Nella 315esima serata di Lodi Liberale è stato presentato il libro “L’eresia Liberale” insieme a: Alessandro Sallusti (Direttore responsabile de Il Giornale), Stefano Magni (giornalista), Michele Ranzini (Vicepresidente di svolta liberale).
Il presidente di Lodi Liberale Lorenzo Maggi ha ribadito che non firmerà il modulo di antifascismo, in quanto non è un modulo serio e i liberali non accettano queste imposizioni. Ad ogni modo sono diverse le sedi itineranti in cui Lodi Liberale potrà organizzare le sue serate che sono possibili solamente grazie ai volontari e ai soci che sono iscritti da tutta Italia.
“Un libro quello di oggi scritto esclusivamente da Alessandro Sallusti, dopo la precedente esperienza con Palamara. Il libro di oggi è interessante, curioso e da leggere perché mette in luce il Sallusti privato e il Sallusti professionale.” Lorenzo Maggi ha introdotto la serata con una breve carrellata di accenni al libro. Sallusti si ritiene di essere un liberale conservatore, il nemico storico della sinistra.
Michele Ranzini ha cominciato la sua relazione parlando di Ferrari e Colnago, due storie di uomini che da giovani non avevano niente, nemmeno un titolo di studio, e sono arrivati con il talento in un paese dove questo poteva bastare per diventare qualcuno.
“Nel 2025 queste due persone avrebbero potuto fare lo stesso? Molto probabilmente, no. Senza nemmeno la terza media non sarebbero in grado di lavorare oppure sarebbero andati all’estero, perché l’Italia è diventata incredibilmente ostile a chi vuol fare brillare il proprio talento. C’è una grande fascinazione per gli anni 70/80/90 la Sehnsucht per quello che non si è nemmeno mai vissuto.”
Gli esempi del passato non servono se non per apprendere: nel 2025 mancano le libertà per realizzare i sogni e gli imperi, in Italia. L’Italia ha bisogno di una svolta liberale perché la minoranza eletta ha il monopolio impantanato che è lo stesso da anni. I Liberali possono avere l’opportunità di portare il paese a correre. Sono la maggioranza esausta silenziosa.
“Esistono dei giovani liberali inconsapevoli che si dichiarano tali quando conoscono che cosa sia il liberalismo, un termine che viene usato davvero poco spesso. I liberali tendenzialmente non sono contrari all’Europa ma ne stigmatizzano la burocrazia asfissiante e l’accentramento forzato.” Il presidente Maggi ha chiamato in soccorso la motosega di Milei e anche la critica a Trump.
“Ayn Rand ha scritto una difesa pura della libertà che non ammette nessuna collaborazione, non con la destra, non con la sinistra. Il libero di Sappusti è un libro di esperienze e di incontri, in cui si vedono una serie di punti di contatti tra essere conservatori ed essere liberali, riflette un esperimento quasi unico sul panorama europeo, che inizia negli anni ’90, ovvero tenere insieme questi due pensieri.” Con Giorgia Meloni torniamo all’animo conservatore, dopo tanti anni in direzione opposta. Negli altri paesi europei i liberali hanno posizioni o di sinistra o di muro verso la destra conservatrice, in Italia, no.” Il giornalista Stefano Magni ha messo in evidenza come in Italia i partiti abbiano un enorme dialogo con i sovranisti.
“La competizione è il sistema capitalista in cui chiunque può battere chiunque.”
I conservatori e i liberalo parlano lo stesso linguaggio in tutto quel che è naturale, che viene da solo, che spesso è visto dalla sinistra come obiettivo da cangiare. Eppure tutta la struttura patriarcale è un fatto breve, non è un fatto che parte dall’origine, anche se la famiglia ha a che fare con la prole e non può essere un tipo di società da eliminare, etc.. Il giornalista Magni spiega che Sallusti va oltre e parla di esteri, Ucraina e Israele. Stefano Magni ritiene che la nuova destra insieme alla ideologia woke siano un problema enorme.
“Io ho letto questo libro perché mi pagano, l’importante dei libri è comprare.. io non sono un intellettuale e nemmeno un filosofo o un docente, non ho nemmeno studiato, non sono stato ammesso alla maturità in un istituto tecnico in un periodo in cui ammettevano chiunque. Ogni tanto nella vita ci vuole fortuna perché sarei un tessitore in pensione e non un famoso giornalista. Sono i famosi puntini della vita che si uniscono a posteriori, di cui parlava Steve Jobs.” Sallusti ha evidenziato che sono i fallimenti a determinare i grandi cambiamenti nella vita.
“Siamo in un mondo in cui essere di destra è ancora sinonimo di essere fascista, di essere servo di editori e di capi, etc.. non è così e non è chiaro del motivo per cui le persone pensino che sia così.” Un uomo è libero quando dipende da quello che ama, non è libero se dipende da ciò che non ama, diceva Gustave Thibon.
“Io provo a smontare e smascherare queste bugie, noi siamo eretici e abbiamo scelto di essere così. Riconosciamo di avere il diritto di non pensarla come gli altri. Con una propria idea religiosa, senza interesse per quello che pensano gli altri. Anche le ipocrisie più banali svelano qualcosa di più importante di quella stessa banalità”
MC