Lodi Liberale ha parlato di Madame de Staël

0
450
Nella 322esima serata di Lodi Liberale è stato presentato il libro di Madame de Staël “Considerazioni sui principali avvenimenti della Rivoluzione Francese” pubblicato da Nino Aragno Editore, insieme a Biancamaria Fontana (Professore Emerito di Storia del pensiero politico all’Università di Losanna), Francesco Perfetti (Professore di Storia Contemporanea alla Luiss Guido Carli di Roma) e Stefano De Luca (Professore di Storia delle dottrine politiche all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli).
“Oggi è il 14 luglio data importante per la Rivoluzione Francese e questa sera si affronterà un autrice che ne parla in un bel libro, pubblicato da Aragno, una sapiente casa editrice. Nella prefazione si introduce il personaggi di Madame de Staël.” Il presidente di Lodi Liberale ha presentato i relatori della serata.
“Questo libro è importante perché l’autrice fa un affresco delle cause storiche della Rivoluzione Francese, nonché il sogno di libertà che poi si è trasformato in uguaglianza, giacobinismo e terrore. Nella IV parte finale si parla di Napoleone Bonaparte.” Lorenzo Maggi ha poi definito la chiave di lettura di questo libro e la sua posizione rispetto alla Rivoluzione Francese, che insieme alla Rivoluzione Americana hanno definito un cambio di passo nella cultura occidentale.
“Il 14 luglio è una Festa che è stata definita dopo il 1789. L’autrice in quel giorno non era a Parigi perché il padre e la madre erano partiti il giorno 11 luglio, e lei a sua volta si mette in viaggio per raggiungerli. Il 16 luglio la famiglia si riunisce a Basilea in un albergo sulla Riva del Reno, dove ci sono altri nobili francesi in fuga. La lettera del Re li fa ritornare a Versailles.” La professoressa Fontana ha spiegato che la descrizione fatta dall’autrice ha un punto di vista mediano, tra quello che sentiamo dire sulla Rivoluzione in genere e la capacità di leggere tra le abilità del Governo. L’autrice riporta elementi storici di interesse che entrano in particolari utili a farsi un’idea delle cose.
Il professor Perfetti ha inserito l’autrice in un contesti di anticamera di liberalismo francese: “Il testo ha avuto un successo immediato, è stato acquistato già nella prima edizione del 1943, edizione ISPI. Il libro non viene citato spesso nelle opere di ricerca, non è stato letto ed approfondito a sufficienza, specialmente nei contesti accademici.”
“Madame de Staël “Mistress to an Age” ha contribuito notevolmente alla creazione di un punti di vista liberale, di un concetto storiografico liberale sulla Rivoluzione Francese, una importante autrice durante la nascita del Romanticismo letterario e politico, una donna moderna, libera, completa. Byron disse di lei che ragionava come un uomo ma sentiva come una donna. Era una Riformista cresciuta all’ombra del cenacolo illuministico e mondano creato dalla madre. In termini politici era una Realista liberale che aveva come modello di riferimento la Monarchia costituzionale inglese.”
“Qualche critica è stata fatta a quest’opera voluminosa con un carattere ibrido, questo è dovuto al fatto che confluiscono in questo testo diverse opere che non erano mai state concluse, infine anche i suoi ricordi.” Il professore De Luca pensa che questo lavoro sia unitario, abbia al suo fondo un problema, il problema della sua epoca, che non ha saputo tradurre la forza rivoluzionaria in un governo buono.
“La Rivoluzione Francese non è riuscita a creare un governo, solamente è tornata indietro, Madame de Staël cerca di inquadrare la Rivoluzione in chiave liberale.”
Madame de Staël vede una società civile troppo concentrata su utile e interesse, commercianti e agricoltori sono importanti, ma senza ìl patriottismo non si è viveri, patria vuol dire libertà.
“Chi ama il proprio paese, sviluppa il sentimento del patriottismo che tiene insieme la società, che tiene in equilibrio libertà individuali e libertà pubbliche”
Madame de Staël nel 1800 lancia una sorta di esca a Napoleone, in “De la literature” si pone la questione di come può una Repubblica arrivare allo stesso grado di Grandeur della Monarchia, conciliando l’apertura della cultura a tutte le classi sociali con i livelli molto alti di eccellenza. Spera in qualche modo di essere considerata da Bonaparte, ma egli segue il precedente apparato monarchico.
Notevole è il suo impegno nella ricerca di una soluzione per la questione della libertà di stampa in Francia, specialmente alla luce del progresso tecnologico, del cambiamento di regime, di come la censura fosse attiva nel periodo dell’ancien régime. E’ molto chiara sul fatto che alla fine, anche i censori, erano di parte più che in altri ambiti.
Martin Cecco

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci il tuo nome