Germania: forse si riavvicinerà all’Europa?

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Se a prima vista la cosa può sembrare paradossale, è bene ricordare che la Germania NON è poi così pro all’euro e all’Europa.

La storia lo dimostra: spesso e volentieri il più forte non ama granché le coalizioni, anzi, fa del suo meglio per sabotarle.

La Germania è a favore degli aiuti europei?

La motivazione (economica e culturale) è lampante: essendo l’entità economica più forte, la Germania non gradisce avere i “pesi” delle nazioni meno fiorenti di lei. E’ risaputo, infatti, che la Germania ha sempre donato all’Unione Europea molto più di quanto non abbia mai ricevuto, sia perché le sue infrastrutture non hanno mai avuto bisogno di immensi contributi, sia perché molti altri paesi avevano situazioni nettamenti peggiori che richiedevano aiuto urgente.

E’ molto facile da capire: essendo la più forte e la più ricca, la Germania ha “pagato” lo sviluppo dei paesi più arretrati prima, e la crisi (soprattutto dei PIIGS) poi.

Finché il problema era quello di finanziare nazioni in via di sviluppo, alla Germania la cosa sembrava stare bene: in fondo, una volta sviluppate quelle nazioni una volta debitrici sarebbe diventate creditrici.

Ora, invece, con la crisi economica che non sembra minimamente intenzionata ad abbandonare alcune nazioni (ad esempio la nostra), la Germania inizia ad avvertire il peso di essere “la locomotiva” (oltre che la cassa e il paracadute) d’Europa.

Non è quindi difficile capire come in Germania i movimenti separatisti dall’euro abbiano fatto furore alle ultime elezioni europee, né che la nazione voglia allontanarsi dalle sue vicine di casa, o per lo meno dall’Eurozona.

Ecco perchè, quindi, la proposta da parte del ministro dell”economia tedesco (Wolfgang Schaeuble) durante una conferenza stampa lascia molti basiti (e i paesi dell’Unione Europea, a ben vedere, molto felici): la Germania ha intenzione di contribuire al sostentamento delle infrastrutture europee con 10 miliardi di euro.

Costi aggiuntivi per l’Europa?

Questi soldi aggiuntivi verranno versati nelle casse europee (e poi spesi) in tre anni, dal 2016 al 2018. Come saranno reperiti? Secondo il ministro, attraverso “una più stretta disciplina di bilancio”.

La promessa, in realtà, non è sufficiente a rendere felice gli altri membri dell’Unione Europea. La quantità di denaro che verrà elargita all’economia europa è infatti ben lontana da portare il vecchio continente fuori dalla stagnazione economica.

D’altro canto, è il caso di notare lo sforzo fatto dal paese teutonico: la Germania ha infatti previsto un’abbassamento delle entrate fiscali dell’anno prossimo pari a 6.4 miliardi di euro, a causa del rallentamento che ha colpito anche l’economia della locomotiva d’Europa.

Che sia proprio questa crisi che inizia ad avviluppare anche la Germania ad averla convinta a tornare a pieno titolo in Europa?

 

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