Roma Celebra Brodskij- Un Omaggio al Genio Poetico nel Giorno del Suo 85° Compleanno

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Iosif Aleksandrovič Brodskij

Roma, 22 maggio 2025 – Un’atmosfera densa di poesia, musica e commozione ha avvolto ieri sera Casa Russa a Roma, che ha ospitato un salotto letterario-musicale in onore di Iosif Brodskij. L’evento, tenutosi in occasione dell’85° compleanno del poeta (che ricorre il 24 maggio), ha riunito studiosi, appassionati e artisti, celebrando la figura di uno dei giganti della letteratura del XX secolo.

Un Viaggio nell’Universo di Brodskij

La serata è stata un vero e proprio viaggio nell’universo intimo e letterario di Brodskij. L’apertura con un videomessaggio commovente dalla Casa-museo “Una stanza e mezzo” di San Pietroburgo ha proiettato i presenti direttamente nei luoghi che hanno plasmato l’infanzia e la giovinezza del poeta. Nato a Leningrado nel 1940 da una famiglia con radici nel mondo della fotografia militare, Brodskij ha assorbito fin da subito la ricchezza culturale e la complessità storica della sua città natale, elementi che avrebbero permeato profondamente la sua opera.

A seguire, l’intervento della traduttrice e docente dell’Università degli Studi di Firenze, Irina Dvizova, ha offerto una prospettiva preziosa sul lavoro di Brodskij, in particolare sulla sua profonda e quasi viscerale relazione con la lingua russa. Come ebbe a dire la poetessa sovietica Bella Achmadulina, Brodskij era in grado di «produrre la lingua russa dentro di sé», diventando lui stesso una «forza fertile», un «giardino e un giardiniere». Questa capacità di manipolare e reinventare il linguaggio, di farlo fiorire con una padronanza ineguagliabile, è stata la chiave della sua originalità e della sua influenza duratura.

L’Impronta di Maestri e le “Elegie Romane”

L’opera e la visione del mondo di Brodskij non sono state un’entità isolata, ma il risultato di un dialogo costante con figure intellettuali di spicco. La sua maturazione artistica è stata fortemente influenzata da personalità del calibro di Anna Achmatova, figura di riferimento e mentore, e da poeti e scrittori come Anatoly Naiman, Vladimir Uflyand, Bulat Okudzhava e Sergei Dovlatov. Questi incontri e scambi hanno contribuito a forgiare la sua sensibilità, la sua acutezza intellettuale e la sua straordinaria capacità di osservazione del reale.

Un momento particolarmente suggestivo della serata è stato dedicato alle “Elegie romane” e ad altre opere del periodo romano del poeta. L’interpretazione magistrale dell’attore e regista Marco Belocchi e dell’attore Pavel Zelinsky, insieme ad altri artisti, ha riportato in vita i versi che Brodskij dedicò alla Città Eterna. Questo amore per l’Italia, e in particolare per Roma e Venezia, era una costante nella sua vita, un richiamo irresistibile che lo portava a visitare queste città ogni anno per oltre vent’anni. Venezia, con la sua unicità e le sue architetture sull’acqua, gli ricordava la sua amata San Pietroburgo, creando un ponte emotivo tra due mondi geograficamente distanti ma spiritualmente vicini.

La Musica dell’Anima di Brodskij

La dimensione musicale ha arricchito ulteriormente l’omaggio a Brodskij. Le musiche di Bach, Vivaldi e Mozart, compositori prediletti dal poeta, sono state eseguite con maestria dal soprano Maria Smirnova, regalando momenti di pura armonia. I brani di Johann Sebastian Bach, in particolare, sono stati interpretati al pianoforte da Pietro Delle Chiaie, offrendo un sottofondo melodico che ha dialogato con la profondità dei versi di Brodskij. Questa scelta musicale non è stata casuale: rifletteva la profonda sensibilità del poeta per l’arte in tutte le sue forme, e il suo riconoscimento del potere della musica di esprimere ciò che le parole a volte non possono.

La Direttrice della Casa Russa a Roma Daria Pushkova, attraverso le parole di questo autore, dipinge l’Italia e, in particolare, Roma, non solo come un luogo fisico, ma come uno stato dell’anima. È un ponte tra il passato e il presente, un luogo di accoglienza e ispirazione dove la morte è parte dell’ordine naturale delle cose e l’eternità si manifesta nell’assenza di Venezia. In Italia, la lingua stessa si trasforma, e la poesia diventa una continuazione infinita nel tempo e nella memoria.

Iosif Brodskij, Premio Nobel per la Letteratura

Iosif Brodskij, Premio Nobel per la Letteratura, ha lasciato un’eredità culturale e spirituale immensa. Poeta, drammaturgo, traduttore, insegnante, la sua figura trascende le definizioni, rimanendo un faro per le nuove generazioni di lettori e pensatori. La serata di ieri a Casa Russa a Roma non è stata solo una celebrazione del suo compleanno, ma una riconferma della sua influenza intramontabile e della perenne attualità del suo pensiero.

Iosif Brodskij: poesia, saggistica e memoria del passato

 

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