La teoria della noonomia quale chiave dello sviluppo globale. Un convegno internazionale presso l’Università per la Pace dell’ONU di Roma

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University for Peace - Presentazione del volume NOONOMIA di Sergey Bodrunov

Il 5 maggio scorso, presso la filiale di Roma dell’Università per la Pace dell’ONU (UPEACE), si è tenuto il convegno internazionale dal titolo “Le tendenze fondamentali dello sviluppo globale: trasformazione della società e teoria della noonomia”.

Nell’ambito di tale convegno, sono stati presentati i saggi, editi dalla Sandro Teti Editore, “Noonomia”, scritto dal teorico della noonomia, appunto, prof. Sergey Bodrunov e “Strategizzare le trasformazioni sociali: noonomia sapere tecnologia”, del prof. Bodrunov e del prof. Vladimir Kvint.

Tali saggi sono da me stati recensiti in anteprima recentemente e i relativi articoli sono leggibili anche ai seguenti link: https://amoreeliberta.blogspot.com/2025/03/noonomia-levoluzione-delleconomia.html ; https://amoreeliberta.blogspot.com/2025/04/noonomia-ovvero-la-nuova-societa.html

La teoria della noonomia, al centro del convegno, ci parla della cosiddetta “Nuova società industriale di seconda generazione” (Nsi2). Un modello nel quale, spiegano gli economisti Bodrunov e Kvint nel loro saggio, “l’essere umano ha l’opportunità di agire non come consumatore dissennato, ma come individuo creativo, poiché l’uso creativo del tempo libero dipende in larga misura dalla formazione dei presupposti materiali per l’attività creativa (accesso ai mezzi di autoeducazione, miglioramento fisico, creatività scientifica e artistica eccetera)”.

Tutto ciò, attraverso l’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie; lo sviluppo – attraverso lo studio e l’ampliamento della conoscenza – di nuove tecnologie; la pianificazione economica; la strategizzazione dei processi economici.

Il convegno è stato introdotto dal prof. Roberto Savio, responsabile della sede italiana di UPEACE, il quale ha spiegato come, oggi, purtroppo, termini quali “pace”, “cambiamento climatico” e “diritti umani” siano diventate parole partigiane, strumentalizzate dal mondo politico, finendo per dividere l’umanità in opposte fazioni.

Successivamente ha preso la parola il Rettore dell’Università per la Pace dell’ONU, prof. Francisco Rojas Aravena, il quale ha presentato l’UPEACE, facendo presente come tale istituzione sia stata fondata nel 1980 per volontà dell’allora Presidente del Costa Rica, Rodrigo Carazo Odio, la cui politica fu sempre votata alla pace, alla cooperazione internazionale e al rispetto e rivendicazione della sovranità nazionale.

Egli fu, peraltro, primo Rettore dell’Università, la quale ha come scopo quello di promuovere un’istruzione superiore volta alla pace, allo spirito di comprensione, tolleranza, coesistenza pacifica e cooperazione fra i popoli, in linea con i valori della Carta delle Nazioni Unite.

E’ intervenuto poi il prof. Bodrunov, noto economista russo, professore universitario, membro dell’Accademia Russa delle Scienze, Presidente della Libera Società Economica della Russia, il quale ha spiegato come la teoria della noonomia sia già studiata in numerosi Paesi, fra i quali la Russia, Israele, l’America Latina, gli USA e la Cina e i suoi saggi sono stati tradotti e pubblicati in 15 Paesi.

Egli ha spiegato come essa sia incentrata su una visione umanistica classica, unita all’economia politica e sia stata ispirata, per molti versi, sia alle teorie economiche del canadese naturalizzato statunitense John Kenneth Galbraith (1908 – 2006), sia a quelle dello scienziato russo Vladimir Ivanovič Vernadskij (1863 – 1945), il quale introdusse, per primo, il concetto di “noosfera”.

Essa è, secondo le parole del prof. Bodrunov, un nuovo modo razionale di gestire l’economia in una società non-economica. Ovvero un nuovo approccio alla soddisfazione dei bisogni umani (non quelli simulati, ovvero superflui e indotti dalla pubblicità commerciale), attraverso tecnologie ad alto contenuto di conoscenza.

La noonomia, in tal senso, mira alla liberazione dell’essere umano da quella che potremmo definire “schiavitù del lavoro”, generata dal capitale finanziario e dai conseguenti bisogni simulati/indotti, attraverso un’organizzazione razionale del progresso scientifico, liberando creatività umana (possibile grazie a un maggior tempo libero) e attraverso le proprietà condivisa della conoscenza.

In tal modo, ha spiegato il prof. Bodrunov, la società economica scompare automaticamente e nasce una forma di socializzazione della società, ovvero una nuova organizzazione della stessa, nella quale l’essere umano socializzato diventa portatore di nuovi valori, che saranno in grado di trasformare le istituzioni in senso solidaristico.

Ed è da tale solidarismo che può nascere la comprensione reciproca, ovvero quella che la Cina socialista moderna definisce “comunità con un futuro condiviso per l’umanità”, fondamento delle prospettive dei BRICS.

Bodrunov, ha peraltro annunciato che intende porre l’Italia al centro quale Paese per la diffusione e lo sviluppo della teoria della noonomia e, a tal proposito, ha sottoscritto con la Sandro Teti Editore la pubblicazione di una corposa collana editoriale dedicata proprio a tale nuovo pensiero economico.

Il prof. Savio, in merito, ha osservato l’importanza di tale teoria, volta allo sviluppo della cooperazione e del dialogo, aspetti purtroppo tristemente scomparsi dal dibattito politico odierno.

E’ successivamente intervenuto il prof. Vladimir Kvint, economista russo-statunitense, professore di strategia, gestione e economia internazionale presso la Fordham University, la New York University e il Babson College, oltre che essere Presidente del Dipartimento di strategia economica e finanziaria presso la Scuola di economia di Mosca.

Il prof. Kvint ha spiegato i processi di strategizzazione e come superare i conflitti strategici nel lungo periodo. Puntualizzando come, tali processi, durino diversi anni, spiegando come il primo, nella Storia, a parlare di strategizzazione e a elaborare tali aspetti, fu Antoine Henri Jomini (1779 – 1869), già componente dello Stato Maggiore di Napoleone Bonaparte e successivamente collaboratore, non solo di Napoleone, ma anche di numerosi Zar russi e di Napoleone III.

Il prof. Kvint ha spiegato anche come la teoria della noonomia si fondi sullo studio degli aspetti psicologici, comportamentali e sociali degli esseri umani e come essa sia totalmente volta a beneficio di questi ultimi. Ovvero come l’essere umano sia posto al centro di tale teoria economica o, meglio, non-economica.

E’ successivamente intervenuto l’editore Sandro Teti, il quale ha esordito dicendo che, proprio in occasione di tale convegno, per la prima volta, la teoria della noonomia, è stata illustrata in un Paese europeo. Teoria che, invece, è molto conosciuta e approfondita in Paesi quali la Cina, negli USA e in Gran Bretagna, presso l’Università di Cambridge.

Teti ha peraltro annunciato che, il 23 e 24 giugno prossimi, si terrà in Italia una conferenza internazionale con i maggiori economisti dei Paesi dei BRICS.

E’ poi intervenuto il prof. Sergio Bellucci, Responsabile accademico dell’Università per la Pace dell’ONU in Italia, il quale, fra le altre cose, ha spiegato come l’attuale sistema industriale sia profondamente modificato anche grazie alla partecipazione dei cittadini al cosiddetto “mondo digitale”. Aspetto che, ha spiegato il prof. Bellucci, ha iniziato a sviluppare cicli materiali diversi rispetto ai modelli economici precedenti, ovvero le materie prime divengono nuove materie prime e il loro valore non si esaurisce. Processo che, peraltro, è destinato a subire un’ulteriore accelerazione attraverso l’Intelligenza Artificiale, laddove la conoscenza, appunto, diventa essa stessa produttrice di valore economico.

Egli ritiene, dunque, che le istituzioni politiche e gli operatori culturali, dovrebbero organizzare, razionalmente, tali processi.

Il prof. Stefano D’Addona, Ordinario di Economia Politica presso il dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Roma Tre, intervenuto successivamente, si è detto invece piuttosto preoccupato relativamente alla possibile sostituzione dei lavoratori da parte dell’Intelligenza Artificiale, mentre il prof. Andrea Cerroni, Ordinario di Processi sociali e comunicativi, ha osservato come la conoscenza sia un non-prodotto che può essere condiviso e, quindi, può creare ulteriore conoscenza, producendo, così, un virtuoso fenomeno circolatorio.

Si potrebbe dunque dire che, conoscenza, democrazia, pace, possono essere tutte unite da un unico filo conduttore, alla base del quale, la teoria della noonomia, può fare da collante. Contribuendo allo sviluppo di una sorta di umanesimo tecnologico democratico.

Il prof. Derrick de Kerckhove, sociologo e giornalista belga, naturalizzato canadese, nonché Direttore scientifico di Media Duemila, si è detto molto entusiasta della teoria della noonomia, la quale – come il concetto di noosfera – è una transizione capace di cambiare il tempo, lo spazio e il sé. Egli, peraltro, ha sottolineato come la nostra migliore difesa non sia affatto l’esercito, ma l’istruzione e la conoscenza, ovvero quello che oggi potremmo chiamare “capitale cognitivo digitale”. Egli, inoltre, ha fatto presente come oggi vi sia ancora troppa indifferenza, da parte del mondo del business, per l’ambiente e i cambiamenti climatici, aspetti che, invece, sono al centro della teoria della noonomia.

E’ poi intervenuta Svetlana Bodrunova, Direttrice del Centro Internazionale di Ricerche sui Mass media dell’Università Statale di San Pietroburgo, la quale ha sottolineato come la teoria della noonomia punti alla liberazione dell’essere umano attraverso il capitale umano stesso. Ovvero le competenze dell’essere umano e il loro costante sviluppo, divengono funzionali per lo sviluppo stesso del potenziale dell’essere umano e di tutto ciò che lo circonda.

In collegamento web è intervenuto anche Jeffrey Sachs, celebre economista e saggista statunitense, il quale ha relazionato sulla situazione internazionale, nella quale stiamo assistendo a una nuova forma di nazionalismo economico statunitense, che si vuole contrapporre alla Cina.

Tale nazionalismo economico, ha osservato il prof. Vladimir Kvint, era peraltro già noto negli Anni ’80, ai tempi dell’Amministrazione Reagan, sempre rispetto alla Cina e ciò in quanto gli USA non si sono ancora rassegnati a non essere gli unici rappresentanti del mondo.

Il prof. Kvint ha peraltro spiegato come, mentre la Cina, grazie alle riforme economiche introdotte da Deng Xiaoping alla fine degli Anni ’70, sia diventata un leader globale in ambito economico, gli USA sembrano voler tornare indietro a forme primitive di nazionalismo economico, introducendo i dazi. Dazi che, ad ogni modo, oggi, a differenza degli Anni ’80, non hanno trovato solamente la reazione della Cina, ma anche di tutti gli altri Paesi, tranne la Russia che non è stata oggetto di dazi.

Il prof. Sergey Bodrunov ha poi voluto concludere rispondendo ad alcuni degli interventi precedenti, facendo presente che, per quanto l’evoluzione tecnologica stia “distruggendo” posti di lavoro, come in passato ci sarà modo di ricollocare i lavoratori in altri ambiti. Egli ha sostenuto che le nuove generazioni svilupperanno nuove tecnologie e insegneranno alle altre persone a utilizzare tali nuove tecnologie. E sempre più persone necessiteranno di maggiore conoscenza, che porterà a nuove forme di creatività, che supereranno i bisogni superflui, simulati e indotti dal marketing.

Bisogni che producono, fra le altre cose, sfruttamento dell’ecosistema sotto ogni punto di vista.

La noonomia, in questo senso, ha spiegato, è una limitazione razionale al consumo. E tale concetto di limite può divenire una cultura comune, così come ogni conoscenza, concetto al centro della teoria della noonomia, che vuole rendere la conoscenza condivisa e accessibile a tutti.

In quanto, ha spiegato il prof. Bodrunov, la conoscenza è alla base della vita stessa.

Luca Bagatin

www.amoreeliberta.blogspot.it

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Nato a Roma nel 1979, è blogger dal 2004 (www.amoreeliberta.blogspot.it). Dal 2000 collabora e ha collaborato con diverse riviste di cultura risorgimentale, esoterica e socialista, oltre che con numerose testate giornalistiche nazionali, fra le quali L'Opinione delle Libertà, La Voce Repubblicana, L'Ideologia Socialista, La Giustizia, Critica Sociale, Olnews, Electomagazine, Nuovo Giornale Nazionale, Liberalcafé. Suoi articoli sono e sono stati tradotti e apprezzati in Francia, Belgio, Serbia e Brasile. Ha pubblicato i saggi "Universo Massonico" (2012); "Ritratti di Donna (2014); "Amore e Libertà - Manifesto per la Civiltà dell'Amore" (2019); "L'Altra Russia di Eduard Limonov - I giovani proletari del nazionalbolscevismo" (2022) e "Ritratti del Socialismo" (2023)

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