solo come un mezzo per raggiungere obiettivi e interessi contingenti, quello, a mio avviso, è già l’inizio della fine della cultura.»
Ha concluso ribadendo che «la cultura e la scienza sono valori assoluti» e un modo per trasmettere le tradizioni alle generazioni future.
A supporto di questa visione, Maxim Dreval, Direttore Generale della Società Russa “Znanie“, ha sottolineato «l’enorme ruolo dell’istruzione culturale per la comprensione reciproca tra i popoli.»

A rafforzare la tesi che la difesa parta dalla cultura è intervenuto il regista di fama internazionale Emir Kusturica, che ha parlato del valore della diplomazia culturale insieme al musicista Igor Butman. Kusturica ha lanciato un forte monito contro le derive ideologiche occidentali:
«Bisogna ridare posto ai valori in una società che con la ‘cultura woke’ ha perso i grandi riferimenti culturali europei, costruiti grazie anche al Rinascimento italiano.»
I relatori, tra cui gli scrittori Zakhar Prilepin e Alexander Myasnikov, hanno ribadito i gravi danni causati dal neocolonialismo e dal neonazismo.
Il Forum ha concluso con l’appello sul ruolo degli intellettuali:
«Non è sufficiente, la nazione ha bisogno di intellettuali attivi che siano costruttori di cultura.»
Tra gli altri ospiti stranieri del Forum: Eldar Ajtmatov, Presidente della Fondazione Internazionale intitolata a Čingiz Ajtmatov e Direttore della Casa-Museo di Čingiz Ajtmatov (Kirghizistan); Alexander Rahr, giornalista, politologo e storico (Germania); Francine Cousteau, attivista e imprenditrice (Francia); Pham Tuan, Eroe dell’Unione Sovietica e primo cosmonauta del Vietnam; Karin Kneissl, diplomatica, giornalista e politica, Ministro degli Affari Esteri dell’Austria (2017–2019); Abdurrahman Aliy, Direttore dell’Istituto Yunus Emre (Turchia); Žugderdemidijn Gurragčaа, Presidente della Società d’Amicizia Mongolia–Russia, generale maggiore, primo cosmonauta della Mongolia e Ministro della Difesa (2000–2004); Wolfgang Schälike, Presidente del consiglio direttivo della Fondazione “Istituto Culturale Germano-Russo” di Dresda (Germania); Tomayo Méndez, Eroe dell’Unione Sovietica, Eroe di Cuba e primo cosmonauta latinoamericano; e altri.
Era presente anche la Direttrice della Casa Russa a Roma, la giornalista e dolpomatico, Daria Pushkova.

Il Forum ha sottolineato l’importanza dei legami internazionali non occidentali. La Repubblica di Abkhazia era rappresentata da una folta delegazione che includeva il Direttore Generale di Apsnymedia Robert Jopua e il Direttore della Sala Espositiva Centrale Elvira Arsaliya, oltre alla delegazione del Consiglio dei Giovani Diplomatici presso il Ministero degli Esteri abkhazo.
La delegazione mediatica marocchina vedeva la partecipazione del finalista del Media Award, il giornalista Ahmed Naji de L’Opinion des jeunes.
È in questo scenario di “difesa culturale” che si è svolta la cerimonia di premiazione del Media Award “Honest View” 2025, un riconoscimento all’integrità intellettuale.
Il IV Media Award “Honest View” a Mosca: Riconoscimenti Internazionali e il Successo Italiano (Boi e Perer)
Nell’ambito del Forum di Cooperazione Internazionale è stata effettuata la premiazione del 4° Premio International Media Award “Honest View” 2025, che ha celebrato l’onestà e l’integrità nel giornalismo globale.
Il concorso ha raggiunto un record senza precedenti con 821 candidature provenienti da 75 Paesi, tra cui CSI, Africa, Asia, Europa occidentale, Nord e Sud America, coinvolgendo oltre 100 giornalisti.
«Scrivere e documentare onestamente sulla Russia di oggi è un atto che richiede coraggio. L’onestà in generale richiede coraggio. Abbiamo inventato questo Premio insieme ai nostri amici… per dire “grazie” ai giornalisti di tutto il mondo per la loro onestà e integrità. A tutti coloro che sono venuti a questa cerimonia oggi noi siamo grati, prima di tutto!», ha dichiarato Yevgeny Primakov, responsabile di Rossotrudnichestvo (Link al sito qui è già messo dentro ma ate forse non ti compare).
E ha perfettamente ragione, perché tutti i colleghi che non sono stati premiati ufficialmente, meritavano un Premio, gli scarti erano davvero minimi, ci dovevano essere dei finalisti e dei vincitori e si è dovuta fare una scelta, ma ognuno di questi cento giornalisti è vincitore morale perché il più grande premio è stato quello di potersi conoscere, di poter entrare in relazione e di poter cooperare in sintonia, tra paesi lontani e paesi vicini, in un clima di festa, rispetto, collaborazione, umiltà e democrazia… E questo è stato possibile grazie ai giovani russi a cui era demandata l’organizzazione che, affrontando tutte le difficoltà dovute alle sanzioni, sono riusciti a condurre a a Mosca tutti gli ospiti (Maria, Yana, Elena, Renata, Asia, ecc).

Il montepremi totale ammontava a 7.200.000 Rubli, con 350.000 Rubli assegnati ai primi classificati di ogni categoria e 300.000 Rubli agli altri finalisti, oltre alla Targa e ai fiori.
Il Grand Prix e i Vincitori Principali

Il Grand Prix “Honest View” è stato assegnato a Boško Kozarski, giornalista del canale televisivo serbo “Balkan Trip“, presentatore televisivo, autore di progetti e documentari sui viaggi “Bodybuilder” (“Turista culturale”) e “Oaza” (“Oasi”), trasmessi sul principale canale educativo serbo “Balkan Trip” con un pubblico di oltre 7 milioni di spettatori. Nella fattispecie, è stato riconosciuto il valore culturale del progetto speciale sui viaggi di “Bodybuilder in Russia”, per la promozione della lingua e dell’immagine positiva della Russia come un paese moderno in via di sviluppo attivo con un ricco patrimonio storico e culturale.

La categoria Miglior materiale sul tema della diplomazia popolare (100° anniversario) dedicata allo sviluppo della diplomazia pubblica e alla costruzione di relazioni amichevoli fra Russia e Paesi stranieri, ha assunto un significato particolare, essendo stata programmata per coincidere con il centenario della diplomazia popolare russa (il tema centrale dell’intero Forum). Ha raccolto 134 articoli volti specificamente a costruire ponti di amicizia e comprensione reciproca tra la Russia e gli altri paesi, onorando l’eredità storica della VOKS.
Vincitore è stato decretato lo staff dell’agenzia di stampa cinese Xinhua, il cui premio è stato ritirato dal rappresentante del team giornalistico Meng Jin. Ricordiamo che l’Agenzia Nuova Cina (Xinhua) è la maggiore e più antica agenzia di stampa ufficiale della Repubblica Popolare Cinese, dotata di una vasta rete con oltre 220 uffici nazionali e all’estero e circa 13.000 dipendenti in tutto il mondo.
Un piazzamento d’onore tra i Finalisti è andato all’italiana Patrizia Boi, Scrittrice, Ingegnere, Responsabile della Cultura di Assadakah News, Rivista Riconosciuta dalla Lega Araba. Il risultato è stato ottenuto grazie a un articolo sulla Grande Guerra Patriottica pubblicato sulla rivista di culturale Gothic Network, testata giornalistica registrata diretta da Livia Bidoli.
Altro Finalista è stato Ahmed Naji (Marocco, L’Opinion des jeunes), corrispondente del quotidiano marocchino, che era parte della delegazione mediatica marocchina presente all’evento.

La vittoria nella categoria Miglior materiale sul partenariato culturale, sociale o umanitario internazionale con la Russia – diventata la più popolare tra i partecipanti al Media Award 2025 per aver raccolto 272 domande, più di un terzo del volume totale di materiali ricevuti quest’anno – è stata assegnata alla giornalista italiana Corona Perer, vincitrice di tre premi nazionali di giornalismo e autrice di cinque libri, Direttrice del settimanale indipendente Giornale Sentire con un articolo intitolato Relazioni russo-italiane in campo umanitario.
I finalisti della candidatura sono stati Taras (Tariel) Gagnidze, giornalista della rivista “Georgia and the World” e Belvia Esperanza Refeibona della Repubblica Centrafricana, caporedattrice della rivista Oubangui Médias.
Il Vincitore Miglior Materiale nel Genere del Giornalismo e del Documentario, con più di duecento le candidature pervenute al concorso è stato un giornalista televisivo indiano, Manish Kumar Jha, giornalista e redattore di TV9 Bharatvarsh, il più grande canale di notizie dell’India con un pubblico di oltre 700 milioni di persone.
I finalisti della nomination per il miglior materiale nel genere del giornalismo e del documentario sono stati Viktor Skripnichenko, corrispondente della pubblicazione online kazaka “Ustinka LIVE“ e Samvel Aleksanyan, caporedattore della principale pubblicazione cartacea e online del sud dell’Armenia “Sunyats Yerkir“.
Il vincitore della nomination Best Reportage è stato il giornalista Givi Peikrishvili, stringer-cameraman dell’agenzia video Ruptly-tv in Georgia. Daulet Kusheev, reporter dell’agenzia video Ruptly in Kazakistan, e Mirbek Moldakunov, presentatore del canale di notizie del Kirghizistan “Ala-Too 24“, hanno raggiunto la finale della nomination.
Il miglior materiale di giovani giornalisti sulla nomination della Federazione Russa riunisce tradizionalmente giovani autori provenienti da tutto il mondo. Nel 2025 sono state ricevute 71 candidature per questa nomination. Il vincitore è stato Daniil Listvin, caporedattore della pubblicazione online in lingua russa NOVA 24. Gli altri finalisti premiati al posto d’onore sono stati Sorbon Okilshoev, giornalista dal Tagikistan e Gael Amer, giornalista della testata libanese Funkoush.
Il Premio Speciale “Patrimonio e Memoria” è stato assegnato ad Alena Kotaeva, Deputy Editor-in-Chief della rivista “Russian Word in South Ossetia“. Il team editoriale unisce gli insegnanti di studi russi in Ossezia del Sud nella lotta per la cultura della lingua russa e dell’alta alfabetizzazione.
Olltre alle due italiane premiate era presente l’autore di “De russofobia“, Vincenzo Lorusso, giornalista dell’agenzia di stampa International Reporters, autore del canale Telegram Donbass Italia.
La qualità del premio è stata garantita da una giuria e un consiglio di esperti composti da figure di spicco. La Giuria, presieduta da Andrey Tsyper (Direttore Esecutivo Media di Rambler&Co) era formata da Elena Vartanova (Preside della Facoltà di Giornalismo presso l’Università Statale Lomonosov di Mosca) e Timur Shafir (Segretario dell’Unione dei Giornalisti della Russia). Il Consiglio di Esperti, presieduto da Roman Plyusov (Conduttore TV Russia 24), era composto da Maria Agranovich, Vasily Pushkov e altri importanti esponenti del panorama mediatico russo.
Organizzatori e Patrocinatori
Gli Organizzatori principali dell’evento sono stati Rossotrudnichestvo e la Società “Znanie”. L’evento ha ottenuto una copertura mediatica capillare grazie ai Partner Informativi ufficiali, in particolare RIA Novosti, TASS, RT e Sputnik, le maggiori agenzie e canali russi, che hanno garantito diffusione e visibilità ai contenuti del Forum.
Il Forum ha potuto contare sul sostegno di una vasta rete di partner istituzionali e commerciali, che hanno dato un contributo fondamentale alla riuscita dell’evento.
Tra le realtà del settore commerciale e industriale, spiccano Transmashholding – grande produttore russo di materiale rotabile – e VTB Medicina. Sul fronte finanziario, il ruolo di Partner Generale è stato affidato alla banca PSB (Promsvyazbank), istituto statale russo con un ruolo centrale nel sistema bancario.
Un apporto cruciale è venuto da istituzioni strategiche e culturali, tra cui la Commissione della Federazione Russa per l’UNESCO, AO «Marka» (ente filatelico statale), Poste Russe (Russian Post), il Centro Nazionale per la Memoria Storica presso il Presidente della Russia, [Roscosmos] (l’agenzia spaziale russa), il Museo della Vittoria, il Museo della Cosmonautica, il Museo Storico Statale, Artek e Dobro.RF. Queste istituzioni hanno contribuito a dare profondità storica, culturale e simbolica all’evento.
Il mondo accademico e diplomatico ha risposto presente con enti come il Consiglio dei Giovani Diplomatici, l’ISI, il MGIMO (Università russa per relazioni internazionali) del Ministero degli Esteri, l’Accademia Diplomatica del Ministero degli Esteri russo, la RUDN – Università della Amicizia dei Popoli di Mosca, la MGLU e la RAM intitolata a Gnesin (Accademia musicale Gnesin). Queste istituzioni hanno arricchito il Forum con visioni teoriche, relazioni internazionali e contributi culturali.
Infine, sono state coinvolte associazioni e realtà sportive come l’RGO, l’АНО «Eurasia», l’RSMD, il Movimento Russo dei Bambini e dei Giovani (RDDM), il Football Club “Dinamo” e la Lega delle maratone BRICS. Il loro supporto ha dato al Forum dimensione sociale, popolare e dinamica.
Patrizia Boi, Redattore di LiberalCaffè, Meer, Assadakah News, BRICS and Friends



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