Open, il libro di Johan Norberg a Lodi Liberale

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Il video della 330esima serata di Lodi Liberale in cui abbiamo presentato il libro “Open” di Johan Norberg, insieme a Gilberto Corbellini (Professore di Storia della medicina all’Università La Sapienza di Roma), Giovanni Carrada (Divulgatore della scienza e dell’innovazione) e Armando Massarenti (Filosofo ed epistemologo).

In questo incontro è stato presentato un libero che parla della Storia del Progresso umano, dà inizio a una nuova collana dell’Istituto Rubbettino che in questi anni, insieme a Istituto Bruno Leoni e Liberi Libri ha pubblicato le opere che sono nel solco del pensiero liberale.

Il libro è stato tradotto da Lorenzo Maggi ed è un testo importante per capire il senso delle radici della libertà dell’Occidente, che non è data per scontata.

“Questo libro parla del segreto della prosperità e dell’efflorescenza del progresso occidentale del genere umano. Un libro che spiega come mai l’apertura di mercati, confini e rapporti è la base della ricchezza. Se vogliamo continuare a vivere nell’epoca d’oro di adesso, la migliore delle epoche possibili della storia dell’umanità fino ad ora.” Il Presidente di Lodi Liberale ha spiegato i parametri che consentono di definire il miglioramento della situazione dell’essere umano. Non è una questione di destra o di sinistra, non è una cosa scontata; la base della libertà è sempre stata l’Occidente, ma non è una caratteristica nostra, ci sono state altre società che hanno avuto altre situazioni come la nostra, ma poi sono regredite, per aver seguito la tendenza opposta. Quindi tutti possono essere liberi, ma questa libertà va applicata giorno per giorno, non è irreversibile.

Il libro contiene una serie di riflessioni sulla qualità della vita, sul presente di oggi.

Attualmente anche gli Stati Uniti d’America non hanno una visioni aperta, in merito a frontiere, commercio e libero scambio, un esempio sono i dazi di Donald Trump.

I punti fermi per una cultura liberale sono contenuti in questo libro, ampiamente leggibile e godibile. In questo modo possiamo fare un viaggio all’interno della storia del progresso umano, partendo da una scoperta italiana, l’uomo di Ötzi, la mummia di un uomo vissuto circa 5.300 anni fa durante l’Età del rame, soprannominato “l’uomo venuto dal ghiaccio” dal luogo del suo ritrovamento, le Alpi dell’Ötztal.

Quando le persone cercano uno scambio commerciale, in baratto o con il denaro, si fanno un incremento del valore, uno scambio è a somma positiva, perché il valore è relativo all’utilità personale, che è naturalmente soggettiva. Dunque, per contentare tutti serve lasciare libero scambio alla competizione.

Il professor Gilberto Cordellini è stato anticipato da un video registrato direttamente dall’autore, che ha spiegato come mai il suo libro Open sia importante da leggere perché in questo momento i politici con maggiore responsabilità al mondo, non hanno una visione aperta e liberista.

“Per un buon futuro serve apertura” ha detto Norbert, motivandolo con una spinta ottimista verso il futuro.

Cordellini ha evidenziato come la situazione di oggi, al netto dei libri che parlano di progresso e di apertura, nella realtà dei fatti gli studiosi, che si sanno muovere su diversi terreni, portano dei dati che sono chiari e semplici da capire per chi volesse prendersi la briga di capire come funziona la ricchezza e come funziona, oggi, l’economia insieme alla società. Fino a quando Obama fece la famosa intervista su Wired parlando del momento migliore dell’umanità, questo era certamente vero. Il tutto è garantito da un progressivo liberamento, con i valori delle metriche con delle crescite esponenziali. Una conseguenza di fattori che l’autore individua ed elenca. Un libro che Corbellini ha anticipato nella Postfazione. Si tratta di una posizione certamente enfatizzante il lato economico ed economico politico della questione.

Un libro e una serata che riconcilia con il mondo

“La borghesia e la modalità di organizzazione economica e politica dei monasteri hanno un’impostazione strettamente legata alla matematica e alla scienza. I livelli di astrazione raggiunti da Tommaso d’Aquino hanno portato e favorito un modo di pensare che ha messo alcune figure come Newton, Copernico, Galileo a costruire la scienza sperimentale e a ragionare in modo controfattuale. Il capitalismo senza la scienza non sarebbe andato lontano.” Gilberto Corbellini ha messo in evidenza che nell’antica Roma la scienza non esisteva; il pensiero dell’800 è un’invenzione del mondo occidentale moderno che mette radici da un certo punto in poi, cambiando il modo di pensare degli uomini, dell’economia, delle figure intellettuali, come ad esempio Montesquieu. L’ispirazione di un sistema sociale è scientifico.

Nel libro, ha aggiunto Maggi, vi sono dei tratti importanti che definiscono in modo puntuale il progresso delle nazioni, partendo dagli esempi degli Stati Uniti d’America. Dichiarazioni, momenti precisi che hanno segnato la storia, che hanno determinato un progresso o un regresso dal punto di vista scientifico.

Il professor Giovanni Carrada ha spiegato come la parola Progresso sia un lemma che viene spesso contestato, che chiede spesso delle spiegazioni, in quanto da essa se ne possono ricavare molte diverse visioni: dietro a queste teorie c’è una enorme fatica ad ammettere che il mondo stia migliorando, e che il motivo sia proprio la crescita economica libera. Un sistema che alla fine in Occidente non ha errori segnalabili, anche se nel mondo scientifico si fa ancora molto fatica a parlare di alcuni temi, come ad esempio la genetica in agricoltura, ogni volta che si mette in dubbio il concetto di naturalità, di libero mercato, di apertura. Il mondo intellettuale non è sempre aperto e predisposto al Capitalismo.

Purtroppo molte battaglie economiche e politiche hanno acquisito un colore preciso ed è molto difficile riuscire a tornare indietro, perché questo atteggiamento è diffuso sia sulla stampa che nella scuola.

Studiamo male

Il racconto dell’età dell’oro della storia non si trova nei libri, tutto rimane molto bloccato a una visione plastica e non a un metodo e a un modo di pensare, quindi questo predispone a bufale, interpretazioni balzane, propaganda di turno.

“In Italia manca una spinta propulsiva completa, mancano delle figure che siano libere e che abbiano una visione diversa, capace di dare un senso alla conoscenza, che qui non abbiamo.” Giovanni Carrada ha spiegato come mai Norberg sia una figura importante per la società moderna.

Il professor Armando Massarenti ha affrontato principalmente l’impostazione del pensiero scientifico, come ne ha parlato Corbellini all’interno della sua Postfazione, cercando di investigare come nell’Occidente la storia umana abbia fatto perno su delle specificità, facendo esempi di momenti in cui la Società Aperta è andata suicidandosi e poi riaprendosi. Momenti importanti di pensatori che hanno creato una Società della Conoscenza, una dimensione che ci ha portati direttamente dentro la modernità. Una questione importante in cui la Rivoluzione ha portato un Progresso industriale, che lentamente e gradualmente ha preso il suo spazio.

Una delle parole più difficili da comprendere sono quelle che fanno riferimento alla Verità: il momento Popperiano della verità citata da Norberg, perché non è oggettivo che qualsiasi parere possa essere attendibile come un altro. Hayek spiega i criteri di oggettività. Sono accenni al Cognetivismo, entrambi.

I mass media

“Il modo in cui sono fatti i sistemi di informazione sono incentrati sulla critica e non sull’elogio, motivo per cui diventa molto difficile toccare i punti di vantaggio della conoscenza e del progresso, veicolando dati positivi. Ma anche se esiste il rischio – che gli illuministi conoscevano – di un circolo progressivo che non è irreversibile ma fragilissimo, la conoscenza diffusa diventando cosa di tutti diventa una ricchezza basica che resta nella coscienza umana.” Armando Massarenti ha scelto di essere un ottimista razionale, ma anche questo non è sufficiente per chiudere gli occhi di fronte alla fragilità delle élite che possono crollare e cadere in concetti antiscientifici e irrazionali, rispetto all’obiettivo del progresso e della verità.

“Concentrarsi di più sugli adulti è importante per dare un’impronta stabilizzata alla società” la visione dell’autore è illuminante e condivisibile.

Martina Cecco

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